
ROMA, 29 GEN – Lo ignoravano tutto, ora il Tar ha deciso anche di eliminarlo: era l’obbligo di scontrino per i taxisti di Roma.ย Nello scontrino doveva essere contenuto il numero della licenza e il nome del tassista, lโimporto richiesto, la data e lโora, la durata in chilometri della corsa, i minuti e le tariffe applicate. Per i giudici del tribunale amministrativo un obbligo simile “non trova alcun fondamento alla luce del quadro normativo, sia statale che regionale, di riferimentoยป non risultando inoltre ยซcoerente rispetto ai parametri di ragionevolezza e proporzionalitร ”.
L’articolo del Messaggero:
Per i giudici รจ lo Stato (quindi Governo e Parlamento) che ha la competenza di decidere quale debbano essere le caratteristiche e gli apparecchi obbligatori di cui debbono essere dotate le vetture taxi, non il Comune. Cosรฌ da renderle uniformi su tutto il territorio nazionale. E la normativa nazionale e regionale non prevedono alcun obbligo di rilascio di una ricevuta automatica a fine corsa. Lโunico obbligo รจ il tassametro che deve calcolare lโimporto e renderlo visibile al cliente.
Sempre per il Tar lโimposizione di tale obbligo non risulta ยซneppure coerente rispetto ai parametri di ragionevolezza e adeguatezza, che devono comunque assistere, in linea generale, lโintroduzione di nuovi oneri ed obblighi in relazione alle finalitร che gli stessi sono chiamati a realizzareยป E sempre secondo il Tar ยซil rilascio di ricevute automatiche non risulta neanche funzionale al perseguimento dellโobiettivo di trasparenzaยป.
Infine, sulle visite mediche imposte da Roma Capitale, oltre a quelle giร obbligatorie, contenute nel regolamento bocciato, il Tar ribadisce la propria decisione di fine 2012 di annullamento dellโarticolo 10 del medesimo Regolamento Comunale che imponeva tale obbligo annuale ai tassisti. Una ulteriore visita medica che si andava ad aggiungere a quella prevista per legge e che deve essere documentata periodicamente dal tassista alla camera di commercio presso cui รจ iscritto.
LE REAZIONI
ยซEsprimiamo un giudizio pienamente positivoยป, affermano, in una nota, le maestranze sindacali maggiormente rappresentative del settore, Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Fit Cisl taxi e Mit, assistiti dagli avvocati Marco Giustiniani e Nico Moravia dello studio Pavia Ansaldo. ยซCrediamo che lโistituzione di una ricevuta cartacea unica per il servizio taxi a Roma debba ritenersi come un utile elemento di trasparenza – spiegano Alessandro Genovese, Ugl e Carlo Di Alessandro, Cisal – Altra cosa sarebbe stata lโistallazione obbligatoria di un apparecchio elettronico nel quale avrebbero dovuto essere presenti otto tasti per le numerose tariffe predeterminate esistenti nel settore e che avrebbe sicuramente favorito incomprensioni e abusiยป.
