“Uccise Yara, tradito dal dna”. Il Corriere della Sera: “Fermato il presunto assassino: sposato, 3 figli, non risponde”.
Il passaggio della maturitร . Editoriale di Gian Arturo Ferrari:
Quando divenne premier, ai primi di maggio del 1997, Tony Blair dichiarรฒ che il suo governo aveva tre prioritร : istruzione, istruzione, istruzione. Nei diciassette anni che sono passati da allora, quello che era nel 1997 un programma sorprendente e uno slogan ben trovato si รจ trasformato in una veritร lapalissiana. Nessuno รจ oggi tanto sprovveduto da non accorgersi che la ricchezza delle nazioni, presente e futura, consiste e soprattutto consisterร nel livello culturale dei cittadini, nella loro utensileria mentale. Nel capitale umano, certo, ma in un capitale coltivato. Nessuno รจ oggi tanto snob da non riconoscere che dietro lโirritante retorica della ยซsocietร della conoscenzaยป si cela un solido, persin troppo solido, nucleo di veritร . Il fatto cioรจ, nudo e crudo, che le condizioni di vita e di sviluppo passeranno di lรฌ, dal livello e dalla capillaritร dellโistruzione.
Quel che i diciassette anni trascorsi hanno dimostrato โ tra diffusione delle tecnologie digitali, apertura e globalizzazione dei mercati, voracitร nellโapprendimento (si pensi agli studenti asiatici in America…) โ รจ che su questi temi siamo usciti dal quadro otto-novecentesco ispirato al progressismo umanitario. Siamo alla struggle for life, alla lotta per la sopravvivenza. E la sopravvivenza (spesso, pudicamente, chiamata occupazione…), per strano che possa parere, passa primariamente dallโistruzione. Ora, il perno del nostro sistema scolastico รจ lo snodo tra lโapprendimento preuniversitario e quello universitario.
Lo scetticismo del Pd riflette il timore di una melina di Grillo. La nota politica di Massimo Franco:
Bisogna vedere se andrร a buon fine; e i dubbi giร crescono. Ma sarebbe riduttivo considerare lโapertura del Movimento 5 stelle unโiniziativa limitata alla riforma elettorale. Se, come pare, Beppe Grillo ha capito che lo splendido isolamento dellโultimo anno alla fine si รจ rivelato sterile e controproducente, cโรจ da aspettarsi altre mosse in direzione della maggioranza di governo; e soprattutto di Matteo Renzi, visto come un vincente col quale trattare: sebbene sia difficile pensare che lโobiettivo finale di Grillo sia diverso da quelle di sempre, e cioรจ la destabilizzazione del sistema o almeno dellโasse Pd-FI. Per questo, lo scetticismo per il momento prevale sulla voglia di accettare lโofferta. E, al di lร di una trattativa sul cosiddetto Italicum , si intravede lโelezione per il nuovo presidente della Repubblica.
Probabilmente non ci sarร prima di un anno o giรน di lรฌ. Giorgio Napolitano ha fatto capire piรน volte di voler lasciare prima del termine naturale del settennato. E la fine del semestre di presidenza europea dellโItalia, a dicembre, lascia pensare che nei mesi successivi il Quirinale possa cambiare inquilino. Il tentativo grillino sembra quello di riproporre il sistema proporzionale contro lโipotesi maggioritaria del governo, per calamitare gli scontenti del Pd e del centrodestra; e per giocare di sponda in Parlamento adesso su legge elettorale e riforma del Senato, domani sul prossimo presidente della Repubblica. La cautela renziana e lโostilitร del Nuovo centrodestra e dei berlusconiani nascono da questa sensazione.
La prima pagina di Repubblica: “E’ lui l’assassino di Yara”.
La Stampa: “Yara, incastrato dal dna”.
Il Giornale: “Schifezze d’uomini”. Editoriale di Vittorio Feltri:
Ditemi che non รจ vero, che รจ il canovaccio di una storiaccia destinata a diventare un film dellโorrore, un incubo provocato da un farยญmaco con effetti allucinanti. Insomma, ditemi che sto delirando.
Il Fatto Quotidiano: “Mose, dimissioni Pd nella giunta della Camera”.
Un pesce di nome Zanda. L’editoriale di Marco Travaglio:
La sostituzione in commissione di Vigilanza del senatore Paolo Amato รจ del tutto illegittima. Il Regolamento prevede la sostituzione di un commissario solo in caso di sue dimissioni, incarico di governo o cessazione per mandato elettorale. Checchรฉ ne dica il presidente Schifani, il quale sta esercitando le funzioni di presidente del Senato con modalitร che vanno totalmente censurate sotto ogni profilo, istituzionale e regolamentare. Modalitร piรน da giocoliere che da interprete del dirittoโ. Cosรฌ parlรฒ il 4 luglio 2012 Luigi Zanda, giร presidente per 10 anni del meritorio Consorzio Venezia Nuova, allora vicecapogruppo del Pd al Senato, vibrante di sdegno perchรจ Schifani aveva obbedito allโordine del Pdl di epurare in Vigilanza il senatore azzurro dissidente Amato. Zanda (come ricorda Daniele Di Mario su Il Tempo) gridรฒ allo scandalo per la palese violazione non solo dellโart. 67 della Costituzione (โOgni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandatoโ), ma anche del Regolamento parlamentare.
















