Il caso Lazio scuote il Pdl. Il Corriere della Sera: “Una giornata sull’orlo delle dimissioni. Il caso Lazio divampa, spuntano le foto di Renata Polverini a una delle feste-simbolo dell’uso disinvolto dei fondi pdl, due suoi assessori sono indagati e lei sale al Viminale per valutare l’ipotesi di lasciare”.
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La libertร non รจ un rischio. Editoriale di Pierluigi Battista:
“Non suscitano nessuna simpatia gli oltraggiatori della fede altrui, i professionisti della blasfemia, il bullismo esistenziale di chi offende con protervia i sentimenti religiosi di chicchessia. Ed era proprio indispensabile incendiare ancora le piazze islamiche con le vignette delย Charlie Hebdo, mentre le autoritร francesi annunciano per venerdรฌ la chiusura di scuole e ambasciate e cercano di prevenire il peggio nelle strade di Parigi? ร indispensabile perรฒ uscire dall’ipocrisia. La reazione rabbiosa e finanche omicida dei fondamentalisti che hanno messo a ferro e fuoco le ambasciate occidentali non ha come bersaglio una vignetta stupida o un filmaccio dozzinale, ma le democrazie che ne permettono la diffusione e non esercitano in modo sistematico la censura di Stato. Non vuole punire un singolo atto ยซblasfemoยป, ma odia gli Stati che non hanno i testi sacri come fondamento delle leggi. Considera la laicitร un peccato, la libertร d’espressione un’empietร , una comunitร non tiranneggiata dai guardiani dell’ortodossia un mondo marcio e meritevole di essere annientato”.
Baci e un furgone di rose. La favola ciociara di ยซSissiยป e ยซBatmanยป. Articolo diย Fabrizio Roncone:
“Questa non รจ una storia d’amore, รจ molto di piรน: รจ una favola ciociara. ร la favola di Francescone ยซBatmanยป Fiorito e Samantha ยซSissiยป Reali.
Dentro ci troverete tutto: sentimenti e politica, potere, arroganza, lusso sfrenato. La favola non ha un lieto fine. Batman รจ accusato di peculato, era il capogruppo del Pdl alla Regione Lazio e se l’รจ goduta alla grande con i soldi del partito; Sissi รจ una donna ferita nell’animo (il soprannome le fu dato da bambina, aveva boccoli biondi e un visino incantevole da principessa: qui, a San Giovanni Incarico, boschi aspri che nascosero Fra’ Diavolo, parve predestinata)”.
Per approfondire:ย Fiorito interrogato per 7 ore: โNon ho rubato, ma se ho sbagliato pagherรฒโ
La Repubblica 20-9-12La Repubblica: “Ecco il sistema Polverini”. Allarme caro-carburanti. Il governo prepara la riduzione delle tasse. Il dossier di Lucio Cillis:
“Un sistema automatico che tagli le accise sui carburanti, cioรจ le imposte di fabbricazione, di almeno 4-5 centesimi evitando il perverso effetto moltiplicatore dellโIva sul prezzo di benzina e gasolio (piรน sono cari, piรน aumenta lโIva, essendo una percentuale). I ministeri dello Sviluppo e dellโEconomia, come ha ieri annunciato in Parlamento il responsabile dei Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, ci stanno lavorando. Vittorio Grilli e Corrado Passera stanno pressando i tecnici dei rispettivi dicasteri per arrivare ad un sistema semplice ma efficace, che porti un piccolo ritorno economico agli automobilisti tartassati. Un pressing che punta anche a inserire il nuovo meccanismo nel decreto sviluppo che sarร presentato entro fine settembre e che conterrร anche altri provvedimenti sullโauto, come le polizze standard che dovrebbero contenere il costo dellโRc auto”.
Il toga-party alla vaccinara ancelle, maiali e champagne alla corte del governatore. Scrive Francesco Merlo:
Per approfondire:ย Dimissioni, Polverini tentenna: Vado, resto..Notte col Pdl, poi sale al Viminale
Il Giornale 20-9-12“Video e foto di questo ricevimento in costume che il festeggiato De Romanis, vestito da Ulisse, ha definito ยซsobrio e misuratoยป, vanno molto al di lร del cattivo gusto, del kitsch che in fondo รจ stato studiato da Gillo Dorfles come stile. Qui siamo nella pacchianeria grottesca e casuale, una vera sarabanda di puttanate, uno spettacolo di trivialitร senza alcun nesso se si esclude lโidea che ยซsemo romaniยป e dunque ยซsemo pure greciยป. I grecoromani sono duemila, alcuni perรฒ vestiti da maiali con le mani che acchiappano cosce mentre le โpuellaeโ in tunica si leccano i musi e finalmente la scrofa prende il posto della lupa capitolina. Direbbe forse Marcuse che lโErgon metafisico del generone romano ha la meglio anche sullโEros romantico da ammucchiata.
E lo sgangherato Vulcano, che sembra la controfigura dello Zampanรฒ di Fellini mentre spezza le catene, รจ un consigliere comunale, un Paravia nientemeno, oggi con Storace, rampollo degli imprenditori degli ascensori. E ci sono pure lโassessore regionale Stefano Cetica, ex segretario della Polverini stessa, e Annagrazia Calabria, la piรน giovane deputata Pdl. Chi fa Mercurio e chi fa Plutone con una Olimpia Colonna nel ruolo della Medusa, e noi speriamo che questo ramo caduto sia anche cadetto”.
Il Giornale: “Regione da rottamare”. Editoriale di Vittorio Feltri:
“Lo scandalo appena esploso nel Lazio e quello che cova sotto la cenere in Lombardia (ancora tutto da verificaยญre, anzi da accertare) sono la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Un vaso colmo di schifezze che provocheranno negli elettori altra nausea in aggiunta a quella a cauยญsa della quale essi si stanno allontanando dalla politica. Un fenomeno da arginare e non da aliยญmentare, sia chiaro, di cui perรฒ bisogna parlare senza ipocrisie. Il problema non รจ la gestione di questa o di quella Regione,ma lโesistenza stessa di detti enยญti nati male, cresciuti peggio e, infine, diventati centri di spesa allegra, quindi non enti soltanto inutili, anche dannosi. Da eliminare. Ovvio, al punto in cui siamo non sarร facile abolirli: sono macchine mastodontiche, hanno organi pletoยญrici, vere e proprie idrovore che succhiano deยญnaro e non forniscono alcun servizio degno di nota. Conviene ricordare che i loro bilanci soยญno assorbiti per oltre il 70 per cento dai costi abยญnormi della sanitร ,ย un settore dove gli sprechi eย le ruberie sono risaputi.”.
Il Fatto Quotidiano: “Polverini, tutti gli sprechi. La festa รจ finita”. Democratica, ma anche no. Editoriale di Marco Travaglio:
“Nel 1989, quando crollรฒ il muro di Berlino, cadde anche il velo sulle vergogne che i moderati avevano accettato in nome dellโanticomunismo. Nel โ 92, quando si sbriciolรฒ il muro di Bettino, quanti giustamente lโavevano combattuto persero la maschera e restarono nudi come il re della fiaba: la sinistra italiana, che giร annusava il potere e si spartiva le future poltrone, fu spazzata via da B.: che era, sรฌ, il peggior cascame del craxismo, ma fu anche il piรน lesto a capire che lโasse destra-sinistra era stato soppiantato dallโasse vecchio-nuovo. Si travestรฌ da nuovo e vinse. Ora perรฒ รจ caduto anche il muro di Arcore. E quelli che stavano dallโaltra parte sโilludono di raccattarne lโereditร . Senzโaccorgersi che, senza piรน lโalibi e lo spauracchio dellโuomo nero che li ha tenuti in vita per ventโanni, hanno perso qualunque ragion dโessere. Un giorno, in un raro lampo di luciditร , DโAlema definรฌ la sinistra โuna malattia accettabile solo grazie allโesistenza di questa destraโ. Infatti, ora che B. non cโรจ piรน, almeno sul proscenio, vengono a galla tutte le magagne del fronte opposto. E si comincia a capire che non tutti quelli che si opponevano a B. (o fingevano) lo facevano per motivi di principio: la questione morale anzi penale, la devastazione della Costituzione, il conflitto dโinteressi, la posizione dominante sul mercato dei media, lโuso privato delle istituzioni. Ma solo perchรฉ B. stava โa destraโ (peraltro a sua insaputa). Tantโรจ che, sulle questioni di principio, si sono sempre messi dโaccordo con lui”.
Corviale, le promesse lunghe un chilometro. Articolo di Eduardo De Blasi:
La Stampa 20-9-12“Cโรจ il rumore di una fresatrice. Qualcuno, al quarto piano, sta edificando un muro di mattoni lasciando lo spazio regolare per una finestra. In via di Poggio Verde, a Roma, รจ una giornata di sole e non si vedono in giro esponenti politici di un qualche peso. Le elezioni, nella Capitale e in Regione, sono ancora sufficientemente lontane da una campagna elettorale. Corviale, si chiama cosรฌ il palazzone di un chilometro che ci sovrasta. Lโhanno finito di cementare qui nel 1982. Edilizia residenziale pubblica: per gli amanti del guinness il condominio piรน lungo dโEuropa. SIMBOLO prima dellโutopia urbana (il palazzo autosufficiente lontano da tutto), e subito dopo della periferia degradata e irredimibile, da trentโanni il palazzone viene descritto come bisognoso di un qualche aiuto che poi, puntualmente, non arriva. Cosรฌ lo stabile รจ mal tenuto: basta vedere i citofoni vandalizzati, le lamiere a protezione delle scale che sono crollate in piรน punti, ma non vengono sostituite โperchรฉ altrimenti dovremmo cambiarle a tutti i lottiโ, o le cabine elettriche degli ascensori, con le serrature delle porte divelte: โQui si allacciano abusivamente alla correnteโ, spiega Angelo Scamponi, esponente del Cic (il Comitato Inquilini di Corviale, attivo in loco dagli anni โ 80) indicando un cavo di colore bianco che arriva da chissร dove ed entra in quel quadro elettrico”.
La Stampa: “Il caso Polverini scuote il Pdl”. Cacciatori di poltrone e bella vita. Editoriale di Luigi La Spina:
“Cโ รจ una lettura politica immediata: lo scandalo alla Regione Lazio non sta devastando solo la destra romana, ma rischia di essere il detonatore di quella spaccatura nel Pdl nazionale che, ormai da qualche mese, รจ sempre piรน evidente. Tra il gruppo degli ex An e quello degli ex Forza Italia, il collante di Berlusconi non basta piรน, perchรฉ non assicura piรน lโunica condizione che lo sigillava, la probabilitร della vittoria. Ma le convulsioni della giunta Polverini, in una agonia che trascina la sua fine oltre la decenza, dopo i casi Lusi, Penati, Lombardo, Formigoni suggeriscono una riflessione piรน profonda e qualche domanda inquietante.Gli interrogativi sono almeno due. Che razza di classe politica e amministrativa รจ stata allevata in Italia negli ultimi anni? Con quali metodi di formazione รจ stata coltivata e con quali criteri si รจ selezionata la carriera dirigente?”.
Scandalo Regione Lazio. Intervista di Grazia Longo aย Carlo De Romanis, vicecapogruppo Pdl regionale:
“La festa? Guardi che alcuni possono pensare che sia sta unโoccasione trash, ma era solo una goliardata, pagata di tasca mia, e ribadisco di tasca mia, che non cโentra niente con la festa a Cinecittร millantata da Fiorito e annullata perchรฉ costava oltre 40 mila euro”.
Il Sole 24 Ore: “Le casse superano gli esami”.ย Se il mondo vince la sfida della liquiditร . Editoriale diย Luigi Guiso:
“Le banche centrali dei principali paesi stanno stringendo d’assedio la grande recessione. Dopo la decisione della Banca centrale europea di intervenire in modo risoluto nel vecchio continente per bloccare la crisi del debito sovrano e dopo l’annuncio della Fed, dall’altra parte dell’Oceano, di varare un massiccio programma di immissione di liquiditร al ritmo intenso di 40 miliardi di euro al mese, รจ ora il turno dell’estremo oriente. La banca centrale del Giappone ha deciso di seguire la stessa rotta. Essa si unisce alle altre due banche centrali, rafforzando in modo sostanziale il suo programma di espansione monetaria passando da 70 a 80 miliardi di yen di acquisti di titoli e quindi di immissione di liquiditร nonchรฉ estendendo la durata degli interventi e mantenendo tassi di interesse prossimi a zero per un periodo di tempo piรน lungo”.
ย Il Messaggero: “Polverini, pronte le dimissioni”. La svolta adesso o mai piรน. Editoriale di Alessandro Barbano:
“Renata Polverini deciderร nelle prossime ore se lasciare di fronte ai mercanteggiamenti del Pdl, arroccato nella difesa del capogruppo Francesco Battistoni e avvitato in un conflitto insanabile. Le dimissioni sarebbero una presa dโatto dellโirresponsabilitร morale, ma soprattutto dellโirrilevanza politica di una maggioranza che sta sprecando anche lโultima occasione per dare una svolta a quel che resta della legislatura. Se dopo tre giorni di ultimatum, appelli e trattative sotto gli occhi di un Paese sconcertato per ciรฒ che accade, nulla che pure lontanamente somigli alla politica, alle sue forme e ai suoi valori, compare nelle stanze del Consiglio regionale del Lazio allora รจ giusto che il sipario cali. E almeno oscuri una rappresentanza fondata su una cooptazione di quarta scelta che, in mancanza di partiti degni, associazioni e reti capaci di rappresentare una reale cinghia di trasmissione con la societร , ha portato nel Palazzo vere e proprie aggregazioni del demerito sociale”.
