
ROMA – “E se fosse Salvini il nuovo leader del centrodestra?” si chiede Maurizio Belpietro su Libero.
E se il nuovo leader del centrodestra, il centrodestra lโavesse giร sottomano e non ci fosse da cercare nessun altro? La domanda รจ legittima e se la fanno da giorni anche fra gli addetti ai lavori, cioรจ quegli stessi esponenti dei partiti moderati che dal 25 maggio si interrogano sul futuro dellโarea politica a cui fanno riferimento.
Come รจ noto alle Europee non รจ andata benissimo, perchรฉ a differenza di tutte le altre volte, quando la discesa in campo di Silvio Berlusconi faceva la differenza,questa volta lโeffetto Cavaliere non cโรจ stato o se cโรจ stato non si รจ visto come nel passato. Forza Italia ha infatti registrato il minimo storico degli ultimi ventโanni e anche tenendo conto dei voti portati via da Ncd comunque si arriva appena al 21 per cento, che sono venti in meno di quelli ottenuti dal Pd. Di fronte al magro risultato qualcuno si รจ consolato dicendo che il mancato successo รจ dovuto soprattutto alle circostanze che hanno impedito a Silvio Berlusconi di fare una campagna elettorale piena, perchรฉ il Cavaliere cโera ma รจ come se non ci fosse, perchรฉ a causa dellโincandidabilitร dettata dalla legge Severino il suo nome non figurava in lista.
Anche prendendo per buona la giustificazione che, in assenza del leader, il centrodestra รจ stato azzoppato e Renzi si รจ trovato la strada spianata per la vittoria, il problema perรฒ rimane, perchรฉ il leader probabilmente non ci sarร neppure alla prossima tornata elettorale, quella decisiva, quando si voterร per Roma e non per Bruxelles. Berlusconi infatti รจ incandidabile per almeno due anni, cioรจ fino al 2016, per effetto della sentenza Mediaset, ma se si prende per buona la Severino, cioรจ se non ci sarร una revisione o un ripensamento a proposito degli effetti retroattivi della legge, รจ incandidabile per lโeternitร . Ma poi, anche se i ricorsi contro la Severino venissero accolti, nel 2016 il Cavaliere avrebbe quasi 80 anni, circa il doppio di quelli che avrebbe Renzi, il suo piรน (credibileย ) avversario.
ร vero che lโex premier ha lโenergia di un giovanotto e che al Quirinale ci sta un signore alle soglie dei novantโanni, ma se per il ruolo di ispiratore del centrodestra Berlusconi ha ancora carte da giocare, per quello piรน operativo di premier la sua candidatura incontra qualche difficoltร .
Dunque urge pensare a un volto nuovo, a una figura che sappia attirare il consenso. Noi stessi, per evitare di morire renziani, abbiamo sollecitato la ricerca, pubblicando volti e curriculum di giovanotti che aspirano a crescere. Tuttavia, riflettendo su quel che รจ successo negli ultimi tempi, forse non cโรจ bisogno di andare troppo lontano per trovare un nome che possa essere vincente.
In fondo, lโunico esponente di centrodestra che sia riuscito a non perdere voti ma a guadagnarne nonostante le pessime premesse, รจ lโaltro Matteo, ossia Salvini.
Lo so che in certi luoghi dโItalia al solo evocarne il nome in molti storcono il naso e non soltanto al Sud. Eppure bisogna riconoscere che il giovanotto milanese ha fatto un miracolo ed รจ, insieme con Renzi, lโunico vincitore delle Europee. Dopo lo scandalo dei diamanti e dei soldi investiti in Tanzania, del Trota e dei pesci piranha che nuotavano intorno a via Bellerio, nessuno avrebbe scommesso un euro sul futuro della Lega. Il Carroccio sembrava avviato a un lento tramonto insieme al suo fondatore, un declino cui neppure le cure di Roberto Maroni parevano in grado di strapparlo.
E invece, va dato atto al governatore lombardo di aver capito che per salvare la Lega serviva un ricambio generazionale.
E cosรฌ ecco arrivare lโex consigliere milanese, un ragazzone di quarantโanni, venti dei quali trascorsi nella Lega. Svelto di parole, spesso nella bufera per le sue battute, anche sugli immigrati, Salvini da segretario del movimento che si ispirava ad Alberto da Giussano, ha saputo rinfoderare lo spadone. Via la Padania, i riti celtici, la secessione e tutto lโarmamentario che Bossi aveva usato contro i governi di prima e seconda Repubblica.
Via la polemica con il Sud parassita sulle spalle del Nord. Certo, resta ancora la battaglia anti- immigrati (e infatti non passa giorno che il quotidiano del partito non attacchi Alfano, anche se il ministro della Giustizia cโentra poco perchรฉ Mare Nostrum รจ di competenza del ministro della Difesa Pinotti e gli accordi coi Paesi mediterranei del ministro degli Esteri Mogherini), ma assieme agli stranieri il nemico ora รจ lโEuropa.
Da Roma ladrona si รจ insomma passati a Bruxelles fregona, con lโintenzione di trasformare la Lega in una specie di Front National italiano. Cosรฌ come i toni razzisti imputati al partito di Jean Marie Le Pen sono stati accantonati, Matteo Salvini manda in soffitta i temi piรน oltranzisti per proporsi come leader di un partito che contesta lโeuro ma anche la legge Fornero e che dunque non mira a prendere voti solo nel profondo Veneto, ma anche in Campania o in Sicilia. In fondo, tolta di mezzo la secessione, su euro e altro le idee di Salvini non sono molto diverse da quelle di Fratelli dโItalia, e infatti il segretario della Lega apre a un accordo con la Meloni. Perfino Silvio Berlusconi sembra guardare con interesse allโexploit di un partito dato per morto e poi la schiettezza di Salvini gli piace: non sarร accetto da tutti, ma in tv buca il video. Che sia questo il nuovo leader del centrodestra? Lo capiremo presto.
