ROMA – “Scatta oggi, martedì 11 agosto – scrive il Messaggero – il conto alla rovescia della privatizzazione di Poste Italiane con esordio in piazza Affari previsto per martedì 3 novembre. In mattinata i consulenti del gruppo guidato da Francesco Caio (studi Clifford Chance e Brancadoro Mirabile), prossimo alla seconda rivoluzione (digitale) dopo quella della telefonia del 2007, depositeranno in Consob la bozza del corposo prospetto relativo all’offerta globale sul 40%, suddiviso in un’offerta pubblica (retail) pari al 30% e su un’offerta istituzionale (70%) estesa anche negli Stati Uniti, secondo la regola 144 A che disciplina la vendita oltre oceano, escludendo il mercato dei risparmiatori”.
L’articolo del Messaggero: La quotazione riguarda l’intero perimetro di Poste Italiane anche se, viene precisato che la Banca del Mezzogiorno e Mistral, non sono core. Dopo la consegna della documentazione alla Commissione, le parti vanno in vacanza fino al 24. Secondo il calendario redatto dai consulenti legali, advisor (Rothschild e Lazard), banche del consorzio (Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Unicredit, Bofa Merrill Lynch, Citi), da allora inizierà il confronto fra le parti che, se non dovesse nascere sorprese nè intoppi da interrompere i termini, potrebbe portare al via libera alla pubblicazione del prospetto mercoledì 14 ottobre. L’offerta dovrebbe partire lunedì 19 e durare fino a giovedì 29. Poi breve pausa, per il debutto in grande stile appunto martedì 3 novembre, una data che diventerà storica. Questa la road map di un percorso complesso di un gruppo destinato a una mutazione genetica: abbandonare il core business della tradizionale consegna delle lettere per focalizzarsi sui servizi digitali e sulla logistica. Mediante app e pec in poco tempo ci sarà la tracciatura della corrispondenza: dal telefonino l’utente potrà monitorare lo stato di un pacco: dove è giacente oppure quando è stato recapitato. E la rivoluzione digitale potrà consentire la spedizione in remoto, cioè disporre la spedizione a distanza. Al digitale è legata la logistica per quanto concerne le vendite commerciali che daranno impulso al commercio on line. Questa l’evoluzione del gruppo che aprirà il capitale al mercato sulla base di una valutazione che si aggira su 8-10 miliardi in modo da assicurare un incasso al Tesoro fino a 4 miliardi. La tranche dell’offerta pubblica sarà riservata al pubblico indistinto con lotti minimi di 3 mila euro più lotti maggiorati che saranno calcolati secondo multipli. In questa fetta di offerta è prevista anche la quota per i soli dipendenti cui verrà accordata la bonus share: una azione gratuita ogni 10 possedute, a condizione di non vendere i titoli per almeno 12 mesi. La bonus share per il pubblico dovrebbe aggirarsi in una azione gratuita ogni 20. FERRARIS LASCIA UN INCARICO Intanto il prossimo cda di Poste dovrebbe riunirsi il 10 o l’11 settembre per cooptare il sostituto di Antonio Campo Dall’Orto e procedere alla composizione dei tre comitati. Nel precedente cda il cfo Luigi Ferraris ha lasciato a un suo collaboratore l’incarico di dirigente preposto ai documenti contabili. E da oggi pagare bollettini postali allo sportello costerà 20 cent in più