Alzheimer, tra le cause anche anestesie e traumi cranici

Alzheimer, tra le cause anche anestesie e traumi cranici

ROMA – Alzheimer, conta anche lo stile di vita: ripetuti traumi cranici o troppe anestesie generali. Lo spiega Paolo Maria Rossini, direttore dell’Istituto di neurologia dell’università Cattolica di Roma. L’Alzheimer è una malattia degenerativa sempre più diffusa, conseguenza dell’allungamento della vita media.

In Italia sono 1,3 milioni le persone affette da demenza, e si stima che nel 2050 arriveranno a essere 2,3 milioni. Oggi 600 o 700mila sono malate di Alzheimer.

“Sappiamo che un ruolo importante lo possono avere gli stili di vita, come traumi cranici ripetuti o troppe anestesie generali – spiega il professor Rossini -. E che esiste anche una predisposizione genetica, specie nei casi di esordio precoce. Analizzando queste concause insieme, si può ipotizzare in futuro di mettere a punto trattamenti efficaci da somministrare a pazienti a rischio prima che la malattia si sviluppi completamente”.

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Elisa D'Alto