Roma, il Pd convince Marino: meno dirigenti esterni e più potere ai Municipi

Ignazio Marino

ROMA – Il Pd convince il sindaco di Roma, Ignazio Marino. Dopo il “tumultuoso” vertice di maggioranza di giovedì scorso (24 ottobre) Marino ha scelto di “assumere” meno dirigenti esterni e di dare maggiori poteri ai Municipi.

Scrivono Michela Giachetta e Fabio Rossi per il Messaggero:

Meno dirigenti esterni e maggiori poteri ai Municipi. Ignazio Marino cede alle richieste del Pd e dei partiti della maggioranza, dopo il tumultuoso vertice di giovedì scorso, e modifica i criteri per la nomina dei nuovi vertici di dipartimenti e uffici comunali. La nuova macrostruttura approvata ieri dalla giunta capitolina si basa su questi due principi cardine, che con l’ok della delibera diventano decisioni messe nero su bianco. Il numero di dirigenti da 327 passa a 288. Attualmente sono 230, mancano quindi 58 posizioni da ricoprire. Ne saranno assunti fra i 12 e i 15 al massimo, a tempo determinato contro i 33 previsti dalla precedente amministrazione. La parte restante sarà coperta con incarichi ad interim.

LA LEGGE
La nuova normativa nazionale in materia prevede un taglio dal 12 al 10 per cento del numero dei dirigenti che fanno parte della pianta organica. La giunta Marino ha recepito quel provvedimento con una delibera di fine settembre. E in sede di giunta, ieri, ha deciso di rimanere sotto la soglia prevista. «La nuova macrostruttura dei dirigenti produrrà un taglio di almeno il 60 per cento dei dirigenti rispetto al passato», ha spiegato al termine della giunta il vice sindaco Luigi Nieri. Novità anche sul fronte dei Municipi, per i quali viene prevista l’istituzione di un’ulteriore unità organizzativa oltre le tre esistenti (tecnico, sociale e commercio) e la direzione, con le posizioni dirigenziali che passano così da 4 o 5. Tenuto conto della riduzione del numero dei Municipi, con l’assetto in vigore fino a ieri si contavano 73 dirigenti, che ora diventano 65. Nieri ha ribadito che la nuova macrostruttura è orientata a una scelta di razionalizzazione, ma anche di valorizzazione delle risorse interne. Un chiaro messaggio rivolto non solo alla maggioranza, ma anche ai sindacati, che nei giorni scorsi hanno annunciato un’assemblea pubblica per il 30 ottobre, proprio per protestare contro gli incarichi esterni. Critiche arrivano da Alessandro Onorato, capogruppo della lista Marchini: «Perché prendere dirigenti esterni a peso d’oro quando, facendo scorrere la graduatoria dei legittimi vincitori di concorso, li potremmo avere tutti interni all’amministrazione comunale? – chiede Onorato – Questa sarebbe l’unica via per risparmiare ed evitare i soliti dirigenti amici di partito. Anche in questo caso il sindaco Marino dimostra di non avere il giusto coraggio».

METRO C
Una delibera per sbloccare i fondi dovuti per i lavori della Metro C e scongiurare la chiusura dei cantieri che, in mancanza dei pagamenti, scatterebbe dal 31 ottobre: è la soluzione pensata dall’amministrazione dopo un giornata molto turbolenta, culminata con la convocazione di una giunta straordinaria in notturna. L’atto portato nella sala delle Bandiere, nelle intenzioni del Campidoglio, offrirebbe una copertura politica ai mandati di pagamento ancora fermi negli uffici di Palazzo Senatorio, consentendo al ragioniere generale di firmare senza quelle responsabilità che Maurizio Salvi ha più volte detto di non volersi assumere. Ma i sindacati non si fidano e proclamano uno sciopero per lunedì.

 

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Gianluca Pace