
ROMA – “Se siamo cattivi gli immigrati stiano a casa loro”, scrive Vittorio Feltri, una provocazione, un editoriale pubblicato oggi sul Giornale: “Siamo maestri – scrive Feltri – di autodeniยญgrazione, salvo lamentarยญci se la stampa straniera, prendendo spunto da quella naยญzionale, ci piglia sul serio e ci reยญputa straccioni, corrotti e corยญruttori”.
L’editoriale:
Qualche tempo fa una delle famigerate carrette del mare colรฒ a picco e noi- in partiยญcolare vari politici- ci flagellamยญmo: dovevamo essere piรน pronยญti nei soccorsi, siamo colpevoli, che Dio ci perdoni. Si trascurรฒ di considerare un fatto che diยญmostrava la nostra innocenza: il barcone, quando cominciรฒ a essere in balia delle onde, si troยญvava nelle acque territoriali diย Malta.ย della Valletta si guardarono bene dallโintervenire. Nonostante questo, ci siamo addossati responsabilitร che non avevamo.
Recentemente – alcuni giorni fa ยญnuove polemiche a causa degli immiยญgrati. A Lampedusa, un gruppo di poยญveracci arrivati nella nostra patria, spinti dallโillusione di abbandonare lโinferno e di conquistare il paradiso, sono stati denudati, condotti in un cortile delle strutture cosiddette di prima accoglienza e irrorati con un potente disinfettante. Sadismo degli inservienti? Disprezzo per i diseredaยญti? Figuriamoci.
Questa gente aveva la scabbia, maยญlattia parassitaria caratterizzata da eritemi, che provoca un prurito irresiยญstibileย alle mani e ai polsi ed รจ assai contagiosa, basta un contatto superfiยญciale per beccarsela. Lโunico modo per debellarla รจ quello adottato dai ยซtorturatoriยปdellโisola a sud della Siciยญlia. Via ogni indumento e avanti con gli spruzzi di sostanze idonee a neuยญtralizzare il maledetto acaro. Non si poteva agire diversamente.
Lโepisodio perรฒ ha suscitato scanยญdalo e indignazione, incomprensibilยญmente. Nellโimmediato dopoguerra dilagava la scabbia anche in Italia. Eravamo in miseria, malnutriti e forยญse sporchi: nel 60 per cento delle case non cโerano neppure i servizi igieniยญci.ย Chi era stato infestato dal parassita veniva sottoposto allo stesso trattaยญmento subito dagli extracomunitari in questione. Obbligato a sbiottarsi, offriva il suo corpo piagato allโinferยญmiere affinchรฉ questi provvedesse a cospargerlo di un liquido acconcio. I malati non erano contenti di simile teยญrapia, ma ben felici di poter guarire.
Perchรฉ allora tanto chiasso attorno agli immigrati curati a Lampedusa con i sistemi descritti? Siamo in inverยญno, fa freddo,come si fa a trascinare alยญlโesterno tanta gente e annaffiarla? Ciรฒ effettivamente fa impressione, ma solo se non si tiene conto che nelยญlโisola cโerano 18-19ย gradi. Tantโรจ che non risultano casi di polmonite, bronยญchite o roba simile. Dโaltronde la scelยญta era fra tenersi la scabbia – con quel che comportava, compresa una diffuยญsione incontrollabile della malattia ยญe lโaccettazione di qualche spruzzo provvidenziale sullโepidermide. Chiunque sa che conviene patire un brivido per alcuni minuti che il torยญmento persistente cagionato dallโacaยญro.
Non fosse stata sufficiente questa gratuita polemica, subito dopo ne รจ scoppiata una seconda altrettanto gratuita. Lโaccoglienza riservata aimigranti, secondo alcuni di essi e non pochi commentatori nostrani, meriยญta di essere censurata e giustifica proยญteste clamorose. Anche qui abbiamo da obiettare. Non รจ facile ospitare a Lampedusa centinaia di persone che quotidianamente vi sbarcano in conยญdizioni pietose. Si fa quel che si puรฒ. Ci si arrangia. Se una quantitร stermiยญnata di persone lascia il Terzo mondo per venire qui, ci sarร pure una ragioยญne. Probabilmente, piรน che una ragioยญne รจ una speranza. Quando tale speยญranza si rivela poi un abbaglio, cโรจ un solo rimedio: non la ribellione, ma la rinuncia a raggiungere la nostra terยญra. Se meno disperati optassero per lโItalia, meglio sarebbe per loro e per noi. Siamo brutti e cattivi? Stateci alla larga.
