GENOVA – La sanità a Genova rischia un buco in bilancio da 70 milioni di euro. Un buco che dovrà essere riempito entro dicembre, altrimenti la Regione Liguria dovrà trovare i soldi per sanarlo. Così come Nicola Zingaretti, eletto alla Regione Lazio con la promessa di non alzare le tasse, visti i bilanci ha dovuto rimangiare la parola data in tempi di elezioni, ora il rischio per il neo eletto governatore ligure Giovanni Toti è di fare la stessa fine.
Guido Filippi sul Secolo XIX spiega che se non verrà sanato il bilancio della sanità ligure al governatore Toti non rimarrà altro da fare che aumentare le tasse:
“per coprire il buco del bilancio 2015 di Asl e ospedali. Una stangata di fine anno sul 2016 che, in base all’imponibile, potrebbe oscillare tra i 70 e i 250 euro all’anno, per recuperare 70 milioni di euro. I conti non ufficiali degli uffici della Regione (assessorati al Bilancio e alla Sanità) provenienti dalle Asl indicano un rosso che, a fine anno, potrebbe oscillare tra i 150 e i 180 milioni di euro tra riduzione dei finanziamenti da Roma (almeno 40 milioni di euro) solo in parte ammortizzata e aumento dei costi di gestione (tra i 50 e i 70 milioni di euro). Ma il nuovo presidente della Regione Giovanni Toti frena e non vuole sentir parlare di aumento delle tasse.
«Sarebbe un disastro e inquietante se, dopo i 103 milioni recuperati con la cartolarizzazione e l’operazione con Arte, ci fosse un ulteriore buco di queste proporzioni. In ogni caso non possiamo colmare il buco della gestione precedente, aumentando le tasse. Non lo faremo neanche di un euro, a costo di vendere gli immobili affidati ad Arte. Certo sulla sanità c’è da fare un lavoro di ristrutturazione che durerà anni». Preoccupata, ma ottimista anche l’assessore alla Salute, Sonia Viale: «Stiamo lavorando per non aumentare le tasse. Voglio essere ottimista»”.