
ROMA – In merito alle spese pazze della Regione Piemonte, Sara Strippoli, su Repubblica, ha intervistato Monica Cerutti (Sel):
Assessore Monica Cerutti, ieri a fianco di Sergio Chiamparino non è riuscita a trattenere le lacrime. Rabbia per un verdetto che ritiene ingiusto, o tensione?
«Tensione e dispiacere. Ho fatto di tutto per cercare di controllarmi ma non ce l’ho fatta. Per me è un momento durissimo perché per una persona che fa politica sentire che viene messa in dubbio la sua correttezza fa male».
Qualcuno ha richiamato le lacrime del ministro Elsa Fornero. Le donne piemontesi piangono?
«Mi pare una situazione molto diversa. Le mie lacrime però non erano per altri, ma per me. Perché nella trasparenza e correttezza ho sempre creduto. Nella passata legislatura sono stata la prima a chiedere l’anagrafe degli eletti, massima trasparenza a disposizione dei cittadini ».Nelle spese che le vengono contestate ci sono anche fondi del gruppo utilizzati per pagare il personale. Un errore?
«Guardi, il mio era un monogruppo, ero l’unica consigliera di Sel nella passata legislatura. A meno che mi si consideri Wonder Woman , credo si possa immaginare che per fare l’attività avessi bisogno di aiuto, dipendenti e collaboratori».
Come giudica questa vicenda dei rimborsi?
«Penso che si stia costruendo una giurisprudenza sulla nostre spalle. Al di là di alcuni casi, credo che questa dovesse essere materia della Corte dei Conti ».
Chiamparino dice che testimonierebbe sulla vostra correttezza e onestà. Ha avuto la tentazione di dimettersi?
«L’assessore al Bilancio ed io abbiamo rimesso le deleghe al presidente. Mi ha detto di tenere duro, lo farò. Rispiegherò tutto» (…)