Crisi, lo spread sale a 526. Male anche Piazza Affari. Il Corriere della Sera: “Spread ancora su, trema tutta l’Europa.” L’arma Nascosta.ย Editoriale di Federico Fubini:
“L’11 marzo 1990 la Lituania dichiarรฒ l’indipendenza dall’Unione Sovietica, innescando la frammentazione di una superpotenza. Il 25 giugno 1991, la Slovenia e la Croazia fecero sapere che da quel giorno non avrebbero piรน fatto parte della Jugoslavia. Il resto della storia รจ noto. Sistemi politici che sembravano irrevocabili, basati sul principio stesso della permanenza, iniziarono ad andare in frantumi perchรฉ i loro territori piรน forti a un certo punto rifiutarono di mantenere rapporti con quelli piรน deboli.”
Il caso.ย Tassi, trema il ยซreยป della Banca d’Inghilterra.ย Mervyn King, governatore della Banca d’Inghilterra, sotto accusaย per lo scandalo delle quotazioni manipolate. Inchiesta diย Fabio Cavalera, corrispondente dall’Inghilterra:
“E pensare che ci scherzava sopra. ยซChe cosa รจ il Libor? Non รจ altro che il tasso al quale le banche non si prestano denaroยป. Proprio cosรฌ: non si prestano denaro.
Forse, nel 2008, appena poco tempo prima che la finanza mondiale crollasse, sir Mervyn King confidava che certi strani maneggi sul Libor e di cui qualcosa magari aveva sentito dire, mai e poi mai gli avrebbero provocato quei grattacapi e quei problemi che oggi sono sulla bocca di tutti nella comunitร bancaria della City. All’epoca, il custode supremo della stabilitร monetaria inglese si concedeva il lusso di dribblare col sorriso e con le battute i chiacchiericci che circolavano. Il Libor non gli turbava il sonno.”
Paradosso Italia, tassi piรน alti di Dublino. L’approfondimento di Danilo Taino:
“Secondo dati del Conference Board, la lobby dei produttori americani citata dalย Financial Times, il Pil pro-capite (messo a confronto tra Paesi tenendo conto della paritร di potere d’acquisto, cioรจ dei prezzi interni) in Italia nel 2011 era di circa 32 mila dollari, lo stesso livello del 1999: nei 12 anni trascorsi, era un po’ salito, a 34 mila dollari nel 2007, prima dello scoppio della crisi finanziaria. Sostanziale stagnazione dell’economia. Lo stesso รจ successo al Portogallo: 22 mila dollari oggi, come nel Duemila, senza grandi variazioni negli anni. In Spagna, invece, il Pil pro-capite รจ passato dai 30 mila dollari del Duemila agli oltre 33 mila del 2007 per poi tornare a poco piรน di 30 mila l’anno scorso. Lo stesso andamento – boom negli anni centrali del decennio scorso e poi caduta – lo hanno registrato la Grecia, oggi a 27 mila dollari come nel 2003, e l’Irlanda, a 38 mila dollari come nel 2001. Visto lo stato delle economie di questi Paesi, tutte in recessione quest’anno e probabilmente il prossimo (eccetto l’Irlanda), รจ certo che alla fine gli anni persi saranno piรน di dieci. Per avere il confronto con il cuore dell’Europa, la Germania รจ passata da un Pil pro-capite di 33 mila dollari nel 1999 a quasi 40 mila nel 2011.”
Germania. Uno scandalo imbarazza la Merkel. Si tratta di una mail inviataย dall’allora responsabile tedesco di Morgan Stanley Dick Notheis all’allora (anche lui un ex, perchรฉ sconfitto poi alle urne) presidente del Baden Wรผrttemberg Stefan Mappus. Scriveย Giovanni Stringa:
“Che cosa c’รจ dietro lo scambio epistolare (elettronico) tra gli uffici della Morgan Stanley e quelli del numero uno del Baden Wรผrttemberg, ricco Land del Sud della Germania? Nel 2010 il Land acquistรฒ dalla francese Edf il 45% della societร energetica EnBW, pagandola 4,7 miliardi di euro, vale a dire un sesto dell’intero bilancio regionale. Prima della firma, perรฒ, sembrava che i francesi, nonostante le previsioni di un lauto incasso, potessero comunque nutrire qualche dubbio. Forse tentennavano. Ed ecco che Dirk Notheis, amico di lunga data di Mappus e consulente nell’operazione miliardaria, suggerisce al presidente di rivolgersi a ยซMuttiยป perchรฉ โ a quanto sembra โ organizzi eventualmente un incontro con l’allora capo di Stato francese Nicolas Sarkozy.”
Sei mesi da riempire per non alimentare le tentazioni di voto. La nota politica di Massimo Franco:
La Repubblica 24-7-12“Il nervosismo e le ipotesi di voto anticipato riflettono un’incognita reale: non solo che cosa succederร nel 2013 dopo che il premier avrร lasciato Palazzo Chigi, ma anche che farร l’esecutivo dei tecnici guidato da Mario Monti di qui a primavera. La voglia improvvisa di approvare la riforma elettorale prima che il Parlamento chiuda per ferie risponde a una serie di preoccupazioni. C’รจ il calcolo di non farsi trovare impreparati se a settembre la situazione fosse cosรฌ compromessa dal punto di vista finanziario da suggerire un voto anticipato; e quello di ridisegnare le alleanze con maggiore libertร . Ma c’รจ anche l’esigenza di impedire un logoramento del governo da parte di chi spiega che non si puรฒ votare con il cosiddetto ยซPorcellumยป, la legge attuale. Meno sbandierata, esiste anche la necessitร di non essere delegittimati dall’incapacitร di scrivere una riforma che a parole tutti sollecitano. Anche per questo Giorgio Napolitano ha giร fatto sapere che difficilmente scioglierebbe le Camere se non ci sarร prima un accordo. Il presidente della Repubblica non puรฒ accettare un immobilismo che smentisce puntualmente gli impegni presi dai partiti non solo con il Quirinale ma con l’opinione pubblica. La sensazione รจ che parlare di elezioni in autunno sia comunque prematuro.”
La Repubblica: “Euro, sotto attacco Spagna e Italia.” Perchรฉ nulla sembra servire. Editoriale di Federico Rampini:
“La Sicilia oberata di debiti rischia di diventare la Grecia d’Europa avverte il NY Times. Tracollo del credito, prevede la JP Morgan Chase. E con i tassi spagnoli ormai sopra il 7%, gli investitori stranieri scommettono sulla bancarotta sovrana di Madrid.”
La crisi finanziaria. Il premier Monti incontra Vladimir Putin: “Io nรฉ statista nรฉ politico.” Articolo di Carmelo Lopapa:
“Resterร al suo posto perchรฉ il compito che gli ha assegnato il capo dello Stato, al quale รจ stato chiamato dai partiti e intende rispettarlo. (…) Il presidente del Consiglio ย rivolge al suo governo e ai partiti della maggioranza l’invito a mantenere la calma.”
Strage di Denver. Il killer si presenta in aula con uno sguardo fisso e capelli rossi. Scrive Vittorio Zucconi:
“Il suo esordio in pubblico, nella prima apparizione del tribunale di Aurora appena tre giorni dopo il mattatoio nel cinema, ci mostra un uomo rinchiuso in una maschera indecifrabile e letargica, tra quella del tossico strafatto, del bambino stordito o dell’attore consumato che tenta di recitare il solo copione che potrebbe salvarlo dalla siringa letale.”
Qui crolla tutto. Di corsa verso le elezioni. Il Fatto Quotidiano: “Nell’ennesimo lunedรฌ-nero, con lo spread schizzato a 516 e le borse nel marasma, con la Spagna a rischio fallimento e la Grecia quasi fuori dall’euro, prosegue l’operazione Monti per sempre.”
Violenza e convenienza. Editoriale di Marco Travaglio:
La Stampa 24-7-12“Ai violenti dementi che ancora lโaltra notte hanno messo a ferro e a fuoco un pezzo di Valsusa fra Chiomonte e Giaglione a due passi dal finto cantiere della Torino-Lione, ben nascosti dietro le nobili bandiere del pacifico movimento No Tav, suggeriamo di dare unโocchiata ai bollettini del Tav, cioรจ a tutti i grandi giornali italiani. Da una settimana erano in apprensione, loro e i loro padroni forchettoni in conflitto dโinteressi, perchรฉ ormai anche il governo francese ha capito che lโopera, destinata secondo la propaganda italiota a soppiantare la piramide di Cheope e la Grande Muraglia, costa troppo, non serve a nulla e intanto danneggia lโambiente.”
La Stampa: “Mercati choc, l’accusa di Monti.” Il duello tra finanza e democrazia. Editoriale di Mario Deaglio:
“Negli ultimi giorni, e in particolare con la seduta di Borsa di ieri, il moderno sistema finanziario ha dato il peggio di sรฉ. Per comprendere bene questโinsuccesso occorre ricordare un antefatto troppo spesso trascurato: la finanza globale รจ fortemente squilibrata dallโabbondante creazione di liquiditร degli Stati Uniti, a fronte della quale manca una vera ripresa dellโeconomia americana. Il presidente Obama, con una difficile campagna elettorale in corso, ha demagogicamente assolto il proprio paese e la propria amministrazione da ogni colpa per la situazione economica, addossando allโEuropa tutta la responsabilitร della crisi.”
Nei quartieri fantasma dove il mattone รจ in svendita totale. Il reportage di Marco Alfieri:
“Ci sono quattro campi di calcio in erba sintetica uno in fila allโaltro, le panchine di legno, gli alberi piantati, le aiuole con i bonsai, la pista ciclabile, i parcheggi, il parco giochi con gli scivoli rossi, la viabilitร a due e tre corsie, i cartelli montati per la segnaletica, ma i palazzi e le villette a schiera sono quasi tutti semi vuoti. Un paesaggio spettrale, simile a certe zone di Dublino post bolla finanziaria.”
Londra 2012, il colloquio di Maurizio Molinari, corrispondente da NY, con la first lady Michelle Obama:
“Sono orgogliosa di guidare la delegazione americana, per me significa coronare un sogno perchรฉ ricordo che da bambina quando cโerano le Olimpiadi volevo tanto essere a fianco degli atleti. Tiferรฒ per i nostri atleti ma le Olimpiadi sono non solo un momento straordinario per lโAmerica e il mondo bensรฌ anche unโincredibile opportunitร per comunicare con i nostri figli. Sfruttare le emozioni che circondano le gare per spingerli a muoversi di piรน. Non solo in America ma in ogni nazione.”
Il Sole 24 Ore: “Borse sotto attacco, spread BTp-Bund a 516.” Il dovere della Bce. Scrive Roberto Napoletano:
“Stiamo tutti aspettando che nei prossimi dieci giorni avvenga qualcosa di facilmente prevedibile e ci prepariamo a viverli con l’angoscia contagiosa di chi teme il peggio. La prova di mercato diretta, piรน rilevante, per i nostri titoli di Stato รจ prevista lunedรฌ 30 luglio ma avvertiamo l’urto di un attacco senza precedenti dei mercati a Madrid e a Roma che ha portato i tassi dei Bonos spagnoli (7,49%) ai livelli di quelli italiani del novembre scorso e ha fatto impennare lospread BTp-Bund fino a 529 punti con un tasso nettamente al di sopra del 6%. La situazione รจ sotto gli occhi di tutti, impone a chi ha la responsabilitร delle istituzioni europee di intervenire prima (non dopo) un’eventuale rottura dell’euro per evitare di aggiungere il costo del panico ai giร elevatissimi costi che economie, come quella italiana, stanno pagando sull’altare della fragilitร politica europea. Noi i compiti a casa li abbiamo fatti, altri ancora ci aspettano, ma รจ chiaro che oggi paghiamo tutto il conto della debolezza della costruzione europea.”
Mercati, Italia sotto attacco. Il Messaggero: “Spread a 516, Borsa -2,7%. Moodyโs gela la Germania: previsioni al ribasso.” I pericoli e le vie d’uscita. Editoriale di Oscar Giannino:
“Sono cominciati i giorni di passione. Quelli veri, per Grecia, Spagna e Italia. Dopo tante manovre correttive, e mentre รจ in corso una profonda recessione che colpisce i redditi delle famiglie e mette alle corde le imprese. Dopo 31 mesi di crisi dellโeuroarea, dopo 26 eurovertici e molti mezzi passi avanti sulla via di meccanismi un po’ piรน cooperativi contro la divaricazione del rischio sovrano nellโeuroarea. Eppure questa volta la sensazione รจ che siamo proprio al dunque. Alla prova finale. Lo spread italiano ieri oltre quota 520 e quello spagnolo 100 punti piรน su si devono infatti a un fatto concreto. Ai mercati, l’indicazione data รจ di provare il tutto per tutto entro il mese di agosto. E i mercati ci proveranno eccome, come si รจ visto ieri.”
