NEW YORK- Maxi fusione in arrivo tra due colossi del fumo: Reynolds American, secondo gruppo del tabacco in America (produttrice di marchi come Camel e Pall Mall) sposa Lorillard Tabacco, leader nel settore delle sigarette elettroniche e di quelle al mentolo, che nel 2012 aveva già acquistato Blu e-cigarette. Oramai i termini dell’operazione multimiliardaria sarebbero pronti. L’annuncio è atteso per l’inizio della prossima settimana, probabilmente lunedì.
Con l’operazione nascerà un gruppo con una capitalizzazione di oltre 50 miliardi di dollari che darà molto più filo da torcere ad Altria Group, possessore del marchio Marlboro e primo produttore di sigarette negli Usa. Senza contare gli effetti Oltreoceano, visto che secondo alcune indiscrezioni i giganti britannici British American Tobacco (che controlla il 42% di Reynolds) e Imperial Tobacco sarebbero interessati ad alcuni asset in ballo nell’operazione Reynolds-Lorillard, e avrebbero partecipato attivamente a una parte dei negoziati sulla maxi fusione.
E’ a tutti gli effetti un contrattacco all’operazione lanciata da Altria Group per la produzione della sua MarkTen e-cigarette e l’acquisto da 110 milioni di dollari di Green Smoke, il gruppo che vende e-cigarette online. Del resto il mercato delle sigarette elettroniche fa gola a tutti, visto che secondo le stime ufficiali è un settore che vale almeno un miliardo di dollari. E viene visto come una via di uscita alla crisi che anche in America colpisce le vendite delle sigarette tradizionali, calate negli ultimi anni del 3-4%.
L’accordo tra Reynolds e Lorillard dovrebbe prevedere la cessione di alcuni investimenti da parte dei due gruppi, per evitare che venga bloccato dall’Antitrust. Di qui l’interesse per la britannica Imperial, che produce le Gauloise, per marchi minori della Reynolds, come Winston.
Attualmente Reynolds ha una quota di mercato pari al 25%, mentre Lorillard, terzo produttore negli Usa, circa il 15%. La nuova operazione arriva in un momento in cui in America, come in tutto il mondo, si dibatte sulla sicurezza o meno delle e-cigarette. Il successo crescente del prodotto è infatti legato soprattutto alla convinzione, validata anche da molti esperti a livello scientifico, che le sigarette elettroniche siano meno dannose di quelle tradizionali, in cui la nicotina brucia invece di essere trasformata in vapore. Ma sono sempre di più le organizzazioni per la difesa della salute che mettono in guardia da questa nuova frontiera del fumo, sottolineando come le conseguenze dell’uso della sigaretta elettronica non siano ancora del tutto conosciute.
Anche per questo la Food and Drug Administration americana (Fda) sta prendendo in considerazione l’idea di un’eventuale freno alla vendita delle sigarette al mentolo, sospettando che pongano rischi per la salute oltre che dipendenza.