Salute

AY42, la variante della variante Delta: nel Regno Unito rischio 100mila contagi al giorno

Si chiama AY42 ed è la nuova variante del Covid, variante che deriva proprio dalla variante Delta che tanto ha fatto preoccupare in estate. E’ presente anche in Italia ma fortunatamente al momento con soli 9 casi identificati fra settembre e ottobre. La nuova variante è invece molto presente nel Regno Unito. Lì ha trovato terreno fertile anche tra i vaccinati visto che di fatto non ci sono più restrizioni. C’è il rischio che si arrivi a 100mila contagi al giorno da Covid nel Regno Unito in inverno ma per ora il servizio sanitario regge, ha detto il ministro della Sanità britannico Sajid Javid. Ieri erano 50 mila. 

La sotto-variante del coronavirus AY42

Indicata dagli specialisti britannici come potenzialmente più trasmissibile di un ulteriore 10%, sebbene apparentemente non destinata al momento a prevalere sul ceppo d’origine. Mentre il trend di un nuovo incremento di contagi legato all’avvicinarsi della stagione invernale inizia a far capolino pure in altri Paesi europei – protetti sulla carta da qualche cautela in più rispetto al Regno Unito – come la Francia dove il governo ha ammesso che l’epidemia ha ripreso a “guadagnare terreno”. Ancor più seria la situazione nell’est, dove molti Paesi sono alle prese con un numero di nuovi contagi ai massimi da mesi. Con la Lettonia costretta a tornare in lockdown e sotto coprifuoco fino al 15 novembre.  

La variante e il vaccino

Complessivamente sono state finora depositate 1.860 sequenze della variante AY.4.2. Di queste, la maggior parte proviene dalla Gran Bretagna e le rimanenti sono distribuite, anche se con piccoli numeri, in una decina di Paesi europei fra i quali l’Italia. “E’ un possibile esempio, ma va dimostrato, di come il virus AY.4.2. provi a sfuggire ai vaccini con tutto il suo carico mutazionale”, osserva il genetista Massimo Zollo. “Se l’ipotesi dovesse essere confermata, la situazione epidemiologica potrebbe peggiorare nel caso in cui dovesse restare ancore elevato il numero delle persone non vaccinate. Potrebbero essere colpite anche le persone già vaccinate con una risposta anticorplae bassa o assente”.

 

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Alessandro Avico