Lo stipendio da bidella non le bastava. E così ha approfittato del periodo di malattia per fare la promoter in un supermercato. Giuditta Versace, 39 anni, residente a Conegliano, in provincia di Treviso, è stata condannata dal tribunale a un anno e sei mesi di reclusione con l’accusa di truffa. La pena è stata sospesa e dovrà pagare 850 euro di multa.
La vicenda è accaduta due anni fa. La donna aveva presentato all’ufficio scolastico provinciale un certificato medico per un colpo di frusta. Si è così messa in malattia. In quel periodo, però, qualcuno l’ha notata nel supermercato Sme di Susegana, in provincia di Treviso, mentre faceva la promoter. Nel corso del processo, Maria Giuliana Bigardi, dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, ha riferito che il suo ufficio è stato informato dell’accaduto da una telefonata fatta da un uomo. Durante l’udienza, una rappresentante della società Eidos ha confermato che Giuditta Versace ha lavorato per loro nei giorni in cui sarebbe dovuta essere in malattia.
L’avvocato difensore della donna ha confermato l’errore commesso ma ha contestato l’accusa di raggiro. Secondo il legale, non è stata infatti provata la falsità del certificato medico. La donna ha inoltre ammesso di aver lavorato come promoter perché in difficoltà economiche dopo la separazione dal marito. L’arringa del difensore non ha però convinto il giudice Angelo Mascolo.