ROMA – Ad una settimana dalla scadenza per la presentazione delle liste per le prossime elezioni regionali, Silvio Berlusconi non vorrebbe il suo nome nel simbolo di Forza Italia.
Come riporta Claudio Marincola sul Messaggero di Roma,
è uno dei casi in cui l’assenza si noterà più della presenza: sulla scheda per le prossime Regionali sotto il simbolo di Forza Italia il nome di Berlusconi non ci sarà. La decisione l’ha presa direttamente l’ex Cavaliere, i maliziosi dicono dopo aver visto gli ultimi sondaggi che lo vedono in caduta libera. Dunque, via il marchio di fabbrica, via il sottotitolo utilizzato in dissolvenza sin dal 2001.
I sondaggisti, anche quelli cari a Berlusconi, negano. Ma che le elezioni di fine maggio non promettano rose e fiori è cosa nota. Per troppo tempo è durato l’esilio giudiziario. L’idea che possa risalire in fretta è ipotesi al momento solo allo studio. Meglio allora separare la sconfitta dal nome, non dare tracciabilità ad una scongiurabile débacle.
Per Antonio Noto, direttore di Ipr Marketing l’impatto della scelta nell’urna si sentirà poco: “Forza Italia è sinonimo di Berlusconi, mi sembra piuttosto una scelta tattica in attesa di preparare una “rivoluzione” e cambiare il nome al partito”. Tesi che Deborah Bergamini, responsabile Comunicazione non condivide. “Se FI andrà bene si attribuirà il risultato a Berlusconi, idem se non andrà bene. Dire il contrario mi sembra ingenuo”.
Ai suoi Berlusconi ha detto che non tornerà in piazza, continua Claudio Marincola sul Messaggero,
si considera un “obiettivo sensibile”, teme di essere nel mirino dell’Isis. Incontrando i parlamentari alla Camera e al Senato non ha fatto alcun riferimento al simbolo che dovrà essere depositato entro le 12 del prossimo 2 maggio. L’ex Cav considera il test elettorale limitato e «poco attendibile». Forse perché girano, sondaggi in cui FI fatica ad andare sopra la doppia cifra, oscilla tra l’11 e il 13%. Soltanto in Campania il candidato forzista (Caldoro) avrebbe qualche chance di vittoria.