
ROMA – Stefano Folli ha lasciato il Sole 24 Ore per passare a Repubblica.
Il direttore del Sole 24 Ore Roberto Napoletano ha annunciato il passaggio di testata con un articolo in cui annuncia anche di avere deciso di abolire, con l’occasione, la nota politica dal suo quotidiano.
L’articolo completo:
Il principe moderno di questo salotto, Stefano Folli, il notista più di tutti dentro la politica e più di tutti distaccato dai politici, ha scelto di prendere un’altra strada (auguri Stefano di cuore) e, per rispetto a lui e a noi, abbiamo deciso di cogliere l’occasione per chiudere il salotto e il suo racconto quotidiano di una politica che appartiene al passato.
Abbiamo deciso di guardare al futuro e di provare a innovare il racconto della giornata politica italiana: lo faremo con una nuova rubrica quotidiana (politica 2.0) che guarda ai fatti e agli uomini di quel mondo, di volta in volta, con gli occhi dell’economia e della società o con quelli dei mercati e dell’Europa; all’occorrenza (Osservatorio) attraverso la lente della scienza esatta della politica e il suo carico di numeri che pesano nel tessuto civile di un Paese e ne misurano la capacità (reale) di cambiamento, fuori da populismi e infingimenti. Soprattutto lo faremo con le firme del Sole e dei suoi analisti e un certo modo rigoroso di fare informazione. Siamo certi che questo ci aiuterà a bandire i riti stanchi di una politica implosa e a recuperare sempre più un racconto fattuale dove politica, economia e società si intrecciano e l’esercizio della memoria può soccorrere.
Abbiamo innovato su tutto: un sistema solare di nove quotidiani digitali specializzati (dal fisco alla finanza) e un Sole 24 Ore con le sue sezioni che racconta l’Italia al mondo in inglese (Italy24). Siamo diventati il primo quotidiano digitale del Paese grazie a uno spirito identitario e a un metodo moderno che valorizzano la storia e i contenuti del nostro modo di fare informazione. Siamo certi che anche con la “nuova politica” si sentirà la forza di quella storia e di quella identità, la forza silenziosa di un giornale.
