Pd, eletto Epifani il partito si prepara al duello Letta-Renzi

Matteo Renzi (Foto Lapresse)

ROMA – Lo spazio di manovra, persino la scena, per Guglielmo Epifani è limitato. Il neo segretario-traghettatore del Pd non è stato scelto per dare un’impronta al partito ma solo, appunto, per accompagnarlo al congresso. La scena infatti per i prossimi mesi sarà occupata soprattutto da due “giovani”: Matteo Renzi, forse candidato premier del futuro, e Enrico Letta, premier attuale a tempo determinato. E’ quello che racconta Goffredo De Marchis su Repubblica:

Nell’angusto spazio all’aperto da cui passano i big, Renzi ragiona sui prossimi passaggi.«Per quanto mi riguarda, questo governo può durare sei mesi o tre anni. Non mi preoccupo. Penso di sapere come si rimane al centro della scena, mica è un problema per me». Ma il sindaco si muove come il vero padrone del Pd: quello degli ammini-stratori locali che lo cercano per una visita nel proprio comune, quello di chi millanta una fede renziana perché sa che è popolare e viene diffidato dalla sua task force. Segni del successo, comunque. Sistemerà Luca Lotti all’Organizzazione del partito. Per cambiarlo nel profondo, per disegnarlo a sua immagine e somiglianza. Più di un fedelissimo, Renzi chiama Lotti «mio fratello» quando suggerisce a Daniele Marantelli di escluderlo dagli allenamenti della Nazionale parlamentari al martedì. La “controassemblea” renziana viene sciolta dalla Vigilanza del Pd. «Dovete spostarvi dalla porta — avvertono —. Ha chiamato la Digos, sta arrivando il presidente del Consiglio». Per il momento, è Renzi a dover cedere il passo.

Letta sa che l’elezione di Epifani (voluta fortemente) non eviterà la partita con il sindaco anche durante la vita del governo. Il sondaggio di Ilvo Diamanti lo avvicina alla popolarità di Renzi e non è una notizia per il buon vicinato tra i due. Il premier però accetta la sfida. Non a caso su Twitter sottolinea soltanto il passaggio del suo discorso in cui parla dell’abolizione del finanziamento pubblico. Il tema forte di Renzi. E in maniera riservata, ci tiene a far notare la freddezza della platea. Come dire: anch’io penso a un partito e a una politica diversi.

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Elisa D'Alto