
Astrazeneca e trombosi, c'è un collegamento tra vaccino e coaguli di sangue? Uno studio parla di rari casi letali (Foto d'archivio Ansa)
C’è un collegamento tra il vaccino Covid di AstraZeneca e i coaguli di sangue? Secondo uno studio potrebbe innescare una risposta immunitaria che soltanto in rari casi comportebbe l’effetto collaterale rischioso per la vita di una persona.
Scienziati europei ritengono di avere una spiegazione per i coaguli di sangue riportati in un numero esiguo di persone a cui è stato somministrato il vaccino di Oxford-AstraZeneca.
Astrazeneca e trombosi: gli studi in Germania e Norvegia
In Germania e Norvegia, due gruppi di ricerca separati hanno scoperto che il vaccino può, in casi molto rari, indurre il corpo ad attaccare le piastrine del sangue. Innescando coaguli mortali nel cervello.
Gli esperti hanno affermato che ai pazienti che soffrono di mal di testa o vertigini quattro giorni dopo aver fatto il vaccino potrebbero essere eseguita una rapida diagnosi con un esame del sangue. E possono essere curati con farmaci per fluidificare il sangue.
Il team tedesco, che ha collaborato con scienziati del Regno Unito, in Irlanda e in Austria, ha affermato che le scoperte indicano che le persone non dovrebbero temere il vaccino AstraZeneca.
Le sospensioni di Astrazeneca per i casi di trombosi
Nei giorni scorsi, più di una dozzina di paesi europei ha sospeso il vaccino AstraZeneca dopo che 30 pazienti hanno sofferto di trombosi del seno venoso cerebrale (CSVT). La maggior parte aveva meno di 55 anni e un gran numero erano donne.
Si ritiene che la patologia estremamente rara, che comporta il blocco di una vena principale del cervello, abbia colpito meno di una persona ogni 2 milioni di vaccinati.
AstraZeneca sostiene che i coaguli non si verificano più frequentemente di quanto accade tra le persone non vaccinate. Un’affermazione che è stata ripresa dalle autorità di regolamentazione medica nel Regno Unito e nell’UE.
Il vaccino Astrazeneca fa produrre anticorpi che interagiscono con le piastrine
I team di ricerca di Oslo e dell’Università di Greifswald ritengono che il vaccino induca il corpo a produrre anticorpi – normalmente utilizzati per combattere infezioni o agenti patogeni – che interagiscono con le loro piastrine. Attaccandole o coagulandosi con queste, creando un addensamento del sangue.
Ma gli esperti ammettono di “non sapere perché accade”. Né i risultati tedeschi né quelli norvegesi sono stati pubblicati o sottoposti a revisione.
Andreas Greinacher, docente di medicina trasfusionale presso la Greifswald University Clinic, ha spiegato che nei prossimi giorni il suo team presenterà i risultati. Risultati che saranno pubblicati sulla rivista medica britannica The Lancet.
Vaccino Astrazeneca: occhio a lividi, gonfiore, mal di testa
I ricercatori consigliano a chiunque venga somministrato il vaccino AstraZeneca di tenere d’occhio eventuali lividi, gonfiore o mal di testa che si presentano quattro o più giorni dopo l’iniezione. Nella fase iniziale la situazione può essere curata facilmente da un medico.
Pål Andre Holme docente dell’Ospedale universitario di Oslo ha dichiarato al quotidiano norvegese VG di essere giunto alla stessa conclusione, ovvero che la reazione eccessiva al vaccino è dovuta agli anticorpi. “La nostra teoria è che si tratti di una forte risposta immunitaria che si innesca molto probabilmente dopo aver fatto il vaccino”.