Attenzione ai laser “estetici”: non sono la bacchetta magica della bellezza

ROMA – I laser sono divenuti il trattamento piu' richiesto, ma non sono la bacchetta magica che sognano i pazienti e non sono esenti da effetti collaterali e complicanze. A spiegarlo e' Norma Cameli, responsabile dell'ambulatorio di dermatologia estetica dell'Istituto San Gallicano di Roma al congresso internazionale 'Hair-Nail and antiaging' in corso a Capri, col patrocinio dell'Associazione donne dermatologhe Italia.

Si stima che i trattamenti laser costituiscano oltre il 40% delle terapie fornite dai dermatologi in Italia. Impiegati per eliminare rughe, macchie, capillari e peli corporei, agiscono anche come un bisturi per asportare nei e verruche e sono la nuova alternativa alla liposuzione per combattere la cellulite.

"La gente li considera innocui e alternativi al bisturi ma non è sempre cosi'. Sono macchinari raffinati che necessitano di una manutenzione accurata per garantire il loro corretto funzionamento nel tempo. Sottoporsi ad un trattamento laser non e' una passeggiata, prevede una preparazione almeno un mese prima e una corretta gestione degli effetti collaterali e delle possibili complicanze anche da parte del medico".

Al laboratorio di Fisica medica con l'ambulatorio di dermatologia estetica dell'Istituto San Gallicano di Roma sono stati appena studiati i laser fra i piu' usati in dermatologia per correlare la pratica con le caratteristiche teoriche dei macchinari.

Spiega Cameli: "Abbiamo misurato l'assorbimento delle radiazioni laser al variare del tipo e dello spessore di tessuto per stimare la reale efficacia clinica dei parametri impostati. Le misure effettuate ci hanno permesso di correlare il reale potere di penetrazione del fascio laser usando dei campioni di tessuto-equivalente alla pelle umana, come carne di pollo e muscolo di bovino a differenti spessori.

Abbiamo cosi' ridotto la dose al paziente ottenendo un risultato altrettanto efficace e piu' sicuro. Questo tipo di collaborazione interdisciplinare tra fisici, ingegneri e medici ci ha permesso di tarare al meglio le apparecchiature per individuare il bersaglio ottimale, misurare l'efficacia e conoscerne il livello di sicurezza. Il nostro metodo potra' essere impiegato come modello generale per assicurare l'uso di macchinari sempre efficaci, la ricerca sarà pubblicata a breve".

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