Roberto D’Agostino: “Dagospia produce utili, lavoro 10 ore al giorno…”

Roberto D’Agostino

ROMA – “Lavoro 10 ore al giorno. Quante trombate avrei potuto fare, quanto bordello, invece di stare qui tutti i giorni a scrivere una marea di cacchiate. Ma 15 anni fa ho preso questa decisione. Non ne potevo più di direttori e capiredattori che non sapevano nulla, non capivano niente. Sono diventato padrone di me stesso. Io ho avuto ragione, loro sono stati licenziati. Dagospia si è affermato pur non avendo dietro nessun grande giornale” dice Roberto D’Agostino, fondatore di Dagospia, intervistato da Claudio Plazzotta per Italia Oggi.

(…) D. Lo scorso anno ha iniziato ad arricchire la sua redazione con arrivi di un certo peso. Le piacerebbe proseguire con questa espansione?
R. Ora siamo in sei, me compreso. Certo che mi piacerebbe. Ma, in tutta sincerità, io non so quanto incasserò di pubblicità in gennaio o in febbraio. L’unica certezza che ho è che dovrò preparare le buste paga ai miei dipendenti. Perciò…

D. In questi giorni è stata messa in liquidazione volontaria la società Crazy boys, fondata nel 2003 e controllata al 100% da Dagospia. Come mai?
R. Crazy boys si occupava della iniziativa Dagosex. Anni fa volevo sviluppare questo progetto sulla cultura erotica, pescando nel mondo delle inserzioni, delle case di produzione del porno. Ma è andata male, sono partito troppo tardi, ormai il mercato del porno era stato del tutto disintermediato da Youporn e affini, e nessuno faceva pubblicità su Dagosex. È stato un fallimento, Crazy boys era sostanzialmente inattiva, e abbiamo preferito chiudere tutto per evitare di pagare per niente ogni anno il commercialista.
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D. Lei controlla il 95% di Dagospia. Prosegue nella ricerca di soci di minoranza?
R. Certo. Il fatto è che non se ne trovano. Ma io la maggioranza non intendo mollarla. Comunque mi aiuti, facciamo un appello: cerco un arabo, un russo, un cinese che abbia voglia di investire in Dagospia. Che tanto solo loro, di questi tempi, possono investire qualcosa.

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Gianluca Pace