
ROMA – “Nel nuovo piano strategico che presenteremo, come ogni anno, a marzo, le aree di crescita saranno le reti, le fonti rinnovabili, senza tralasciare una quota di generazione tradizionale in America Latina, e i servizi innovativi per i clienti finali, soprattutto in Europa. Numeri non posso darne, li stiamo ancora definendo” dice l’amministratore delegato di Enel,ย Francesco Starace elencandoย iย nuovi obiettivi in vista del piano strategico che sarร presentato a marzo 2015. L’intervista al Messaggero:
Bastano le dismissioni? Standard & Poorโs ha confermato il rating BBB di Enel. Ma 39 miliardi sono tanti, come si governa un debito cosรฌ alto?
ยซEnel sarร capace di generare, a fine anno, un Ebitda di oltre 15 miliardi. Un debito di 2 volte e mezzo lโEbitda รจ del tutto in linea con i nostri principali competitor. Perchรฉ il debito dovrebbe scendere ancora? Lo chiede il mercato, perchรฉ finora ha messo in dubbio che fossimo in grado di garantire stabilmente questo livello di redditivitร . Ma noi vogliamo convincerlo che siamo perfettamente capaci di farlo; per questa ragione, abbiamo cominciato, prima di tutto, con la separazione di Spagna e America Latina, portando questโultima sotto il nostro diretto controllo. Poi, per rendere trasparente e intellegibile la nostra azione agli analisti e agli investitori, abbiamo semplificato la struttura organizzativa. Da 30 centri di decisione autonomi siamo passati a 5 divisioni globali: reti, rinnovabili, generazione convenzionale, trading, a cui si affianca lโattivitร di esplorazione gas. Per i clienti, che per loro natura hanno una connotazione locale, abbiamo creato una seconda dimensione dellโorganizzazione, geografica, con quattro aree: America Latina, Est Europa, Iberia e, grande novitร , lโItalia. La stessa operazione, in Enel Green Power, ha giร portato risparmi per circa il 10% sugli investimenti in manutenzione. Investimenti che, a livello di gruppo, assorbono i due terzi dei 26 miliardi complessivi programmati nel quinquennio 2014-2018. ร un errore. Interverremo anche su questo. Si tratta di molti soldiยป
Quanti?
ยซAlmeno 1,6 miliardi che possono essere destinati alla crescita, a dare maggiori dividendi e, se necessario, a ridurre il debito. Ecco perchรฉ la semplificazione รจ la base su cui poggerร il nuovo piano industriale che presenteremo ai mercati nel 2015ยป.
Serviranno anche numeri in grado di convincere il mercato…
ยซPer molti, forse troppi anni, abbiamo vissuto una sorta di disconnessione tra i nostri scenari e quelli della comunitร di analisti e investitori che ci seguono. Abbiamo deciso di sciogliere questo nodo. Come? Allineando le nostre stime a quelle del consensus. I numeri? Il punto di equilibrio tra redditivitร e debito sarร il frutto dei conti che stiamo facendo e che presenteremo a marzoยป.
LโEnel sta cambiando anche il suo profilo industriale: con lโuscita da Slovacchia e Romania il nucleare รจ confinato alla Spagna, il carbone รจ in ridimensionamento dopo lโaddio ai progetti su Porto Tolle, le rinnovabili aumentano il loro peso, mentre chiuderanno 23 vecchie centrali tradizionali. Sole e vento sono un business redditizio, incentivi a parte?
ยซLโEnel cambia perchรฉ cambia il mondo intorno allโEnel. Gli impianti che chiuderanno sono vecchi, non funzionano, non producono. E non lo abbiamo scoperto oggi. La dismissione di questi impianti non avrร alcuna ricaduta in termini occupazionali, andremo invece a valorizzare e utilizzare in maniera intelligente tutte le risorse. Le rinnovabili sono un punto di forza, di redditivitร certa. ร questa sostenibilitร economica ad aver orientato le nostre scelte sin dallโinizio, senza inseguire gli incentivi ma puntando invece sui Paesi dove migliori sono le risorse, quali sole e vento, per intenderci, e dove siamo andati ad installare negli ultimi quattro anni altri 4 mila MW di capacitร . In questo siamo stati dei precursori e siamo stati premiati, visto che gli incentivi sono finiti sotto esame ovunque: Germania, Spagna, Italia e, domani, sicuramente lo saranno in Giappone. Ma c’รจ un altro cambiamento, non meno importante, che oggi vede lโItalia in prima filaยป.
Qual รจ?
ยซSi tratta della digitalizzazione della rete di distribuzione, dei contatori e di tutti i suoi snodi, per renderla sempre piรน in grado di adattarsi al grande cambiamento rappresentato dallโenergia rinnovabile. LโItalia รจ all’avanguardia a livello internazionale e, oggi, gran parte del Paese รจ smart a sua insaputa. Dopo essere stati i primi a installare i contatori elettronici, ora stiamo digitalizzando 13 milioni di contatori in Spagna e sostituiremo oltre 30 milioni di contatori in Italia, con modelli ancora piรน avanzati. Siamo un esempio di innovazione che possiamo esportare, in maniera vincente, allโesteroยป.
Tirando le somme, lโazione Enel a 5 euro rispetto agli attuali 3,6-3,8 รจ un obiettivo raggiungibile? I tempi?
ยซLโobiettivo รจ nei nostri target, i tempi sono funzione di quanto velocemente stabiliremo la fiducia sullโaccoppiata redditivitร -debito di cui abbiamo parlato primaยป.
