
ROMA – Nessun licenziamento e risparmi per 128 milioni di euro sul costo del lavoro. Questo il piano di dellโamministratore delegato di Alitalia, Gabriele Del Torchio. Niente licenziamenti, “lโobiettivo del taglio dei costi, secondo lโad, sarร perseguito invece con il ricorso a contratti di solidarietร , tramite lโeliminazione di alcune indennitร , con il congelamento degli scatti di anzianitร e con un contributo a carico delle retribuzioni superiori ai 40 mila euro”.
Scriveย Antonella Baccaro:
Il manager ha poi tranquillizzato i sindacati anche sulle prospettive dellโaumento di capitale da 300 milioni il cui completamento sarebbe stato ยซquasi raggiuntoยป. Il ยซquasiยป riguarderebbe le Poste Italiane i cui 75 milioni, promessi allโinizio dellโoperazione qualora lโaumento fosse stato sottoscritto per 225 milioni, adesso potrebbero essere versati. Ai 225 milioni avrebbero contribuito Intesa Sanpaolo e Unicredit per 100 milioni, come promesso, e per 125 i soci giร esistenti piรน lโimprenditore dei cosmetici Antonio Percassi con 15 milioni. A questo punto le Poste, guidate da Massimo Sarmi, potranno deliberare nel prossimo consiglio di amministrazione il loro ingresso ufficiale in Alitalia.
Ma qualcosa si muove anche sul fronte delle alleanze. Non in Europa dove la tedesca Lufthansa conferma di non essere interessata ad Alitalia: ยซNon abbiamo intenzione di effettuare nessun acquisto di nessuna compagnia aereaยป ha spiegato ieri il direttore generale di Lufthansa per lโItalia, Thomas Eggert. Uguale smentita anche dalla spagnola Vueling.
Un fronte piรน promettente sembra invece quello emiratino : la compagnia Etihad รจ in fitti colloqui con Alitalia e attende entro questa settimana di conoscere i dati aggiornati su aumento di capitale e piano industriale per poter assumere una decisione entro il 20 dicembre. Etihad, assistita in Italia da Booz&Co, Dla Piper e PriceWaterhouseCoopers, starebbe valutando la possibilitร di fare di Fiumicino il proprio hub europeo e potrebbe entrare nel capitale di Alitalia fino al 49%. La mossa di Etihad si porrebbe in alternativa a Air France-Klm, diversamente da quanto era circolato negli ultimi mesi, quando si era parlato di un ingresso di Etihad solo minoritario, al fianco dei franco-olandesi.
Se questo sia vero o meno lo si vedrร a breve: se Etihad porterร per le lunghe la propria partita, scavallando lโanno e magari arrivando a febbraio, avrร occupato il campo e intanto consentito a Air France-Klm di prendersi il tempo necessario per il proprio turnaround e per poter affrontare lโinvestimento in unโAlitalia giร in parte risanata. Insomma una staffetta. Se invece davvero Etihad stesse giocando in proprio, allora i francesi dovrebbero iniziare a preoccuparsi seriamente.
