ROMA – “Un esercito di roditori si sta facendo largo a Roma – scrive Chiara Pellegrini di Libero – Dalla Corte d’Appello alle scuole elementari e materne, sino alle piazze e le strade di ogni quartiere. A condurli non un pifferaio magico, come nella favola dei fratelli Grimm, ma tanta sporcizia. E così accade che a piazzale Clodio, sede della corte d’appello penale, costruita nel 2003, le udienze vadano a rilento per colpa dei ratti. I ripugnanti roditori girano infatti indisturbati nei tubi dell’aria condizionata e riscaldamento tanto da rendere difficoltoso lo svolgimento delle udienze”.
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La scoperta è stata fatta mercoledì 5 novembre, quando è stato riacceso l’impianto di riscaldamento del tribunale. L’aria non si azionava, dopo i dovuti controlli gli addetti alla manutenzione si sono accorti che il motore era bloccato dai topi. Una situazione talmente grave che è stata necessaria la disattivazione dell’intero impianto. Non solo, anche la rete idrica ha avuto seri problemi. L’acqua è stata giudicata non potabile, il processo di bonifica e la derattizzazione dureranno più di un mese.
Un’invasione che non stupisce se si pensa che nella boscaglia di Monte Mario, che costeggia la strada Panoramica (la cui viabilità non è stata ancora ripristinata del tutto dopo le piogge dello scorso febbraio) bivaccano da tempo indisturbate intere famiglie di rom. Accade così che anche alla scuola materna ed elementare Leopardi, nel quartiere Balduina, in linea d’aria un chilometro circa da piazzale Clodio, i topi abbiano trovato casa.
La derattizzazione effettuata dal Comune mercoledì scorso non è servita a nulla. Lunedì la maestre della materna hanno trovato feci di ratto sul pavimento e zainetti mangiucchiati dai topi. Dal I municipio hanno fatto sapere che faranno un nuovo intervento ma intanto le maestre dell amaterna, sono state costrette a passare i vaporizzatori nelle aule coinvolte.
Ma quelli dei ratti è solo uno dei tanti problemi della scuola Leopardi. I lavori di consolidamento del tetto, d’inverno piove dentro la scuola, durano da mesi. Non solo. Da un anno e mezzo un muro pericolante che costeggia la pineta rischia di crollare. Tant’è che alle insegnanti, che prima parcheggiavano a ridosso della parete, è stato chiesto di lasciare l’auto fuori dalla scuola. Il muro è stato perimetrato con il nastro rosso e bianco ma nulla di più è stato fatto. Speriamo che il Campidoglio non attenda una tragedia prima di iniziare i lavori di consolidamento.
Quartiere che vai, scuola con i topi che trovi. A Vigna Clara, altro quartiere bene della Capitale, la scuola Zandonai, già nota per essere apparsa a Ballarò per le precarie condizioni strutturali, il tetto della palestra in eternit, è stata chiusa per derattizzazione. Ci è voluto un eroico bidello, che ha ucciso un ratto a scopettate, mail di genitori furiosi ed un esposto di una mamma avvocato al municipio, per far chiudere la scuola due giorni per la sanificazione e disinfezione degli ambienti