ROMA – E’ andato alle Poste esibendo la carta di identità dell’amico morto 8 anni fa e ha provato ad incassare due buoni fruttiferi da 10 mila euro ciascuno. E’ accaduto a Roma allo sportello di via Calpurnio Pisone. In manette è finito un uomo di 67 anni, già noto come impostore ai carabinieri per precedenti.
Marco De Risi sul quotidiano Il Messaggero, illustra il piano della stangata col morto:
Due settimane fa l’anziano si è recato alle poste di via Calpurnio Pisone, poco distante da piazza San Giovanni Bosco. Ha mostrato la carta identità falsificata intestata a un amico di origini calabresi morto nel 2007. E così ha aperto un conto corrente spendendo 10 euro. Fino a qui l’operazione gli è riuscita. Qualche giorno dopo è tornato alle Poste, dove ha depositato i buoni fruttiferi da 20.000 euro. Qui il meccanismo si è inceppato. Un impiegato ha visto delle anomalie sui titoli e ha chiesto l’aiuto dei carabinieri. I militari hanno analizzato i buoni fruttiferi e subito hanno accertato che erano, oltre che falsi, intestati, appunto, al pregiudicato calabrese morto qualche anno fa. A quel punto è scattata la trappola che ha incastrato l’uomo. I carabinieri in borghese si sono messi a pattugliare le Poste di via Calpurnio Pisone e così, oltre a fare attività di “antirapina”, hanno anche aspettato che tornasse il truffatore. Il quale, puntualmente, ieri mattina, si è presentato agli sportelli. «Ho deciso di incassare i miei titoli – ha detto al cassiere – Mi dovete versare 20.000 euro in contanti». In quel momento sono intervenuti i militari, che hanno bloccato l’anziano in flagranza di reato. I carabinieri stanno continuando a indagare sulla persona arrestata per accertare se abbia già messo a segno altri raggiri simili. Nella sua abitazione, infatti, è stato sequestrato del materiale che, secondo gli investigatori, potrebbe essere utile all’inchiesta.