In Italia l’inquinamento e il radon, gas radioattivo che si forma dal decadimento del radio, sono responsabili del 3,5% delle morti per tumore, e nel complesso i fattori ambientali prevenibili come lo smog, il fumo passivo, i raggi ultravioletti, l’esposizione all’amianto e ad altre sostanze chimiche e inquinanti sono causa di oltre il 10% di tutti i casi di cancro.
Sono questi i dati dell’Agenzia europea dell’ambiente.
Cancro, inquinamento e fattori ambientali responsabili di un caso su dieci
Per quanto riguarda i decessi causati dall’esposizione a smog e radon, l’incidenza dei tumori varia, in Europa, dal 7,2% del Montenegro allo 0,7% dell’Islanda.
Secondo il rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente, l’inquinamento dell’aria (sia indoor che outdoor) è legato a circa l’1% di tutti i casi di tumore in Europa e causa circa il 2% di tutti i decessi per cancro.
Per i soli tumori polmonari, l’incidenza sale al 9% dei decessi.
Cancro, i rischi da radon, raggi UV e fumo passivo
L’esposizione indoor al radon è collegata fino al 2% di tutti i casi di cancro e ad un caso di cancro ai polmoni su dieci in Europa.
L’Aea indica che le radiazioni ultraviolette naturali possono essere responsabili fino al 4% di tutti i casi di cancro in Europa.
L’esposizione al fumo passivo può aumentare il rischio complessivo di tutti i tumori fino al 16% nelle persone che non sono mai state fumatrici.