
ROMA – Traffico nel caos, autobus contromano in pieno centro in barba alla riforma, vigili urbani di Roma che si sono dati malati all’improvviso la notte di Capodanno che hanno ricevuto le lettere di contestazione disciplinare dall’ufficio sbagliato. Può succedere di tutto nella Roma che Ignazio Marino, sindaco e ciclista, sta trascinando nella disperazione più totale, giorno dopo giorno.
Un quadro desolante è tracciato dal Messaggero di Roma con due articoli, di Simone Canettieri e di Lorenzo De Cicco, che vanno letti assieme e insieme con un altro articolo di Elena Panarella sul degrado dell’ospedale Forlanini, quest’ultimo caso non attribuibile al Comune di Roma ma alla Regione Lazio, affidata alle cure di Nicola Zingaretti, quello che smentiva gli aumenti dell’addizionale Irpef dopo averli firmati.
Il Capodanno dei vigili urbani assenti, scrive Simone Canettieri sul Messaggero, rischia di trasformarsi “in una commedia stile cinepattone. I 28 procedimenti partoriti finora dall’inchiesta interna condotta dal comando – su una platea di 571 agenti risultati malati – potrebbero essere tutti illegittimi. E quindi impugnati e annullati. Con un risultato incredibile: zero responsabili, nemmeno i famosi 28 già resi pubblici dal Campidoglio. A dire che la beffa è dietro l’angolo è sempre il senatore di Ncd Andrea Augello, arrivato alla terza interrogazione sul caso al ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia. Uno scontro frontale, tra l’alfaniano e la giunta Marino, iniziato con la Panda rossa del sindaco e destinato a terminare chissà quando.
Il Comune, aggiunge Simone Canettieri, ancora non ha firmato la relazione da inviare al ministero, ufficialmente perché il comandante Raffaele Clemente è malato, né tanto meno ha chiuso le indagini. Dietro a questi rinvii si nasconde una difficoltà? Di sicuro sia il comando della polizia locale sia il Comune non vogliono creare incidenti diplomatici con il ministero. E così continuano a limare la relazione e l’inchiesta per evitare controdeduzioni. Quest’ultima vicenda sollevata da Augello apre un ulteriore scenario”.
“Cosa dice Augello? Che le 28 contestazioni nei confronti dei vigili risultati assenti non giustificati, con varie sfumature di colpe, non dovevano partire dall’ufficio provvedimenti disciplinari del Comune di Roma, bensì dai rispettivi comandi di cui fanno parte i caschi bianchi finiti nel mirino. «Perché per le assenze ingiustificate dal servizio si può irrogare la sospensione dal servizio fino ad un massimo di 10 giorni». E la firma spetta «al responsabile della struttura».
Raffaele Clemente invece avrebbe inserito nelle lettere di contestazioni un riferimento normativo che prevede una sanzione disciplinare da 11 giorni a 6 mesi per una “assenza ingiustificata ed arbitraria dal servizio per un numero di giorni superiore a dieci”. E non è questo il caso”.Dai vigili in rivolta al caos del traffico non c’è soluzione di continuità, come scrive Lorenzo De Cicco, sempre sul Messaggero:
“Nel caos del Tridente [l’area racchiusa fra le tre strade che partono da Piazza del Popolo, via del Corso, via del Babuino e via di Ripetta e che Ignazio Marino ha fortissimamente voluto] pedonale, rimasto senza vigili e senza telecamere ai varchi, perfino l’autobus va contromano, proprio a due passi da piazza di Spagna. E il cattivo esempio dei mezzi pubblici sembra quasi “legittimare” quello dei privati, che con auto e moto sfrecciano indisturbati nella direzione opposta ai sensi di marcia fissati dal piano viabilità che è entrato in vigore lo scorso ottobre, quello che ha dato il via alla semi-pedonalizzazione, escludendo da questo spicchio di centro storico i veicoli dei non residenti. Esclusi in teoria, perché la verità è che in assenza di telecamere, appena gli accessi vengono lasciati sguarniti dagli uomini della polizia locale, dentro all’area che il Campidoglio prometteva di «riconsegnare ai pedoni», in realtà entrano tutti.
«Quando i vigili non sono presenti agli accessi – spiega Vittorio Sasson, dell’Associazione di via Due Macelli – nella Ztl entrano tutti». Molti addirittura contromano. «Auto, scooter, ma anche camion dei vigili del fuoco, ambulanze, perfino autobus dell’Atac – racconta una commerciante, Edith Bulbea – Perché in questo tratto di strada prima passavano tre linee: 116, 117 e 119. Ora sono tutte state deviate. Ma a volte gli autisti fanno il vecchio percorso. E più di una volta si è rischiato il testa-coda con le auto che invece viaggiavano regolarmente nella nuova direzione. La situazione, oltre ad essere caotica, è pericolosa».I residenti ancora aspettano le telecamere ai varchi di accesso, che avrebbero dovuto essere in vigore dall’inizio di gennaio e che invece, per un problema legato al bando di gara, arriveranno, forse, tra più di un mese. Nel frattempo i commercianti contano i danni causati dalla nuova viabilità: gli affari sono calati di oltre il 20%, al netto della crisi”.