
ROMA – Vendola chiama gli “annusatori”, a cosa servono? A misurare i fumi dell’Ilva. “A naso – scrive sarcastico Giordano Tedoldi su Libero – la situazione ambientale di una cittร splendida come Taranto, รจ grave”.
Lโidea รจ ispirata alla โvalidazione consensualeโ in uso nelle fabbriche negli anni โ70, cioรจ tradotto dal gergo della psicologia del lavoro: se tutti (gli operai in una fabbrica, i residenti in un quartiere) sono dโaccordo nel percepire soggettivamente un certo problema, in particolare per la salute, allora quel problema esiste oggettivamente e va risolto. In questo caso, i volontari mettono a disposizione i loro nasi, come per creare un unico enorme naso a disposizione della cittร di Taranto, a guardia delle emissioni nocive. Come avviene la rilevazione โnasometricaโ? Ce lo spiega la stessa Cifarelli: ยซOgni volontario ha un codice identificativo geolocalizzato. Quando avverte una puzza sospetta, non riconducibile al normale smog, chiama il numero verde dellโArpa rispondendo a una voce automatica che chiede di segnalare il tipo di odore, in ordine crescente di sgradevolezza, da 1 a 3, indicati dai colori verde, giallo, rosso. Viene localizzata cosรฌ lโorigine della puzza e se arrivano tre segnalazioni rosse da altri volontari in quella stessa zona e nella stessa fascia oraria, scatta la rilevazione della centralina Arpa che monitora le nubi di gas, e che qui a Borgo รจ a piazza Garibaldiยป.
