ROMA – Farmaci biologici ricavati dai batteri e strumenti a radiofrequenza sono i nuovi alleati delle donne contro la cellulite. Tre nuovi metodi per sciogliere le cellule adipose che causano la pelle a buccia d’arancia e contrastare gli inestetismi. Il primo è un farmaco ricavato dal batterio clostridium histolycum da iniettare sotto pelle. Gli altri invece sono dispositivi elettronici che agiscono direttamente sulle cellule adipose.
FARMACO BIOLOGICO – Il farmaco biologico è costituito da iniezioni di un enzima, il collagenasi, ricavato dal batterio clostridium histolycum. Il farmaco è stato recentemente dalla Food and drug administation negli Stati Uniti per il trattamento della contrattura di Dupuytren, patologia della mano che causa la flessione di una o più dita.
Ora le iniezioni sono in fase di sperimentazione 2 come nuovo trattamento anti-cellulite: sembra infatti che il farmaco se iniettato sciolga noduli, indurimenti e cuscinetti che rendono la pelle a buccia d’arancia. La sperimentazione è stata presentata al congresso dell’American society for aesthetic plastic surgery (Asaps) in corso a San Francisco.
RADIOFREQUENZE – Oltre al farmaco biologico, sono stati sviluppati due dispositivi per contrastare la cellulite. Il primo si chiama Vanquish RF, un apparecchio a radiofrequenza di tipo “selettivo”, che sfiora la pelle e induce all’apoptosi, cioè alla morte, le sole cellule adipose, preservando invece la cute.
L’altro dispositivo medico si chiama Cabochon ed è stato approvato dall’FDA per il miglioramento temporaneo della pelle a materasso localizzata su glutei e cosce. La metodica sarà lanciata nella seconda metà del 2014, come annunciato in un comunicato stampa dall’Asaps.