Il piano del governo per abbattere il debito pubblico. Il Corriere della Sera: “Il piano dei beni in vendita. Primi contatti con Qatar, fondi Usa e banche d’affari.” La necessitร e il coraggio. Editoriale di Massimo Mucchetti:
I debiti dello Stato – Il Corriere della Sera“Il nuovo ministro del Tesoro, Vittorio Grilli, apre uno spiraglio alla manovra per ridurre il debito pubblico. Il governo intende cosรฌ ridurre il rischio implicito nei titoli di Stato, e dunque il loro costo: 85 miliardi l’anno, il 40% dei quali va all’estero, un salasso alla lunga disastroso.
Questo rischio dipendeย in primisย dall’andamento dell’economia. Quanto piรน cresce il Prodotto interno lordo (Pil), tanto minore รจ il pericolo che le entrate fiscali non bastino a onorare gli impegni. Ma pesa molto anche l’ammontare del debito. Se troppo elevato, puรฒ esporre il Tesoro a gravi difficoltร nel rimborsare le obbligazioni in scadenza con nuove emissioni. Ora, nella sua intervista alย Corriere, Grilli impegna il governo a cedere beni patrimoniali dello Stato e degli enti locali per 15-20 miliardi l’anno per 5 anni e prospetta una crescita annuale del Pil del 3% nominale, e cioรจ al lordo dell’inflazione come al lordo dell’inflazione si registra il debito. Con i conti pubblici in pari, nel 2017 l’incidenza del debito delle amministrazioni centrali e locali sul Pil scenderebbe dal 123% a poco piรน del 100%, che rappresenta la media corrente del rapporto debito/Pil nei Paesi dell’Ocse. Fosse vero, l’Italia sarebbe avvicinata pure da parecchi sedicenti virtuosi. Molti Paesi stanno infatti accumulando ingenti deficit annuali per salvare banche e imprese. Ne deriverร un’impennata del loro debito pubblico molto piรน forte rispetto a quella in atto da noi.”
Caserme, uffici, aree demaniali Ecco la lista delle privatizzazioni. Articolo diย Antonella Baccaro:
“Il pacchetto piรน appetibile riguarda le 4.800 aziende comunali, con un fatturato complessivo di 43 miliardi di euro, e 16 mila manager tra presidenti, amministratori e componenti dei consigli d’amministrazione. Di queste, circa 3 mila svolgono in realtร servizi un tempo interni alle amministrazioni e adesso esternalizzati, come la riscossione dei tributi. E quindi sono fuori dalle dismissioni. Ne restano perรฒ 1.800 che si occupano di sevizi pubblici locali: acqua, elettricitร , gas, rifiuti e trasporti. Ed รจ proprio su queste che si concentra l’attenzione. Anche qui la Corte dei Conti avverte che oltre il 20% delle societร risulta in perdita soprattutto nel Mezzogiorno. Quanto alle societร quotate, hanno perso in media il 30% del loro valore e quindi potrebbero essere non proprio un affare.
L’operazione di dismissione lascia fuori alcuni cespiti importanti dello Stato: le partecipazioni nelle grandi aziende pubbliche, da Eni a Enel a Finmeccanica. Com’รจ noto, la Cassa depositi e prestiti ha appena acquisito una quota della Snam appena sotto il 30%. Grilli ha escluso per la Cdp un ruolo come quello giocato dall’Iri fino al 2002.”
Politica italiana.ย Pd lacerato sulle nozze gay, Grillo e Idv lo attaccano. Articolo diย Alessandro Trocino:
“Come ai vecchi tempi, il Pd si spacca sul riconoscimento (o meno) delle unioni civili. Lo fa platealmente, in un’assemblea nella quale volano stracci e tessere e non mancano tensioni anche sull’altro tema chiave, le primarie. Uno scontro sul quale si inseriscono gli avversari politici, da Antonio Di Pietro a Grillo, che cavalcano le difficoltร del Pd nel mettere la parola fine a una questione che si trascina da tempo e che divide laici e cattolici.
Francesco Boccia la racconta come ยซuna sceneggiata, un’assemblea sfuggita di mano quando era giร finitaยป e contesta ยซla forzatura di pochiยป. Rosy Bindi minimizza: ยซMa quale partito spaccato, รจ una minoranza di 38 personeยป. Fatto sta che l’assemblea democratica si รจ chiusa con un finale destinato a lasciar strascichi. E che enfatizza le ยซbegheยป del Pd, come le chiama Bersani, in un modo del tutto sgradito al segretario, ma anche ad alcuni sostenitori di una proposta piรน avanzata sulle unioni gay, come Gianni Cuperlo.”
Berlusconi: torna Forza Italia Aut aut di Alfano a Minetti. Scriveย Fulvio Bufi:
“Pdl addio, si torna a Forza Italia. Il vecchio nome del partito verrร presto ripristinato: ad annunciarlo รจ Silvio Berlusconi, in un’anticipazione di un’intervista allaย Bildย uscita nella notte. Nel colloquio con il giornale tedesco, il Cavaliere sostiene riguardo al caso ยซbunga bungaยป di essere una vittima della ยซcampagna di diffamazione da parte della magistratura, che in parte รจ di sinistraยป. E parla anche delle sue dimissioni di novembre: ยซIl principale motivo che mi ha spinto a fare un passo indietro: volevo consentire l’approvazione di riforme anche costituzionaliยป. La giornata, per il Pdl, era iniziata sotto il segno di Angelino Alfano e del suo ultimatum a Nicole Minetti. ยซDeve dimettersi? Sรฌยป, risponde ai microfoni di Sky Tg24, dove, intervistato da Maria Latella, parla del ritorno di Berlusconi come candidato premier alle prossime elezioni e di come all’interno del partito si stia gestendo l’ennesima discesa in campo del leader. ยซCertamente non esiste alcun cerchio magico intorno a lui, anche perchรฉ Berlusconi non ha proprio bisogno di essere gestitoยป. Difende quindi la deputata Mariarosaria Rossi: ยซร una brava parlamentare che io ricandidereiยป.
Poi c’รจ lui, che fino a pochi giorni fa doveva essere il candidato naturale del centrodestra.”
Per leggere l’intervista completa clicca qui
La RepubblicaLa Repubblica: “Crisi, Merkel avvisa l’Europa. L’Italia pronta a chiedere subito lo Scudo.” Chi ha paura della Germania. Editoriale di Thomas Schmid:
“Se รจ vero che molte nazioni europee hanno sofferto sotto il dominio della Germania nazionalsocialista, forse nessun Paese ha subito vessazioni piรน tremende di quelle inflitte alla Polonia.”
Emergenza debito. Il dossier di Luca Pagni:
“La via di uscita dalla crisi c’รจ. Si comincerร a vedere ย giร nel 2013, poi nel 2014 le riforme di Monti faranno effetto a pieno procurando una crescita media del Pil italiano dell’1,5%.”
Il ritorno di Berlusconi e il nuovo partito. L’Intervista di Francesco Bei a Gianni Alemanno:
“Un ritorno al passato non รจ digeribile. Silvio ora deve accettare le primarie. Serve un chiarimento. Sono in disaccordo con il governo su molte questioni, ma per il Pdl รจ necessario mantenere un rapporto col Premier.”
LโUe frena sul salva-spread. La Stampa: “Berlusconi alla Bild: addio Pdl, torna Forza Italia. E attacca la Merkel.” Il rischio politico sulla finanza. Editoriale di Maurizio Molinari:
“Terminata la ยซAllen & Co. Conferenceยป a Sun Valley รจ nel piccolo terminal di Hailey, Idaho, che Thomas Friedman aspetta lโaereo per tornare a Washington. Il consistente ritardo, dovuto allโinsolito traffico di aerei privati dei vip, gli offre lโoccasione per esprimere forte timore sullโItalia ยซin bilico fra Monti e Berlusconiยป. ยซAvete un buon premier ma รจ alla guida di una nazione che resta molto instabileยป osserva il columist del ยซNew York Timesยป cronista dellโera della globalizzazione.”
Gli abitanti di Tremseh โMassacrati nelle caseโย LโOnu: raid con armi pesanti. La Croce rossa: ormai รจ guerra civile. Articolo di Giordano Stabile:
“Il rapporto Onu sul massacro di Tremseh innesca un nuovo braccio di ferro fra Damasco e la comunitร internazionale, anche se questa volta il regime di Assad รจ in un posizione meno scomoda, in quanto nel villaggio della provincia di Hama lโesercito regolare ha sรฌ violato il piano di pace Annan, usando armi pesanti, ma nellโambito di quello che anche ai caschi blu appare un raid, ยซunโoperazione mirataยป, per schiacciare un nucleo di insorti.”
La siccitร negli Usa spinge i prezzi del mais Allarme della Fao. L’inchiesta di Maurizio Tropeano:
“Le conseguenze dellโeffetto domino sulle tasche dei consumatori e sui redditi degli agricoltori, in particolare gli allevatori, si conosceranno solo fra un poโ. Quel che รจ certo รจ che il riscaldamento globale (la grande siccitร che sta sconvolgendo il Midwest americano e le alluvioni che hanno colpito Russia, Kazakstan e Ucraina) rischia di portarsi dietro effetti diretti sulla catena alimentare. Resta da capire se il combinato tra prezzi alle stelle e il calo di produzione di mais, cereali e grano si porterร effetti analoghi a quelli dellโanno scorso.”
Crisi, finanza ed euro. Sabato editoriale di Stefano Lepri: “Garantire subito la stabilitร .” Ecco un breve passo dell’articolo:
“Sopravvivere alla continua instabilitร comporta: primo, che lโEuropa non puรฒ piรน resistere cosรฌ come รจ strutturata adesso; secondo, che la politica italiana non si puรฒ continuare a fare come la si รจ fatta fino adesso. Questo perchรฉ la possibile rottura dellโeuro รจ diventata il gioco piรน attraente nel casinรฒ mondiale, specie per molti giocatori che di recente hanno guadagnato molto meno di quanto desideravano.”
Il Sole 24 Ore: “Il conto delle manovre: 330 miliardi.” Sacrifici e privilegi. Editoriale diย Alberto Orioli:
“Eccoli i poteri forti. Quelli che dal 2008 a oggi non sono mai stati scalfiti dalle ultime dieci manovre. Sono gli evasori fiscali, i parassiti della spesa pubblica improduttiva, i superprotetti del non-mercato. L’analisi delle composizioni delle diverse manovre pubblicata a pagina 2 e 3 dimostra che, indipendentemente dalle maggioranze di governo, sono le tasse a dare il tono all’azione di politica economica. Dei 330 miliardi complessivamente mobilitati dal 2008 il 55% รจ frutto di maggiori entrate e il resto di minori uscite.
Non stupisce dunque se oggi la pressione fiscale sia arrivata alle vette del 45% nominale che, se applicato alla platea dei contribuenti onesti, diventa di dieci punti piรน gravosa. La manovra “tutta tasse” messa in campo dal Governo Monti in realtร ha la stessa composizione della legge di bilancio-bis prodotta dal Governo Berlusconi nel 2011 e non molto dissimile da quelle degli Esecutivi precedenti.”
Scudo, Merkel non cede. Il Messaggero:
“La cancelliera Angela Merkel frena sulle misure anti-spread: ยซNiente aiuti senza controlliยป. In attesa della riunione straordinaria dellโEurogruppo sullโemergenza Spagna, in programma venerdรฌ, รจ allarme per Mario Monti: per l’Italia attivare lo scudo anti-spread non sarร cosรฌ semplice. Secondo Merkel, se l’Italia vorrร l’aiuto degli europei per far abbassare i tassi di interesse sul debito dovrร rispettare alcune condizioni โ come gli impegni del Patto di stabilitร e le raccomandazioni della Commissione sulle riforme strutturali โ ed accettare la supervisione europea.”
Eโ giร Juve-Inter. La Gazzetta dello Sport: โLucio si presenta con una frecciata: Quanti sono gli scudetti? La penso come il presidente.โ
