“Padoan cerca un ufficio pure a Catanzaro”, Franco Bechis su Libero

Padoan e Renzi (LaPresse)

ROMA – Il governo di Matteo Renzi ha 26 mila immobili di sua proprietà, che si stendono dalle Alpi alla Sicilia per 49,5 milioni di metri quadrati. Ma evidentemente non bastano. Così nonostante i ripetuti slogan sulla spending review, ha ancora una volta deciso di tradurre all’amatriciana quella missione trasformandola in “spending de più”. E proprio quello che dovrebbe essere il guardiano dei conti pubblici – il ministero dell’Economia guidato da Pier Carlo Padoan – si è messo alla ricerca di tre nuovi immobili, per complessivi 16.110 metri quadrati in tre diverse città: Roma, Cagliari e Catanzaro.

Scrive Franco Bechis su Libero:

I relativi bandi di ricerca sonostati pubblicati nella apposita sezione del sito internet del ministero dell’Economia fra il 15 luglio scorso e la pausa di lavori ferragostana. La ricerca più rilevante è proprio nella capitale, dove certo non mancano immobili di proprietà pubblica. Qui si cercano ben 11 mila metri quadrati di uffici, di cui 3 mila circa «ad uso archivio con quantità di carta superiore ai 50 quintali», alla faccia dei programmi di dematerializzazione della documentazione amministrativa e di digitalizzazione della pubblica amministrazione. Le caratteristiche che sono chieste al palazzone ambito da Padoan sono quelle di essere accatastato per la destinazione d’uso ad ufficio pubblico (categoria B4), di essere in buone condizioni, avere «facilità di parcheggio » ed essere ubicato «in zona servita dai mezzi pubblici». Fin qui non dovrebbe essere difficile.

A Roma la sola cosa praticamente impossibile è quella facilità di parking, ma proprio due giorni fa il sindaco della capitale Ignazio Marino ha dato involontariamente una mano, varando una vera e propria stangata sulle tariffe delle aree blu di parcheggio triplica il costo giornaliero per chi usava il mezzo privato recandosi al lavoro (per otto ore la tariffa passa da 4 a 12 euro). Meno allettante invece la condizione economica posta dal ministero dell’Economia per l’affitto dell’immobile: «La proprietà dovrà assicurare la propria disponibilità ad accettare il canone di locazione che sarà ritenuto congruo dall’Agenzia del Demanio, ridotto del 15% ai sensi del decreto legge 95 del 2012».

A Cagliari invece il ministero dell’Economia cerca per destinarlo a sede della Ragioneria Territoriale dello Stato un immobile da 2.200 metri quadrati. Anche in questo caso una «porzione, preferibilmente nell’interrato servirà ad uso archivio con quantità di carta superiore ai 50 quintali ». Un’altra porzione di immobile deve essere adibita «agli usi ambulatoriali della commissione medica di verifica ». Stesse condizioni di prezzo espresse nel bando romano: bisognerà accettare il prezzo giusto deciso dalla Agenzia del Demanio, scontandolo del 15%.

Il terzo immobile di cui è in cerca Padoan è a Catanzaro, e servirà come in Sardegna per diventare la sede della Ragioneria Territoriale dello Stato. Lì in più bisognerà trovare posto anche per le commissioni tributarie. I metri quadrati richiesti in questo caso sono 2.910, e c’è pure la dettagliata indicazione sulla suddivisione: 1.460 mq da adibire ad uffici, 675 mq da adibire ad archivio, 90 mq da adibire ad ambulatorio, 75 mq da adibire ad aule per le commissioni tributarie, 300 mq da adibire a magazzini e gli ultimi 310 mq «da adibire ad altro utilizzo». Il ministero dell’Economia chiede di inviare le proposte di locazione entro il prossimo 15 settembre. Ma pone una condizione impossibile per l’immobile: la «vicinanza allametropolitana».Non per carenza di fabbricati, ma di metropolitana, che a Catanzaro non esiste (…)

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FIlippo Limoncelli