LONDRA – Ormai il caffè è stato sdoganato: non solo non fa male, ma due tazzine al giorno si è scoperto che fanno anche bene. Peccato che proprio adesso che abbiamo capito quanto faccia bene viene fuori che rischia di scomparire. Perché la qualità arabica, la più pregiata, sta per estinguersi.
Una notizia terribile non solo per chi ama il caffè, ma anche, soprattutto, per i produttori della bevanda, Etiopia in testa, che già da alcuni anni devono fare i conti con le difficoltà nella raccolta dei semi di caffè.
L’ultimo studio del Royal Botanic Gardens ha addirittura stabilito la data in cui, se non cambierà nulla, potremo bere l’ultima tazzina di caffè di qualità arabica: il 2080. La colpa di quei tanto negletti cambiamenti climatici, che neppure l’uragano Sandy è riuscita a portare più di tanto alla ribalta delle cronache.
L’Arabica è la varietà di caffè considerata fondamentale per l’intera industria del chicco nero. Merito della sua diversità genetica, che però la rende anche meno resistente ai cambiamenti climatici e ai parassiti.
La notizia della prossima scomparsa del caffè (i primi segnali si vedranno già nel 2020) arriva proprio mentre un nuovo studio celebra le doti della caffeina sulla memoria. Una ricerca della Ruhr University di Bochm, in Germania, ha scoperto che la caffeina è in grado di migliorare il ricordo delle parole con un significato positivo.
Altri studi precedenti avevano dimostrato che la caffeina stimola l’attività del sistema nervoso centrale e può anche migliorare le performance cognitive, oltre ad avere proprietà analgesiche, utili soprattutto per chi lavora a lungo davanti al computer.
Adesso l’ultima scoperta sulla capacità di 200 mg di caffè (due-tre tazzine) di migliorare il ricordo inconscio delle parole dal significato positivo grazie all’effetto dopaminergico nell’area del cervello responsabile del linguaggio.
Sul caffè altri studi avevano anche evidenziato che non solo questa bevanda non aumenta la mortalità, ma addirittura la diminuisce. Chi beve due tazzine di caffè al giorno vedrebbe diminuire la mortalità.
