
ROMA – Il Parma non ha più giocato dopo il match contro la Roma. E due: rinviata anche la gara col Genoa. Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti scarica Manenti. Malagò: Ā«Persa credibilitĆ Ā». Annunciate nuove norme, il presente ĆØ un vicolo cieco. Ne parla La Gazzetta dello Sport nella sua apertura odierna con Andrea Schianchi.
“Alle 16.45, con un filo di voce, imbarazzato da un pasticciaccio che giorno dopo giorno si fa scandalo, Carlo Tavecchio (che rispedisce al mittente le critiche alla sua gestione, Ā«Noi non cāentriamo nullaĀ») dispone un nuovo rinvio, il secondo consecutivo: Ā«Domenica (domani, ndr ) il Parma non scende in campo. La partita con il Genoa ĆØ rinviataĀ». A quando, non si sa. Come per la sfida contro lāUdinese. Ā«Che non si ĆØ disputata ā ricorda Tavecchio ā perchĆ© non volevo mortificare i calciatori e costringerli a giocare a porte chiuseĀ». E anche stavolta il presidente federale ha tenuto conto dello Ā«stato dāanimo dei giocatori del Parma e delle richieste di associazione calciatori e allenatori. Ć una decisione graveĀ». Ma ĆØ anche lāultima. Ā«Se non accadrĆ nulla nei prossimi giorni, non ci sarĆ altro rinvioĀ». Alle 19.29, da Ragusa, il presidente del Coni Malagò attacca la decisione di Tavecchio: Ā«La regolaritĆ del campionato ĆØ inficiata dalla decisione di non giocare Genoa-Parma. Il calcio non esce certo bene da questa vicenda. Abbiamo visto che le regole non erano aggiornate alle esigenze di una societĆ di calcio. E come al solito, quando i buoi sono usciti dal recinto, diventa impossibile andare a riprenderli. CosƬ si ĆØ creato un buco e tutti si sono chiamati fuoriĀ».
Mancano solo nomi e cognomi nellāattacco di Malagò. Ā«Io comunque mi auguro che si possa ancora trovare una soluzioneĀ», aggiunge. Quello che dovrebbe accadere, ĆØ noto: Ā«Portare i libri in tribunaleĀ»: Tavecchio lo ripete da giorni. Ā«E nulla di quello che avevo auspicato si ĆØ verificato. Il Parma ĆØ allo sbando, se non si avvia la procedura fallimentare ā spiega il presidente federale ā non si nomina il curatore, non si autorizza lāesercizio provvisorio e non possono arrivare le risorse per proseguire fino al termine della stagioneĀ». Quindi, addio Parma e campionato che da sfasciato retrocederebbe a monco. A meno che… Ā«La Lega di A ā ancora Tavecchio ā si ĆØ detta disponibile ad aiutare un soggetto credibile, che può essere solo il Tribunale. In questo momento nessuno può dare un euro a una societĆ fallita, non fallenda Ā».
CosƬ, la drammatica vicenda del Parma si arricchisce di un nuovo farsesco rinvio. I giocatori, giĆ al mattino, dopo una lunga riunione nello spogliatoio avevano deciso di incrociare le gambe, sostenuti dallāAic. Il ragionamento dei giocatori gialloblù va oltre la questione economica. Si sa che il capitano Lucarelli e lāallenatore Donadoni mirano ad attaccare il sistema calcio. I tesserati emiliani si sentono abbandonati e, per giustificare la loro presa di posizione, dicono che nessuno dei vertici federali, della Lega di A, dellāAssociazione Allenatori e dellāAssociazione Arbitri si ĆØ fatto vedere a Collecchio. Soltanto i dirigenti dellāAssocalciatori hanno lavorato per trovare una soluzione. Per Donadoni e per i suoi ragazzi questo ĆØ un affronto, perchĆ© il caso Parma riguarda tutti e non soltanto una societĆ . Non ĆØ un caso che ieri Lucarelli e il presidente di Lega Beretta si siano beccati a distanza. Si rendono conto, nello spogliatoio di Collecchio, che si ĆØ arrivati a un punto di non ritorno. Perciò sono pronti a rischiare anche lāesclusione dal campionato, che scatterebbe dopo la quarta partita non disputata (oltre ai due rinvii giĆ accordati). Il bersaglio ĆØ chiaro: cambiare le regole che governano il calcio perchĆ©, sostengono a Parma, la situazione era nota da tempo e nessuno si ĆØ mosso. ComāĆØ possibile che una societĆ passi di mano, per ben due volte, alla cifra di un euro? Chi doveva vigilare e non lāha fatto? Sono domande che i giocatori vorrebbero porre alle istituzioni del calcio, ma finora non ne hanno avuto la possibilitĆ . A conferma di questo, ieri Donadoni ĆØ stato chiaro con Valerio Staffelli di Striscia la Notizia , che lāha incrociato per consegnargli il Tapiro dāoro. Ā«Un paio di Tapiri li dovete portare anche ai responsabili di tutto questo, Carlo Tavecchio e Maurizio Beretta, che qui a Parma non si sono ancora fatti vedereĀ».
Intanto la Figc prova a tracciare una nuova strada. Ā«Nessuno potrĆ più comprare una societĆ con un euroĀ», annuncia Tavecchio. CioĆØ: mai più un caso Parma. Il presidente Figc cerca di cucire emergenza e prevenzione. Ā«Oggi ā dice a margine del Consiglio federale ā sono state dettate le linee guida che prevedono grosse restrizioni e responsabilitĆ per chi decide di acquisire una societĆ di AĀ». Un modo per fare argine rispetto a cambi di proprietĆ dalla sera alla mattina. La veritĆ ĆØ che dal 2007-08, la stagione in cui furono cambiati i parametri per lāiscrizione, il sistema non ha il livello di autodifesa necessario. Oggi se fossero in vigore le regole dellāepoca, la A sarebbe decimata. E allora ecco una nuova diga, imperniata su onorabilitĆ e soliditĆ finanziaria. OnorabilitĆ significa che chiunque acquisti (si parla di proprietĆ , non di cariche sociali) più del 10% di un club, dovrĆ esibire un certificato penale dove non figurino reati contro il patrimonio. SoliditĆ finanziaria ĆØ invece la formula per evitare un Manenti-bis. In questo caso la certificazione dovrĆ essere compiuta da due banche Ā«first classĀ». La doppia operazione si concretizzerĆ riscrivendo i regolamenti di Lega. E dovrĆ sposarsi con le regole del nuovo fair play finanziario, ma con una tempistica ancora da stabilire. Il modello potrebbe essere lāinglese Ā«Fit and proper person testĀ», un lungo elenco di condizioni che chiunque voglia acquistare almeno il 30% di un club deve rispettare.
Intanto, cāĆØ anche la vicenda penale. Ieri mattina Donadoni, Lucarelli, Gobbi e Mirante sono stati convocati in Procura dai magistrati come persone informate sui fatti. Ā«Per Ghirardi ĆØ facile risolvere la situazione del Parma? Bene, allora torni e faccia quello che deve fareĀ» ha dichiarato Lucarelli. I pm hanno fatto domande nellāambito dellāinchiesta aperta per bancarotta fraudolenta. LāattivitĆ giudiziaria procede velocemente. Si stanno verificando bilanci e fatture. Nel frattempo proseguono i pignoramenti dellāufficiale giudiziario: ieri sono stati prelevati dal Tardini le panchine degli spogliatoi. Ora gli stanzoni sono vuoti”.
