
ROMA – “Sfida Pd-Mauro sui vertici degli 007”, scrive Franco Bechis su Libero: “Il centrosinistra pressa Letta per nominare lโammiraglio Foffi nuovo direttore dellโAise, il piรน importanteย dei servizi segreti italiani. Ma il ministro della Difesa propone il generale della Aeronautica Magrassi”.
L’articolo su Libero:
Il blitz รจ previsto per il prossimo consiglio dei ministri, e la scelta finale sarร quella del presidente del Consiglio, Enrico Letta. Sta arrivando la nomina del nuovo direttore dellโAise, il piรน importante dei servizi segreti italiani, perchรฉ รจ quello che tutela interessi e vita della Repubblica e degli italiani allโestero. Alla guida dellโintelligence italiana allโestero cโรจ oggi il generale Adriano Santini, che fu nominato da Silvio Berlusconi su consiglio dellโallora sottosegretario alla presidenza Gianni Letta, e che sulla carta sarebbe in prorogatio dal primo febbraio scorso. Probabilmente Letta nipote nel caos politico attuale avrebbe preferito istituzionalizzare quella prorogatio, allungando il mandato di Santini, nei cui confronti per altro non ci sono antipatie politiche o particolari lamentele professionali. Ma nella maggioranza si spinge per un ricambio, e le idee sono assai diverse. Non ne ha di fatto Matteo Renzi, il nuovo segretario del Pd, che sulla materia ha poca o nulla esperienza come tutti i suoi principali collaboratori. Ma buona parte del Pd spinge per la nomina dellโammiraglio Filippo Maria Foffi su quella poltrona.
La candidatura ufficialmente in consiglio dei ministri verrร avanzata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega sui servizi segreti, che รจ il dalemiano Marco Minniti. Foffi รจ cognato (da un poโ separato) di un altro ammiraglio celebre, Gianfranco Battelli, che alla guida dei servizi segreti esterni (allora era il Sismi) approdรฒ nel 1996, diventando poi uno stretto collaboratore del successivo presidente del Consiglio, Massimo DโAlema, con cui gestรฌ la delicata operazione di espatrio a Nairobi del leader del Partito curdo dei lavoratori (Pkk), Abdullah Ocalan. Ma questa non รจ la sola carta che approderร a palazzo Chigi. Perchรฉ voce in capitolo lโha naturalmente anche il ministro della Difesa italiano, Mario Mauro. Che ha giร messo in mano a Letta il curriculum di un altro candidato: il suo capo di gabinetto, Carlo Magrassi, generale della aeronautica italiana, che รจ stato anche con incarico dirigenziale alla Agenzia europea della Difesa a Bruxelles. La nomina di Foffi รจ considerata perรฒ in pole position proprio per la spinta Pd quasi sicura (non ha piรน valore politico invece la stretta consuetudine dellโammiraglio con lโex presidente della Camera, Irene Pivetti), tanto da essere giร stata festeggiata la scorsa settimana da alcuni suoi amici, ammiragli in pensione. Un brindisi che ha visto protagonisti innanzitutto lโex capo di stato maggiore della Marina e giร capo di Sismi e Aise, Bruno Branciforte, e il suo antico capo di gabinetto, Michele De Pinto. ร stato proprio Branciforte ad aiutare con una sapiente e legittima azione di lobbing il crescere della candidatura di Foffi. Gli uomini simbolo della Marina militare (poco conta che siano ufficialmente in pensione) fanno naturalmente il tifo per lโarrivo di un ammiraglio su quella pol- trona. In questo caso lo fanno doppiamente, perchรฉ quella nomina รจ anche un buono e decisivo scudo di fronte alle insidie che potrebbero ancora arrivare dalle varie inchieste sul caso dei due marรฒ italiani detenuti in India. Quando scoppiรฒ lโincidente della petroliera Enrica Lexie che era difesa secondo la legge italiana da sei fucilieri della Marina militare era il 15 febbraio 2012. I due marรฒ vennero formalmente arrestati il giorno 19 febbraio. Questo accadde perchรฉ qualcuno ordinรฒ alla petroliera di tornare nel porto indiano, invece di restare nelle acque internazionali in cui si trovava. Come si รจ poi ricostruito quellโordine arrivรฒ dai comandi militari, in stretta connessione con il governo italiano. Allโepoca capo di Stato maggiore della Marina era proprio Branciforte. Capo area dellโAise in India era un uomo di fiducia proprio di Branciforte, un militare della Marina che lui aveva inviato laggiรน proprio allโepoca della sua guida dellโAise. Branciforte รจ andato in pensione il primo marzo di quel tragico 2012, meno di due settimane dopo lโincidente dei marรฒ. Il capo area Aise in India รจ andato in pensione qualche settimana dopo. Ma la loro uscita di scena non ha aiutato a fare luce su quanto accadde sulla Enrica Lexie. Se tutto il dossier resta in mani fidate della Marina, tutti possono dormire sonni piรน tranquilli.
