Sparito in surf dalla Sardegna: “Cercarlo fino a Tunisi”

L’articolo del Corriere della Sera

ROMA – “Aggrappati alla speranza così come Giovanni deve essere rimasto aggrappato alla sua tavola a vela – scrive Claudio Del Frate del Corriere della Sera – in balìa dei venti e delle correnti del mare. Dal 30 luglio non si hanno più notizie di Giovanni Bettoni, 46 anni, surfista originario di Bozzolo (Mantova) scomparso mentre solcava le acque davanti alla spiaggia Su Giudeu di Chia (Cagliari). Per non lasciare nulla di intentato da due giorni la Capitaneria di Porto ha chiesto di estendere le ricerche anche alle autorità di Tunisia e Algeria: l’ipotesi, per la verità remota, è che Bettoni possa essere riuscito a raggiungere fortunosamente le coste del Nord Africa; ma più realisticamente si spera almeno di trovare il corpo dello sfortunato surfer”.

L’articolo completo:

«Ci sembra strano che sia sparita ogni traccia di Giovanni e della sua tavola — dice il fratello Paolo, reduce nei giorni scorsi dall’ennesima perlustrazione delle calette e delle spiagge nel sud della Sardegna — in ogni caso l’impegno delle autorità è stato encomiabile, li ringraziamo».
Bettoni non era un surfista alle prime armi; quella del «vento nelle mani» era una passione che l’uomo — nella vita di tutti i giorni commercialista e anche ex assessore al bilancio nel Comune del suo paese — coltivava da anni praticandola sulle acque del lago di Garda. Meno frequenti erano state le uscite in mare e anche per questo a fine luglio aveva raggiunto Chia con la famiglia, la moglie Maria Luisa e i figli Sofia e Filippo, di 12 e 9 anni. La mattina della tragedia le condizioni meteo erano ideali per gli amanti della tavola a vela: mare poco mosso ma vento teso.
Giovanni prende il mare poco prima di mezzogiorno: racconterà la moglie di averlo osservato passare e ripassare con la tavola davanti all’insenatura di Su Giudeu , poi verso le 15.30 di averlo perso di vista. «Si sarà fermato in qualche spiaggia delle vicinanze» pensa la donna. E invece passano le ore e l’uomo non compare. Alle 18.30 Maria Luisa ne denuncia la scomparsa.
Guardia Costiera, Polizia e Finanza cominciano le ricerche, si alzano in volo anche aerei ed elicotteri ma del commercialista mantovano non c’è traccia. In altre circostanze i soccorsi si sarebbero arresi. Non così per Bettoni. E si arriva alla sorprendente decisione di estendere le ricerche anche al di fuori delle acque nazionali italiane, interessando Tunisia e Algeria.
«Nelle ore della scomparsa — spiegano dalla Capitaneria di Porto di Cagliari — soffiava vento di Maestrale con raffiche anche superiori ai 30 nodi. Le correnti e il vento potrebbero dunque aver portato il disperso verso sud, verso l’Africa. Il lembo di terraferma più vicino è l’isolotto della Galite, al largo della Tunisia, 82 miglia marine a sud della Sardegna. In ogni caso abbiamo diramato un avviso a tutte le unità navali in transito in quella zona perché ci avvertano di eventuali avvistamenti».
Finora però da Tunisi non è arrivata nessuna notizia, né positiva né negativa. Ma davvero ci sono ancora speranze di trovare Bettoni vivo?
«Chiunque sia genitore comprende bene quale può essere il nostro stato d’animo in questo momento — racconta da Bozzolo la moglie Maria Luisa — e per il momento siamo aggrappati alle notizie che ci arrivano da Cagliari. Una cosa posso dire con certezza: mio marito non era un’imprudente, amava la vela e sapeva come comportarsi in mare».
Nel paesino mantovano si rammarica il parroco don Gianni Macalli: «Giovanni è un punto di riferimento per la comunità. In questi giorni celebreremo una messa per lui. Celebrandolo da vivo, non da morto. Sperare è l’unica cosa che ci è concessa».

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Gianluca Pace