
ROMA – Nessuno vuole Alitalia, Letta allora “la rifila” alle Poste italiane, quindi allo Stato “visto che la societร del servizio postale รจ controllata al cento per cento dal Tesoro”.
Ecco l’analisi di Stefano Feltri:
”ย Le Poste dovrebbero ro mettere almeno 75 dei 300 milioni necessari, quasi un contributo a fondo perduto, visto che lโaumento di capitale serve solo a guadagnare qualche mese. CHE CโENTRA il servizio postale con il trasporto aereo? Le Poste guidate da Massimo Sarmi hanno giร una loro compagnia aerea: si chiama Mistral Air, lโha fondata nel 1981 Carlo Pedersoli, alias Bud Spencer, ed รจ al cento per cento delle Poste Italiane dal 2005. A vedere i bilanci, le Poste non sembrano lโazionista giusto per Alitalia, visto come hanno gestito Mistral, quattro Boeing 737-300 a doppio uso, di notte trasporto merci (lettere e non solo), di giorno voli charter per passeggeri. Gli ultimi tre bilanci sono stati chiusi tutti in rosso dallโamministratore delegato di Mistral Riccardo Sciolti: fatturato di 104 milioni di euro e perdite per 8, 2 milioni nel 2012 (2, 2 nel 2011, 1, 5 nel 2010). Risultati che hanno spinto le Poste a mettere in vendita il cento per cento della sfortunata compagnia.
E ora, invece di liberarsene, il dinamico Sarmi (che รจ in corsa sia per la riconferma alle Poste che per la presidenza di Telecom Italia) usa Mistral Air come gancio per investire in Alitalia. Nella pomposa prosa del governo: โLe sinergie industriali tra Alitalia e Poste, anche attraverso la compagnia aerea controllata Mistral Air, includono i settori del trasporto passeggeri e cargo โ in coerenza con la strategia di sviluppo del-l โ e-commerce โ, della fidelizzazione clienti nonchรฉ la condivisione delle infrastrutture logistiche, informatiche e di controlloโ. Nella nota Palazzo Chigi avverte: โIl governo si aspetta che i soci si assumano appieno le loro responsabilitร โ. Affermazione misteriosa, visto che i soci non hanno alcuna intenzione di rischiare altri soldi: pochi mesi fa hanno prestato soldi allโazienda, invece che metterli nel capitale sociale, sapendo quanto era rischioso. Tutto questo avviene mentre il ministro del Tesoro Fabrizio Saccomanni (lโazionista unico delle Poste Italiane) รจ lontano dal dossier, a Washington per lโassemblea del Fondo monetario internazionale. Al ministero la pratica รจ stata lasciata nelle mani del capo di gabinetto Daniele Cabras. Esulta il ministro Maurizio Lupi, Pdl: โCe lโabbiamo fattaโ. Il Pd invece รจ in imbarazzo, a cominciare dal segretario Guglielmo Epifani che ieri sera a Otto e mezzo su La 7 si limita a dire: โNel 2008 preferivo Lufthansa, si tirรฒ indietroโ. Poi perรฒ si oppose alla fusione di Air France. E quando Lilli Gruber gli chiede che pensa dellโarrivo delle Poste, ammette di non essere neppure informato della nota di palazzo Chigi: โNon sappiamo ancora se รจ vero, non sto seguendo questa vertenzaโ. I parlamentari Pd vicini a Matteo Renzi cominciano a scaldarsi. Lorenza Bonaccorsi, deputata Pd della commissione Trasporti, avverte: โIl salvataggio di un โ azienda completamente privata, quale รจ Alitalia ormai da cinque anni, compete ai soci e a chi ha ricevuto dallo Stato unโazienda libera da debiti. I contribuenti hanno giร pagato a caro prezzoโ. Troppo tardi”.
