UDINE – Ha acceso una sigaretta accanto a una bottiglia di trielina, un solvente industriale comunemente utilizzato anche in ambito domestico per smacchiare a secco. Così un udinese ha rischiato ustioni ben più gravi di quelle effettivamente riportate. L’incidente è avvenuto poco dopo la mezzanotte di lunedì 4 aprile in un appartamento di via Mantova a Udine.
Paola Treppo ricostruisce la vicenda sul quotidiano Il Gazzettino:
Ha acceso una sigaretta e si è messo a fumare; ha acceso anche una candela. Poi, accidentalmente, senza accorgersene, si è avvicinato a una bottiglia di trielina che, a sua volta, aveva lasciato inavvertitamente aperta, senza tappo. La sostanza tossica è volatile ed è per questo che quando è entrata in contatto con la bionda accesa (o con la candela) si è incendiata. La fiammata ha raggiunto il volto dello sfortunato fumatore che è rimasto ustionato in particolare a ciglia, sopraciglia, fronte, ai capelli e alle braccia. Ad accorgersi che stava succedendo qualcosa è stato il vicino di stanza che ha sentito puzza di bruciato. Nell’appartamento, infatti, di proprietà del Comune di Udine, si stava sviluppando un principio di incendio. L’amico ha domato le fiamme gettando dei secchi d’acqua sul letto e sul corpo del ferito. Quindi sono arrivati i pompieri dalla centrale di Udine di via Popone e un’equipe medica del 118 che hanno soccorso l’ustionato, trasportato poi all’ospedale di Udine. Non è in pericolo di vita. Tanta paura tra i condomini della palazzina, immobile che non ha riportanto particolari danni; solo una parte del materasso è andata in cenere. L’area è stata bonificata dai vigili del fuoco.