Il Corriere della Sera: “Il Pd a un passo dalla rottura”.
La lettera aperta di Fabrizio Cicchitto a Silvio Berlusconi:
“Caro presidente, mi rivolgo a te sia per la profonda amicizia, sia perchรฉ reputo che alcuni aspetti della dialettica interna al PdlForza Italia sono inaccettabili. Mi dispiace dirtelo ma tu โ e il Pdl-FI con te โ rischi di diventare prigioniero dei ยซfalchiยป su una linea del tutto sbagliata, in alcuni casi frutto di estremismo, in altri di cinismo. Infatti qual รจ lo sbocco politico di questa inusitata richiesta di crisi di governo, sia che essa avvenga sulla legge di Stabilitร , sia per la tua decadenza da senatore il 27 novembre in una situazione drammatica ma che si verificherebbe comunque poco tempo dopo per lโinterdizione provocata da una sentenza? Due sarebbero gli effetti โ entrambi rovinosi โ di una crisi del governo Letta-Alfano da noi provocata. Se vi fossero elezioni pressochรฉ immediate, il Pdl-FI regalerebbe al Pd la vittoria su un piatto dโargento: il centrodestra le affronterebbe azzoppato, senza un candidato forte, con Berlusconi impedito, con Alfano attaccato ogni giorno dai falchi, con Marina in odor di successione familiare e con poco tempo a disposizione per esser lanciata. Ma questa ipotesi di elezioni immediate รจ largamente improbabile perchรฉ il presidente della Repubblica ha giร detto che non farร mai votare con questa legge elettorale. Rischieremmo un governo di scopo, senza di noi e contro di noi, che dovrebbe fare una nuova legge elettorale. Se tutto ciรฒ non dovesse riuscire, il presidente Napolitano ha giร detto che si dimetterebbe. Ci assumeremmo insomma la responsabilitร di una crisi di sistema, pur non essendone noi i principali colpevoli. Se invece la crisi avvenisse nel caso della tua decadenza al Senato, ti voglio ricordare che quando hai giustamente preso lโiniziativa di dar vita a questo governo con un Pd allora guidato da Bersani, non ti facevi certo alcuna illusione sul fatto che il Pd avrebbe cessato di essere giustizialista e antiberlusconiano, come noi dallโaltra parte non avremmo certo smesso di essere garantisti e contro il partito di Repubblica e i suoi subalterni seguaci. Il Letta-Alfano รจ un governo di emergenza, che deve misurarsi con due nodi: la crisi economica e lโesigenza delle riforme istituzionali”.
I figli, gli ebrei e Hitler. La gaffe del Cavaliere. Articolo di Lorenzo Fuccaro:
“Lโennesima anticipazione del libro di Bruno Vespa che distilla le parole di Silvio Berlusconi (ยซI miei figli sono come gli ebrei sotto Hitlerยป) scatena un pandemonio politico al quale lo stesso Cavaliere รจ costretto a porre rimedio in serata denunciando una ยซpolemica strumentaleยป ai suoi danni, respingendo sdegnato lโaccusa di essere un antisemita e dichiarando invece la sua profonda amicizia verso Israele. Tutto nasce quando, in mattinata, vengono diffuse alcune frasi dellโex premier, una risposta da lui data allโanchorman che gli ha chiesto se รจ vero che i figli gli avrebbero chiesto di vendere tutto e di lasciare il Paese. ยซI miei figli โ afferma Berlusconi โ dicono di sentirsi come dovevano sentirsi le famiglie ebree in Germania durante il regime di Hitler. Abbiamo tutti addossoยป.
Tuttavia, nonostante lโamarezza che dice di provare per quanto รจ stato costretto a subire per quella che chiama ยซuna persecuzione giudiziariaยป (ยซil mio primo sentimento รจ stato di non volerci credere, che fosse impossibile che capitasse a me tutto questo, sono stato assalito da una profonda indignazione che da allora non mi ha lasciato maiยป), Berlusconi dichiara convinto che non abbandonerร il Paese. ยซSono italiano al 100 per cento โ scandisce โ , in Italia ho le mie radici. In Italia sono diventato quello che sono. Ho fatto qui lโimprenditore, lโuomo di sport, il leader politico”.
Le fragilitร parallele di Pdl e Pd si scaricano su Letta. La nota politica di Massimo Franco:
“Silvio Berlusconi prepara la resa dei conti interna per tentare di fermare una scissione. Il Pd รจ costretto a sospendere il tesseramento fra sospetti di irregolaritร . E Scelta civica si sta spezzando. La fotografia dei tre alleati del governo di Enrico Letta non promette nulla di buono. La fragilitร costituisce la sua condizione naturale, bilanciata da uno scudo istituzionale e internazionale finora a prova di crisi. Ma la sua maggioranza anomala non dร segni di riconciliazione: nรฉ fra i partiti nรฉ al loro interno. Berlusconi ha convocato per il 16 novembre il Consiglio nazionale, accelerando i tempi per tornare a Forza Italia. Le manovre per evitare la sua decadenza da senatore, perรฒ, continuano a fallire. E questo ingigantisce le incognite nei confronti di palazzo Chigi.
Nel Pdl le distanze fra i cosiddetti โlealistiโ e lโala governativa, che sembravano ridursi, aumentano. Ieri era stata annunciata una lista di 30 senatori e 26 deputati pronti ad appoggiare comunque il governo. E alcune frasi a dir poco incaute pronunciate dallโex premier, che ha paragonato i propri figli a quelli degli ebrei ai tempi di Adolf Hitler, hanno aperto un altro fronte. Berlusconi ha parlato di ยซpolemica strumentaleยป, rivendicando lโamicizia storica con Israele. Ma intanto fioccavano le reazioni infuriate della comunitร ebraica, che ha ritenuto quei giudizi unโoffesa allโolocausto.
Lโincapacitร di riunificare i due tronconi nei quali oggi รจ spezzato il Pdl, dโaltronde, segnala un difetto di leadership. Le immagini e le parole trasmesse dal centrodestra sono quelle di un partito diviso. Il vicepremier, Angelino Alfano, riunisce i ministri e i sostenitori del governo a palazzo Chigi. E Berlusconi riceve nella sua abitazione romana a palazzo Grazioli i โfalchiโ che invocano la resa dei conti con Alfano e gli altri โtraditoriโ; che vogliono la crisi e vedono il ritorno a FI come una scorciatoia per le urne”.
La prima pagina di Repubblica: “Caos Pd, stop al tesseramento”.
Il Fatto Quotidiano: “Il Pd: blocchiamo le iscrizioni. I falsi tesserati sono giร dentro”.
Leggi anche:ย Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano: โLa soluzione finaleโ
ย La Stampa: “Tasse sul lavoro, la mossa di Letta”.
Leggi anche:ย Massimo Gramellini, Buongiorno sulla Stampa: โBarbara Frankโ
Giovani e operai, il segreto del boom dei Cinque Stelle. Il dossier di Fabio Martini:
“Il piรน forte terremoto elettorale nella storia della Repubblica, quello delle Politiche 2013, รจ stato determinato da sommovimenti di opinione e sociali piรน profondi di quelli intuiti a caldo, come rivela il Rapporto sul comportamento e le motivazioni degli elettori elaborato dallโIstituto Itanes e pubblicato da ยซIl Mulinoยป, da oggi in libreria. Tanto per cominciare, mai come stavolta si รจ determinato un voto cosรฌ diverso tra generazioni. Tra i giovani il successo del Cinque Stelle si rivela torrenziale, molto piรน ampio di ogni ragionevole immaginazione: il 44,6% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni ha votato per Grillo, mentre il Pd – che ripete di voler difendere la ragioni dei giovani – non รจ stato assolutamente creduto, raccogliendo in questa fascia dโetร un modesto 16,6%. E tra i disoccupati in cerca di prima occupazione, il partito allora guidato da Pier Luigi Bersani, subisce una beffa: รจ superato persino dal Pdl. Ma se, per pura ipotesi, avessero votato soltanto i ยซsessantottiniยป? Allora sรฌ, avrebbe vinto il Pd: nella generazione del Sessantotto, il partito democratico risulta il primo, col 29,3%, quasi cinque punti in piรน della media ottenuta alle elezioni. Tra i numerosi spunti offerti dallo studio Itanes, uno riguarda anche il futuro: in una ricerca concentrata sugli elettori del Pdl, si scopre chi non ha piรน votato per quel partito, lo ha fatto in larga parte per insofferenza nei confronti di Berlusconi. Con ciรฒ dimostrando quanto sia stretta – ma non impraticabile – la strada per gli (eventuali) ยซscissionistiยป alfaniani: chi ha rivotato Pdl, continua a stimare Berlusconi e allโ88% รจ pronto a rifarlo, mentre chi lo ha lasciato, รจ perchรฉ ha dato un giudizio negativo sul Cavaliere e sul suo governo”.
La Procura di Ivrea: “AllโOlivetti operaiย uccisi dallโamianto”. Articolo diย Giampiero Maggio:
“Dopo lโEternit di Casale Monferrato tocca allโOlivetti di Ivrea. La Procura ha aperto unโinchiesta per 20 morti sospette a causa del contatto con lโasbesto. Operai che avevano lavorato in alcuni stabilimenti dellโazienda – inquinati da sostanze cancerogene รจ lโipotesi dei magistrati – dove si fabbricavano telescriventi e personal computer. Uomini e donne che dopo la pensione si sono ammalati di mesotelioma pleurico. Tutti deceduti tra il 2003 e i primi mesi di questโanno, ma che tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Novanta avevano lavorato in reparti contaminati da fibre di amianto, inalando polveri nocive che anno dopo anno li hanno consumati fino ad ucciderli.
Eโ questo il sospetto dei magistrati eporediesi. Le persone indagate sono piรน di 20. Ci sono nomi pesanti. Cโรจ Carlo De Benedetti, che fu presidente dellโazienda dal 1978 al 1996 e suo fratello Franco, che allโOlivetti aveva ricoperto il ruolo di vicepresidente e amministratore delegato. Nella lista anche il nome di Corrado Passera. Il banchiere ed ex ministro del governo Monti, infatti, era stato co amministratore delegato tra il 1992 e il 1996. Lโaccusa per tutti รจ omicidio colposo e lesioni colpose plurime. Il sospetto รจ che non fossero state adottate le contromisure necessarie per evitare che gli operai venissero a contatto con le fibre di amianto. ยซChiediamo giustiziaยป dicono adesso le famiglie delle vittime e coloro che, malati ma ancora vivi, oggi lottano contro il cancro. Molti annunciano che, in caso di processo, si costituiranno parte civile”.
“New York sarร una cittร progressista”. Dall’inviato Paolo Mastrolilli:
“A giudicare dalla maggioranza bulgara che ha ottenuto, 73% dei voti, lโostacolo principale al successo di Bill de Blasio come sindaco di New York non verrร dallโopposizione repubblicana, squagliata dopo ventโanni di amministrazioni Giuliani e Bloomberg. Come spesso accade tra i democratici, invece, i problemi potrebbero arrivare proprio dallโinterno. Il primo รจ il fantasma di David Dinkins, e il secondo รจ il rischio di una rivalitร col governatore dello stato Andrew Cuomo”.
La prima pagina del Giornale: “La moglie di Renzi fa la furbetta”.













