Salute

Brusaferro: “Scordiamoci l’immunità di gregge, la Gran Bretagna lo conferma, non basta la copertura immunitaria”

“L’immunità di gregge, intesa come livello di immunizzazione che azzera la circolazione di un virus, non è obiettivo che ci possiamo porre con il SarsCov-2″. Ad affermarlo è il portavoce del Comitato tecnico scientifico Silvio Brusaferro.

Brusaferro: “Obiettivo è ridurre la circolazione del virus il più possibile”

Per Brusaferro “gli obiettivi sono altri. Ridurre il più possibile la circolazione del virus ed i contagi e contenere al minino ricoveri e morti”. Nelle prossime settimane si valuterà l’impatto delle riaperture, ha detto il presidente dell’Istituto superiore di Sanità. “Se l’incidenza dei casi continuerà a scendere sarà possibile considerare un allentamento delle restrizioni”, afferma.

Quello che accade in Gran Bretagna un segnale chiaro

Segnali chiari da oltremanica dove aumentano i contagi nonostante la campagna vaccinale. “Quello che sta succedendo nel Regno Unito conferma che non basta la copertura immunitaria, serve anche mantenere le misure di contenimento, come mascherine e distanziamento”, ha detto l’esperto.

E sulle piazze no vax e no pass Brusaferro commenta con “sconcerto”, perché “se il nostro Paese sta riuscendo meglio di tanti altri a contenere la circolazione del virus“, spiega, “lo si deve sia ai progressi della campagna vaccinale che alle misure di contenimento adottate, Green Pass compreso”.

Draghi in Senato: “Campagna vaccinale in Italia più spedita che in Ue, ringrazio i cittadini”

E dei vaccini ha parlato anche il premier Draghi al Senato: “Dopo un’avvio stentato la campagna di vaccinazione europea ha raggiunto risultati molto soddisfacenti. In Italia la campagna procede più spedita della media Ue: a oggi l’86% sopra i 12 anni almeno una dose e l’81% è completamente vaccinata”. Il presidente del Consiglio lo ha detto durante le comunicazioni al Parlamento in vista del Consiglio europeo del 20-21 ottobre.

“Voglio ringraziare tutti i cittadini – ha proseguito il premier – che hanno scelto di vaccinarsi, in particolare i giovani e giovanissimi, e chi ha deciso di farlo nelle scorse settimane dopo aver superato le proprie esitazioni.

“La curva epidemiologica è sotto controllo grazie al senso di responsabilità dei cittadini. Questo ci permette di mantenere aperte le scuole, le attività economiche e i luoghi della nostra socialità. Voglio ricordare che prima dell’ultimo Consiglio europeo, a fine giugno, meno di un terzo della platea aveva completato il ciclo vaccinale”.

“Negli ultimi quattro mesi, l’Italia ha dunque vaccinato metà della popolazione con più di 12 anni. Uno sforzo straordinario, per cui dobbiamo essere grati al nostro sistema sanitario, a partire da medici e infermieri, e all’immane opera logistica compiuta sin dall’inizio di questo governo”. Un applauso dell’Aula ha sottolineato il passaggio su medici e infermieri. 

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Lorenzo Briotti