LONDRA – Rischio cancro da una sostanza chimica dal nome impronunciabile che si trova in una serie di oggetti di plastica che va dai ciucciotti per bambini ai guanti per i lavori domestici fino ai preservativi e ai campi sportivi artificiali.
La sostanza chimica incriminata è nota come Mbt (da non confondere con le scarpe), abbreviazione per MERCAPTOBENZOTHIAZOLE. Si tratta, detta in italiano, del granulato di gomma, una sostanza usata nella produzione di gomma, ottenuta riciclando vecchi pneumatici e riducendoli a morbida polvere usata, nota come crumb rubber, briciole di gomma, oltre che per una serie di oggetti di gomma, anche per realizzare campi da gioco artificiali.
L’ allarme viene dalla Organizzazione mondiale della sanità, che ormai è nota per sparate a volte poco verosimili e che ha inserito, scanso equivoci, la sostanza fra quelle cancerogene anche se i ricercatori ci vanno un po’ più cauti.
Questa volta la fonte è un ex dirigente della Sanità pubblica inglese (Nhs), Nigel Maguire, in prepensionamento per potere curare il figlio Lewis, che gioca a calcio come portiere ma che a 18 anni di età soffre del linfoma di Hodgkin, un cancro del sistema immunitario. Secondo Nigel Maguire, il fatto che la Oms abbia inserito questa sostanza che si trova nella gomma nella lista di quelle che “probabilmente causano il cancro” dovrebbe “dare la sveglia”:
“È la prima volta che un ente credibile dice che c’è un rischio, in aperto contrasto con le autorità sportive e quelle del calcio. È un allarme da prendere sul serio e spero che le autorità calcistiche e sportive in genere saranno scosse dalla loro inerzia. Devono smettere di dire che non ci sono prove di rischio perché ora non lo possono più fare”.
La Oms ha riconosciuto di non avere avuto idea della dimensione del rischio. Altri scienziati invece sono più prudenti.
Nigel Maguire da tempo sostiene la crociata contro lo Mbt e non è solo, accanto si trova una parte del mondo scientifico:
“La polvere di gomma è dappertutto e va dappertutto. Mio figlio, che giocava da portiere, tornava a casa dagli allenamenti e diceva: Papà, ce l’ho negli occhi, nelle orecchie, nella bocca. Più ci penso più mi vengono i brividi.
Il collegamento fra Mbt e cancro è noto da oltre 20 anni nel mondo scientifico e accademico ma ha avuto una accelerazione proprio con la campagna di Nigel Maguire, che ha trovato sponda sui giornali inglesi, prima il Sunday Post, poi gli altri fra cui il Daily Mail.
Le ricerche erano partite da una fabbrica di gomma in Inghilterra e dai casi di morte per cancro alla prostata registrate fra gli operai. In precedenza lo Mbt era considerato causa di fastidi alla pelle. Ora l’allarme si è esteso ai guanti di gomma, ai guanti di Parigi (preservativi), campi da gioco artificiali, cateteri. La lista include pneumatici d’auto, suole da scarpe, letti ad aria, elastici, cucciotti, cuffie e occhiali da nuoto.
Le briciole di gomma, o “rubber crumb” o granulato di gomma, sono piccolissime particelle di gomma ottenuti dal riciclaggio di pneumatici.
Sotto accusa in particolare, nella crociata di Nigel Maguire, ci sono i campi da gioco artificiali, già al centro di un allarme cancro perché, secondo chi denuncia, contengono mercurio, piombo, arsenico e altre sostanze tossiche.
Particolarmente esposti al rischio sono o sarebbero i portieri del calcio, come il figlio di Maguire. Si tuffano per parare e vengono a contatto con il terreno, con probabilità superiori agli altri calciatori di inspirare le particelle.
Lo sono anche gli animali, che vivono a contatto col terreno, dove i pneumatici delle auto lasciano la loro scia di veleno.
Nel corso di un incontro internazionale tenuto presso la International Agency for Research on Cancer (IARC), a Lione, in Francia, 24 esperti di 8 Paesi hanno dichiarato di ritenere che ci siano abbastanza elementi per giustificare l’inserimento dello Mbt nella “enciclopedia delle sostanze cancerogene”.
La definizione di “probabile causa di cancro” allinea lo Mbt alla carne rossa e lo pone un solo gradino sotto sigarette e amianto.
Un dei componenti il comitato di Lione, Hans Kromhout, ha esteso il rischio a “guanti di gomma, tettarelle e ciucciotti per bambini”. Ha aggiunto che “è stato anche identificato con la polvere di pneumatici consumati che si respira in strada”.
La riunione della International Agency for Research on Cancer, che fa parte della Oms, è stata riferita dalla rivista scientifica Lancet. Sono partiti dagli operai della fabbrica di gomma, hanno esteso il rischio ai chi lavora alla produzione di oggetti di gomma e agli animali e sono arrivati a concludere che può essere pericoloso anche per gli esseri umani in genere, anche se si tratterebbe, in questo caso, di rischi limitati dal contatto con la pelle di oggetti tipo guanti e scarpe o dalla inspirazione dalla atmosfera cittadina, rendendo prematuro ogni allarmismo visto che, ha detto un portavoce, “questo tipo di rischi non è stato ancora studiato”.