L’ex-capo della Cia Leon Panetta ha rilasciato un’intervista alla Stampa in cui spiega agli italiani il motivo delle intercettazioni della NSA.
”Posso dire questo: nelle relazioni con le controparti italiane c’è stata molta trasparenza. Le ho informate di cosa facevamo, e loro hanno condiviso con me quello che facevano”. Così in una intervista alla Stampa l’exdirettore della Cia Leon Panetta sottolineando che l’Italia è ”uno dei migliori partner che abbiamo per la sicurezza. La chiave ora è il Medio Oriente, dove avete grandi entrature. Senza di voi, ad esempio, non credo sarebbe stato possibile ovesciare Gheddafi.
La minaccia di Al Qaeda però continua a crescere, e combattere il terrorismo resta la priorità”. Oltre alla situazione libica che rischia di esplodere c’è
anche la Siria, il ‘nuovo Afghanistan’: ”Gli eredi di Bin Laden vogliono farne la loro base per riuscire a colpire Europa e Stati Uniti”. E sulla cattura di Osama ricorda che ”molti erano scettici, quando cadde l’elicottero pensai che la missione fosse fallita” ma ”alla fine la cooperazione itari-intelligence è stata un successo”.
Tornando allo scandalo Nsa Panetta precisa che ”era chiaro a tutti i membri della vostra intelligence che se volevamo proteggere i nostri Paesi, dovevamo avere operazioni di controllo che consentissero di sapere dove e quando avrebbero colpito i terroristi” e ”c’è stata molta trasparenza reciproca. Ho la certezza che tutti abbiano operato nella massima onestà per proteggere inostri due Paesi”. Quanto alle basi in Sicilia ”esse sono così importanti
per le nostre operazioni nella regione, che è assolutamente necessario lavorare con la comunità locale e rispondere alle sue preoccupazioni”.
