“Roma, la vendetta della snobbata”. Oliviero Beha sul Fatto Quotidiano

La Roma festeggia un gol contro il Bologna (LaPresse)

ROMA – “Roma, la vendetta della snobbata”. Questo il titolo dell’articolo di Oliviero Beha sulle pagine del Fatto Quotidiano in edicola oggi, martedì 1 ottobre.

La Roma capoccia ha per ora due grandi meriti, uno diretto e uno indiretto, che non le toglierà comunque nessuno. Il primo è quello di aver azzeccato tutto, almeno finora, tra numeri, gioco, atmosfera ecc. Il secondo è che, grazie alla novità assoluta di una squadra macinatrice a sorpresa e a ritmi sconosciuti, si parla meno di quel che si dovrebbe del fattore A, sì, insomma, de “i soliti fischietti”. Comincio da questo secondo perché interessa ovviamente tutti e se la leader del campionato continuasse così presto interesserebbe pure lei. O essa. No, lei, la vivono come una persona…

Debbo confessare che la tentazione di far ripubblicare pari pari un mio articolo di quasi un anno fa, su un Catania-Juventus vinto dalla Juve con un gol regolarissimo annullato a Bergessio (cfr. il Chievo giorni fa), è stata fortissima. Ho pensato: ripubblico pari pari, non è cambiato niente, la mia tesi di allora che la Juve non ne avrebbe bisogno e anzi i fattori arbitrali e le patetiche venie tirate fuori dai suoi addetti ai lavori/livori (allenatore, giocatori, club, tifosi ecc.) la sputtanano inutilmente, danneggiano la sua immagine, sviliscono in parte le sue vittorie, la rendono antipatica più di quanto non sia chi vince spesso ecc. è ancora valida. Non solo: in quel lunch-match (ma sì, globalizziamo anche la lingua…) succitato c’era stato anche il primo caso eclatante di “parlamento arbitrale”, con arbitro, assistenti di linea e di porta e quarto uomo a discutere un po’ come sulla fiducia al governo Letta. (…)

Tagliamo la testa al toro: le prossime due partite sono contro Inter e Napoli, rinvii permettendo, ed è esame più che severo per rimodellare i numeri romanisti. Quello che però è innegabile è che solo un mese fa si scherzava sulla Roma in testa alla classifica dopo due partite contro due neopromosse. Meno di due mesi fa si sorrideva sulla Roma arrancante negli Usa, dopo il ritiro di Riscone contestatissimo dai tifosi. Solo quattro mesi fa, la Roma non aveva ancora un tecnico in panchina. Ebbene, è stato un po’ un “alzati e cammina” ciò che questo alieno Garcia, arrivato di risulta, deve aver detto in campo e fuori ai suoi giocatori, che sono ed erano buoni o ottimi comunque. Un marziano a Roma, insomma, uno che sembra fortunatamente davvero estraneo almeno per ora alle derive generoniche, e sia detto con tutti gli scongiuri dei tifosi per la fine che Flaiano fece fare al suo marziano… (…)

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FIlippo Limoncelli