
ROMA – Ignazio Marino sotto assedio per il caso multe, o multagate a seconda delle definizione. La storia รจ questa: la Panda rossa di Ignazio Marino ha circolato dal 23 giugno del 2014 al 21 agosto del 2014 per il centro storico di Roma senza pass per la Ztl perchรฉ gli uffici non hanno provveduto al rinnovo del permesso scaduto. Entrando e uscendo dalla zona a traffico limitato il primo cittadino ha preso otto multe, per un totale di 630 euro.
E come spieganoย Simone Canettieri e Fabio Rossi del Messaggero: “Il Comune dice di aver sanato questo periodo con un pass temporaneo che scatta in autotutela, trattandosi del primo cittadino. E quindi funzionerebbe in maniera retroattiva. La situazione รจ stata sanata a partire dal 12 agosto. Ma le otto contravvenzioni sono precedenti. Il pass che copre il periodo di vacanza tecnicamente รจ lโinserimento in una white list, riservata al sindaco. Un altro giallo riguarda le otto multe: quattro sono arrivate allโufficio notifiche e subito bloccate con lโautotutela, le altre quattro no. Non si trovano piรน. Ma chi era alla guida della Panda rossa quando lโauto del sindaco ha preso le contravvenzioni? Incrociando le date con lโagenda del chirurgo dem cโรจ piรน di un dubbio sulla sua presenza alla guida. Anche se il pass dato allโauto รจ strettamente personale e legato allโautoritร : puรฒ accedere nella Ztl, circolare sulle corsie preferenziali”.
Marino si difende e parla di “dettagli tecnici”:
“Per quanto riguarda la mia ben nota Fiat Panda Rossa – dice Marinoย – al contrassegno Ztl e all’esistenza di multe, per gli appassionati dei dettagli tecnici allego la risposta di Roma Capitale all’interrogazione del senatore del Nuovo Centro Destra Andrea Augello”.
Nella risposta allegata si spiega che il sindaco avrebbe a disposizione “tre permessi di circolazione per le esigenze di mobilitร all’interno della zona a traffico limitato” Marino, perรฒ, ne ha utilizzato solo uno. Scaduto il 23 giugno 2014. “Il rinnovo di detto permesso – si legge nella risposta – รจ intervenuto, in ragione di un ritardo amministrativo, soltanto in data 21 agosto 2014. I passaggi registrati nel periodo intercorrente tra il 24 giugno e il 20 agosto 2014 non sono, conseguentemente, ascrivibili ad una perdita dei requisiti da parte del titolare del veicolo e pertanto non sono oggetto di violazione amministrativa. In ragione di ciรฒ, non ricorrevano le condizioni per proseguire il perfezionamento dell’iter sanzionatorio. Si รจ, pertanto, proceduto al blocco degli accertamenti mediante l’istituto dell’autotutela, attraverso la procedura informatica, cosรฌ come avviene in tutti i casi analoghi”.
Insomma, nessuna delle contravvenzioni “รจ stata bloccata d’ufficio dall’Amministrazione comunale. Si รจ trattato, infatti, dell’ordinaria operativitร , sanante ex tunc, che opera indistintamente per tutti i titolari di permesso z.t.l., in modo da governare eventuali criticitร nel rinnovo dei permessi”.
Poi Marino negli scorsi giorni avevaย anche parlato di un presunto attacco hacker: ”ย Un’intromissione informatica che avrebbe eliminato la Fiat Panda del sindaco dal documento che dava il permesso a entrare nella Ztl”.
Martedรฌ 11 novembre Andrea Augello, senatore del Nuovo Centro Destra, durante una conferenza stampa,ย ha di nuovo attaccato il sindaco elencando tutti i punti contraddittori della vicenda.
Scrive Giovanna Vitale di Repubblica:
Il senatore Ncd Andrea Augello, che del multagate ha fatto ormai una questione personale, annuncia ยซdue buone notizie: il ritrovamento del permesso abusivamente retrodatato rilasciato alla famosa Panda rossa del sindaco di Roma e lโidentitร del manipolatore del sistema informaticoยป. Ovvero, il medesimo inquilino del Campidoglio: ยซร lui ad aver elaborato il dossier falsoยป, tuona Augello, ยซnon cโรจ nessun hackerยป. Sbugiardando con tanto di prove โ due diverse interrogazioni al database che il chirurgo dem pretendeva violato โ la versione sulla sparizione del pass temporaneo che lo avrebbe esentato dal pagamento di otto multe elevate questโestate alla sua auto privata per ingresso non autorizzato in centro storico.
Il Messaggero, con un articolo a firma di Simone Canettieri e Fabio Rossi, ripercorre la giornata:
Quando alle 19 il sindaco Ignazio Marino convoca dโurgenza la maggioranza, il pensiero diffuso รจ questo: la sua Panda Rossa lโha mandato fuori strada e in tanti evocano lo spettro dimissioni. Alla fine non accade niente di tutto ciรฒ. La coalizione di centrosinistra in tarda serata blinda il chirurgo dem – in cambio del rimpasto e di alcune teste da far rotolare – e bolla questa storia delle multe e dei permessi della Ztl come ยซun attacco politicoยป. Anche se la vicenda รจ tutto fuorchรฉ conclusa, visto che ormai sta tenendo banco nei Palazzi della politica romana e anche in quelli della magistratura.
LโACCUSAA dare il buongiorno al sindaco Marino รจ stato il senatore di Ncd Andrea Augello che in conferenza stampa ha smontato la denuncia di sabato scorso ยซsul dossier informatico confezionato contro di me perchรฉ sto calpestando i piedi a molte personeยป, come lo aveva definito Marino. ยซNon cโรจ stato alcun hacker in azione contro il sindacoยป, ha ribattuto Augello. Svelando cosรฌ lโarcano: ยซNon รจ vero che la targa di Marino รจ stata tolta dalla white list tra giovedรฌ e sabato piรน semplicemente facendo una ricerca con due parole chiave diverse si ottengono risultati diversiยป. Quindi, per il senatore alfaniano, ยซรจ tutta una bufalaยป e il sindaco ยซdeve dimettersi perchรฉ ha manipolato il dossier con il quale si รจ difeso in questa vicendaยป. Ma cosa aveva denunciato sabato Marino ai carabinieri? Semplice: che tra giovedรฌ e sabato scorsi una manina misteriosa si sarebbe intrufolata nel cervellone dellโAgenzia della mobilitร per far togliere la targa di Marino dalla white list, una sorta di permesso speciale che gli era stato concesso nel periodo di vacanza del rinnovo del pass della Ztl (tra il 23 giugno e il 21 agosto). Periodo nel quale lโauto del sindaco ha preso otto contravvenzioni per aver bucato la zona a traffico limitato: quattro notificate dagli uffici e tolte e altrettante scomparse. Da qui la denuncia, il fascicolo aperto in Procura per violazione dei dati informatici. Secondo le carte fornite da ยซunโanima piaยป ad Augello la cosa รจ diversa: il dossier elettronico denunciato dal sindaco รจ stato fabbricato dando due interrogazioni diverse al sistema e ottenendo cosรฌ soluzioni diverse. In poche parole: se si inserisce nel motore di ricerca solo targa della Panda rossa compare il permesso nella white list, senza si digita la parola Ztl non cโรจ nulla. ยซChi รจ costui, un piccolo truffatore o la brutta copia dellโispettore Clouseau?ยป, si chiede il senatore di Ncd pronto a lanciare manifestazioni e mozioni di sfiducia contro il sindaco. Che per tutta la giornata non fornisce una risposta alle accuse di Augello.
LA RISPOSTANel pomeriggio finisce nel mirino il capo del gabinetto Luigi Fucito che sabato avrebbe dato le carte al sindaco per fargli denuncia il dossier. Ma il dirigente si smarca: ยซLa vicenda non รจ stata gestita dal mio ufficioยป. Passano le ore, il chirurgo dem partecipa allโassemblea dei sindaci della cittร metropolitana, ma preferisce andarsene da unโuscita secondaria. Lโimbarazzo nello staff monta sempre di piรน. E cosรฌ davanti al silenzio e a versioni che non tornano inizia a rimbalzare la voce delle dimissioni del sindaco di Roma. Niente piรน che una boutade perchรฉ in serata davanti alla propria maggioranza ricostruisce tutti gli aspetti di questa vicenda. Ribadendo che unโintrusione informatica ai suoi danni รจ comunque avvenuta e che ยซsarร la magistratura ad accertare i fattiยป. Insomma, nemmeno un passo indietro. Piuttosto stupore per come Augello sia riuscito ad avere di nuovo le stampate dei permessi. Sono le nove di sera quando un comunicato della maggioranza prova a chiudere la vicenda, da parte del chirurgo dem nemmeno una parola. ยซHo la coscienza a posto, sto lavorando per il bene della Capitaleยป, confida provato ai suoi collaboratori prima di ritornarsene a casa. In bicicletta.
L’attacco hacker, scrive Massimo Malpica del Giornale, denunciato dal sindaco sabato e sul quale indaga anche la procura, da salvagente rischia di trasformarsi in un canotto sgonfio e piombato.
L’ipotesi di Marino รจ nota: un pirata informatico avrebbe cancellato dai server del Campidoglio il suo ยซpermesso temporaneoยป postdatato, quello che a suo dire avrebbe giustificato la sospensione delle otto multe (solo quattro notificate) beccate dalla Panda rossa del sindaco a giugno e luglio, tra la scadenza del suo pass ztl precedente e il rilascio del nuovo. Anche se non รจ chiaro come l’auto potesse essere messa in ยซwhite listยป retroattivamente, visto che per otto volte le telecamere ai varchi l’avevano immortalata senza pietร , dimostrando che la targa non era registrata tra i permessi.
Comunque sia, l’attacco informatico sarebbe avvenuto tra venerdรฌ, quando Marino ha stampato l’elenco dei suoi permessi che comprendeva quello temporaneo (e postdatato), e sabato, quando una nuova verifica sul sistema avrebbe restituito un elenco privo di quel documento.Il sindaco ha strillato la sua veritร in un video su Facebook, nel quale mostra le due stampate, quella regolare e quella a suo dire ยซsabotataยป, lanciando strali contro le ยซmolte persone che preferirebbero una capitale che funzioni sulla base di favori e forse anche di tangentiยป. Ma a disintegrare la strategia difensiva di Marino รจ stato una volta ancora il senatore Ncd Andrea Augello.
Dopo aver sollevato la questione delle contravvenzioni mai pagate, ieri Augello ha dimostrato l’infondatezza delle accuse del sindaco: i due documenti sventolati nel video da Marino sono semplicemente frutto di due diversi tipi di interrogazione del sistema di ricerca dei permessi. Augello ieri mattina ha replicato l’operazione grazie a ยซuna pia fonte anonimaยป. Inserendo ยซZtlยป nel campo ยซtipo di permessoยป il sistema restituisce solo l’elenco dei pass definitivi. Lasciando in bianco lo stesso campo, spunta anche il permesso temporaneo postdatato di cui Marino denunciava la dolosa cancellazione.
Secondo Augello, chi ha ottenuto i due documenti non poteva non sapere che l’apparente anomalia era frutto di due interrogazioni differenti. Ma chi ha prodotto quello che ha tutta l’aria di essere l’unico ยซdossier falsoยป di questa storia? Lo stesso Marino o qualcun altro, che poi ha servito al sindaco la polpetta avvelenata? Per Augello non c’รจ nessun hacker, solo qualcuno che ยซcerca di imbrogliare la genteยป.
E per Marino, in serata impegnato in una riunione straordinaria con la maggioranza, il clima non รจ dei migliori. In attesa della mozione di sfiducia che Ncd presenterร domani, Marino ha passato la giornata a evitare le domande, mentre si vociferava di dimissioni sue o del capo di gabinetto Luigi Fucito (che ha smentito). Solo in serata una timida difesa da parte della sua maggioranza, al termine del vertice con i consiglieri: ยซSi รจ montato un caso politico su una mera dimenticanza amministrativaยป, hanno dichiarato i capigruppo, che alla poltrona ci tengono ancora. Almeno per un altro po’.Eย il Giornale rispolvera anche quella vecchia storia dei rimborsi spese in America:
Il pasticciaccio delle multe del sindaco di Roma non รจ il primo incidente di percorso in cui incappa Marino. Anche quando non si era ancora dato alla politica il chirurgo aveva fatto parlare di sรฉ in toni non proprio lusinghieri, come documentato dal Foglio nell’estate del 2009. Alla luce di quanto sta accadendo in queste ore vale la pena raccontarla di nuovo quella storia, arrivata al giornale diretto da Giuliano Ferrara direttamente dagli States. Questa volta non si tratta di multe, ma di rimborsi spese truccati. Una brutta vicenda, nel 2002, che ha costretto Marino, allora un luminare nell’ambito della cardiochirurgia, a dimettersi senza condizioni da tutti gli incarichi legati alla prestigiosa University of Pittsburgh Medical Center, compreso quello di direttore dell’Ismet, il centro di trapianti di fama internazionale nato a Palermo in collaborazione con l’universitร americana. Anche in quel caso, come oggi con la questione del permesso scaduto, Marino si distinse per i salti mortali con cui cercรฒ di allontanare da sรจ l’accusa di aver intascato negli anni ottomila dollari di rimborsi spese ritenuti irregolari perchรฉ ottenuti presentandoli in copia alla stessa amministrazione sia in Italia che negli Usa. Durissimi i termini della lettera con cui il direttore dell’Upmc, Jeffrey A. Romoff, affrettรฒ il congedo dalla sua universitร del chirurgo, poi candidato alla segreteria del Pd nel 2009, inciampato in una banale e squallida storia di note spese truccate. ยซCome restituzione dei rimborsi spese doppi da lei ricevuti – si legge nella lettera – accetta di rinunciare a qualsiasi pagamento erogato dall’Upmc o dall’Upmc Italia ai quali avrebbe altrimenti diritto, compreso lo stipendio per il mese di settembre 2002ยป. A Marino venne concessa una settimana per liberare l’ufficio di Palermo e gli venne intimato di non fare nemmeno ritorno nell’ufficio di Pittsburgh.
Per l’universitร americana quelle compiute da Marino furono ยซuna serie di irregolaritร intenzionali e deliberateยป. ยซRiteniamo di aver scoperto dozzine di originali duplicati di ricevute con note scritte da lei a mano – continua la lettera – e sebbene le ricevute siano per gli stessi enti, i nomi degli ospiti scritti a mano sulle ricevute presentate a Pittsburgh non sono gli stessi di quelli presentati all’Upmc Italiaยป. Il tutto sottoscritto da Marino.
Il quale, quando la storia finรฌ sui giornali, fornรฌ la sua versione affermando di averle segnalate lui per primo all’amministrazione le discrepanze nelle note spese. E anche allora, come oggi, parlรฒ di un piano per farlo fuori.
Marino si dimette o no? Per Libero dubbio non c’รจ, Marino non si dimetterร , come scrive Enrico Paoli:
Qualcuno perรฒ, alla fine, dovrร pur pagare per questa storia che ha fatto il giro del mondo o no? Oppure passerร la storiella della ยซdimenticanzaยป, della ยซdistrazioneยป? Eppure Marino, al termine di una giornata di tensioni e fibrillazioni, dopo aver riunito i vertici dellla sua maggioranza, ha rilanciato anzichรฉ mollare, nonostante lโevidente imbarazzo per lโaffaire ยซmulteยป, che ieri lo ha costretto a dribblare cronisti e telecamere. A dare il lร alla giornata piรน nera del sindaco รจ stato il senatore del Nuovo centrodestra, Andrea Augello, che per primo aveva denunciato il mancato pagamento di otto multe da parte del primo cittadino e lโutilizzo improprio di un parcheggio del Senato da parte della macchina di Marino. Ieri mattina ha rilanciato spiegando che non ci sarebbe stato nessun accesso non autorizzato ai sistemi informatici del Campidoglio. Per Augello non esiste nessun atto di manipolazione da parte di alcuno dei dati relativi al permesso di accesso al centro storico, quindi nessun caso di ยซpirateria informaticaยป di cui sarebbe stato vittima il sindaco che ha deciso di andare dai carabinieri di San Lorenzo in Lucina per denunciare il fatto di cui sarebbe stato vittima. ยซNon cโรจ nessun hacker. Questo รจ stato un dossier manipolato dallo stesso sindacoยป, ha accusato Augello durante una conferenza stampa convocata nella sede della Camera di Commercio di Roma. Il senatore, mostrando due stampate della ricerca nel database dei permessi Ztl, spiega che ยซbasta caricare il codice giusto. Se qualcuno fa la ricerca per permessi Ztl il permesso non cโรจ. Invece se si fa una ricerca senza specificare la chiave Ztl, il permesso ricompare. Quindi sono due tipi di ricerche. Questo perchรฉ Marino ha un permesso che si dร ai sindaciยป. ยซLe carte che noi abbiamoยป, spiega Augello, ยซci dicono che chi ha fatto questo dossier elettronico ha fatto due interrogazioni diverse al sistema e sapeva bene che avrebbe avuto due versioni diverse. Ad occhio e croce ritengo che intorno a questa vicenda cโรจ una piccola intelligenza per cambiare argomento. Chi lโha fatto voleva che non si andasse avanti per accertare la questione delle multe di Marino. Qui si sta cercando di imbrogliare la gente. Dobbiamo capire se siamo di fronte ad un falsificatore. Non so se il sindaco lโha capito ma comunque resta una cosa agghiacciante perchรฉ ha raccontato una bugia ai magistratiยป. Le opposizioni di centrodestra attaccano il sindaco e ne chiedono le dimissioni. ยซGli diamo 48 ore di tempo per dimettersi poi faremo una grande manifestazione con motorini e macchine partendo dalla sede di Equitalia con destinazione Campidoglioยป, attacca Roberta Angelilli, coordinatore regionale dellโNcd per il Lazio. ยซSiamo pronti a chiedere conto della figuraccia internazionale e indecente che sta facendo fare a tutti i cittadini di Roma e al popolo italianoยป, ha aggiunto. ยซGiovedรฌ presenteremo una mozione di sfiducia al sindacoยป, ha annunciato il capogruppo dellโNcd in Campidoglio, Roberto Cantiani.
Dimissioni o no, “in molti giร pensano al successore” come scrive Alessandro Cappni del Corriere della Sera:
Nei difficili rapporti tra il Pd e il sindaco questo, forse, รจ il punto piรน basso. E la telefonata di ieri nel tardo pomeriggio tra Ignazio Marino e il segretario romano Lionello Cosentino proprio non ha risolto i problemi.
Se possibile, anzi, ha acuito la distanza. Diversitร di vedute, e non (solo) sulla questione delle multe: perchรฉ per il Pd la vicenda della ztl si risolverebbe con un passo indietro, tante scuse e tanti saluti, e perchรฉ, soprattutto, al momento i problemi sono altri, quelli che attanagliano della cittร โ dalle periferie ai trasporti allโimmondizia, in sintesi le criticitร emerse dal sondaggio che portรฒ alle dimissioni del capogruppo Francesco DโAusilio โ ed รจ su quelli che bisognerebbe concentrarsi, e se possibile correggere la rotta. Stamattina il gruppo del Pd in Campidoglio si riunirร per decidere il da farsi: naturalmente, ufficialmente, nessuno ipotizza di smarcarsi dal sindaco. Ufficiosamente, perรฒ, la tentazione โ almeno in alcuni โ esiste. Di certo, la vicenda romana appare legata a doppio filo a quella nazionale: perchรฉ quando e se Renzi deciderร di mandare lโItalia al voto, allora โ con ogni probabilitร โ toccherร anche a Roma. Che accada o meno รจ tutto da vedere ma ciรฒ che รจ certo โ e che racconta lโaria in Campidoglio โ รจ che in molti, ieri, facevano il nome dellโattuale ministro degli este ri, Paolo Gentiloni, come possibile candidato alla successione di Marino.
Per il futuro immediato sarร fondamentale la direzione di venerdรฌ del Pd Roma: saranno in molti ad intervenire, consiglieri comunali inclusi. E, dicono, non si faranno sconti. Sul tavolo, a separare Marino e Pd, cโรจ molto: dalla vicenda capogruppo (secondo alcuni Marino adesso gradirebbe Valeria Baglio) allโincontro con gli eletti organizzato lunedรฌ senza farne parola al Pd. E ancora: le iniziative nei circoli Pd organizzate dal sindaco in perfetta autonomia. Appena dietro, cโรจ il merito della vicenda che ha portato Francesco DโAusilio alle dimissioni: il sondaggio, lo scarso gradimento tra i cittadini, i problemi che assillano i romani. In una domanda: cosa deve fare il Pd? Continuare a sostenere Marino? In quale forma? La direzione di venerdรฌ sarร decisiva.
E perรฒ certo a rasserenare il clima non aiutano i rapporti tra il Pd Roma e il primo cittadino. Cosรฌ anche lโipotesi di cercare di indirizzare lโazione amministrativa viene freddata dalle risposte: ยซSe tendi una mano ci deve essere qualcuno pronto a stringerlaยป. E comunque sembrano fondamentali i prossimi due appuntamenti: appunto la direzione di dopodomani e la conferenza programmatica di fine mese. Venerdรฌ, inoltre, sarร piรน chiaro anche a chi toccherร fare il capogruppo: partita apertissima, al momento. Si vocifera di un incontro a tre nei giorni scorsi tra il sindaco, Claudio Mancini e Gianni Paris. Ma รจ di tutta evidenza che un nome gradito a Marino, dicono dal Pd, in qualche modo trasformerebbe lโeletto nel ยซdelegato del sindaco al gruppo in Campidoglioยป. Situazione complessivamente non semplice: e la animatissima riunione di maggioranza di ieri sera non pare proprio aver risolto i problemi.
