
ROMA – Martedรฌ 27 gennaio la Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai sarร chiamata a esprimersi su un documento che rischia di diventare una mozione di sfiducia per il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi.ย Non รจ ancora una certezza, avvertono Tommaso Ciriaco e Aldo Fontanarosa, autori dello scoop su Repubblica, perchรฉ la politica in Italia รจ piรน imprevedibile del tempo ma quello che si sta delineando รจ un vero e proprioย “braccio di ferro allโinterno del Pd” con “il rischio concreto, immediato di una nuova deflagrazione del Cda della Rai (dopo il caso del ricorso per il canone, a novembre)”.
In Commissione parlamentare di Vigilanza, informano Tommaso Ciriaco e Aldo Fontanarosa, “prende corpo un documento che โ se approvato martedรฌ 27 โ stroncherebbe la riforma delle news, cardine del progetto riformatore del direttore generale Luigi Gubitosi. Di fronte a una sberla bipartisan di queste dimensioni, il direttore generale potrebbe ritrovarsi senza maggioranze certe nel cda di Viale Mazzini a 3 mesi dalla fine del suo mandato. Inevitabile vivere la rinuncia allโaccorpamento delle 7 testate giornalistiche della Rai in due sole”.
Gubitosi vorrebbe varare una sola testata per tutta la tv di Stato. Ma la prima tappa sarebbe unire Tg1, Tg2 e Rai Parlamento in una newsroom unitaria; Tg3, Rai News 24 e lโinformazione regionale della Tgr, in una seconda.Il progetto, perรฒ, non convince Pino Pisicchio che sta curando una mozione ultra- critica proprio in commissione di Vigilanza. E non piace neanche ad ampi settori del centrodestra (leggi Brunetta e Gasparri) e del centrosinistra, sensibile in parte alle pressioni del Tg3 di Bianca Berlinguer e dellโUsigrai. Il risultato รจ un testo recapitato ieri nelle caselle dei parlamentari: un vero e proprio atto di guerra contro il dg. ยซIl progetto Gubitosi – si legge nel documento – non garantisce il pluralismo e lโidentitร editoriale delle singole testate giornalisticheยป, nรฉ realizza una ยซvalorizzazione di mercatoยป. Lโeffetto dellโintervento, secondo la Commissione, รจ addirittura dannoso perchรฉ la riforma non rafforza ยซi principi di oggettivitร e lealtร del servizio pubblicoยป.
Dopo aver rivendicato il proprio potere di veto sulla riforma, la Vigilanza prende posizione a favore della salvaguardardia dei marchi giornalistici esistenti, dal Tg1 al Tg3, passando per Rai News e Rai Parlamento.
La Commissione ricorda al dg Luigi Gubitosi i lusinghieri risultati negli ascolti dei telegiornali, che ยซsuperano di gran lunga quelli delle altre televisioni europeeยป; quindi elenca tutti i dubbi sui risparmi del piano Gubitosi che non potranno essere conseguiti con ยซun mero taglio lineare dellโofferta informativaยปLโostilitร al piano di Gubitosi raccoglie consensi trasversali in commissione. E rischia di compromettere gli equilibri nel Consiglio di amministrazione, dove il direttore generale puรฒ in teoria contare su una maggioranza di 5 a 3.
In Vigilanza da una parte cโรจ la โguerrigliaโ guidata da Gasparri e Brunetta, che mai hanno perdonato a Gubitosi lโallontanamento di Mauro Mazza dalla guida del Tg2. Dallโaltra, si intuisce la diffidenza della pattuglia dem.
La stroncatura, insomma, sembra inappellabile”.
