ROMA – Insieme ai capelli e al tono della pelle anche l’altezza rientra tra gli elementi fisici soggetti al tempo che passa. Uomini e donne tendono a perdere circa 1 centimetro ogni 10 anni a partire dai 30 anni. Centimetri che si perdono via via più velocemente dopo i 70 anni di età. Lo dice Melissa Beck in un articolo sul Wall Street Journal e la conclusione in effetti non è delle più invitanti: non stai solo invecchiando. Probabilmente stai diventando più basso. Quell’avverbio però non è casuale: l'”accorciamento” almeno non è un fenomeno ineluttabile come le rughe o i capelli bianchi. Lo stile di vita può fare qualcosa. Fumo, alcool, caffè in eccesso, assunzione di steroidi favoriscono la perdita di centimetri, mentre una dieta sana e l’attività fisica permettono di mantenere a lungo la propria altezza degli anni d’oro.
Uno studio su 2000 abitanti di Baltimora ha evidenziato per gli uomini una perdita media per gli uomini di 2 centimetri tra i 30 e i 70 anni e di quasi 6 a 80 anni. Per le donne invece la perdita è di 5 centimetri tra i 30 e i 70 anni e di 7,5 cm a 80. Da cosa dipende questa progressiva tendenza verso il basso? Da una serie di fattori che entrano in gioco col passare degli anni: dopo i 40 anni la diminuzione dei liquidi fa assottigliare il disco intervertebrale. Senza contare che i muscoli, in particolare quelli dell’addome, perdono massa e si indeboliscono favorendo un assetto posturale più arcuato. E anche i piedi giocano a nostro sfavore perché dopo una certa età le arcate plantari si appiattiscono e rubano altezza. Perlomeno, nella stragrande maggioranza dei casi, l’accorciamento non è un problema. Solo se è troppo rapido rappresenta il segnale di un maggior rischio di fratture e malattie cardiache, soprattutto negli uomini.