ROMA – Filmava sotto le gonne delle clienti di un supermercato e dentro le scollature. Un uomo di 43 anni, tecnico informatico, disoccupato e fino a ieri incensurato, è stato fermato dai carabinieri. È stato incastrato dalle telecamere di sorveglianza, che lo hanno immortalato mentre vagava tra gli scaffali del centro commerciale Porta di Roma intento a collezionare spezzoni hot che avevano come attrici donne inconsapevoli.
L’uomo ha trascorso un’intera giornata tra i corridoi del supermercato, fingendo di controllare i prezzi dei prodotti. Gli addetti alla vigilanza hanno notato che il 43enne si avvicinava di volta in volta ad una donna diversa, impegnata a fare la spesa, e la riprendeva.
Questo l’articolo a firma di Michela Allegri sul Messaggero:
(…) L’uomo, tecnico informatico, disoccupato e fino a ieri incensurato, è stato fermato dai carabinieri. E’ stato incastrato dalle telecamere di sorveglianza, che lo hanno immortalato mentre vagava tra gli scaffali del centro commerciale Porte di Roma, in via Alberto Lionello, intento a collezionare spezzoni hot che avevano come attrici donne inconsapevoli.
Ha trascorso un’intera giornata tra i corridoi del supermercato, fingendo di controllare con puntiglio i prezzi dei prodotti. Gli addetti alla vigilanza, però, hanno notato che il 43enne si avvicinava di volta in volta ad una donna diversa, impegnata a fare la spesa. E assumeva le posture più strane. In realtà, munito di telecamere legate ai polsi e alle caviglie, immortalava immagini osé filmando sotto le gonne e dentro le scollature delle avventrici. Sono stati i suoi strani atteggiamenti ad insospettire il personale: ogni volta che si avvicinava ad una cliente, il voyeur si contorceva assumendo una posizione troppo innaturale. Controllando l’intera registrazione, i dipendenti hanno capito che il 43enne posizionava ad hoc il piede o il polso accessoriato di microcamera, e faceva partiva la ripresa. I vigilantes, quindi, hanno avvisato i Carabinieri della Stazione Nuovo Salario, che sono immediatamente intervenuti sul posto. Il “guardone” è stato fermato, e in Procura è stata inviata una dettagliata informativa sul suo conto. A quanto sembra, il regista in erba avrebbe realizzato almeno una ventina di filmati. (…)
Quella di riprendere le parti intime femminili con telecamere nascoste, è una vera e propria tendenza. Ha addirittura un nome preciso: si chiama “upskirt”: consiste nel riprendere una figura femminile inquadrando dal basso verso l’alto, in modo da focalizzare l’immagine sulla biancheria intima. Il fenomeno spopola sul web. Spesso le registrazioni vengono diffuse su internet, condivise sui social network e attraverso Youtube. In alcuni casi vengono addirittura vendute e si tratta, ovviamente, di un reato.
