
Coronavirus, da oleandro nessuna cura miracolosa. Smentita l'ennesima bufala (foto Ansa)
Coronavirus, da oleandro nessuna cura miracolosa. Smentita l’ennesima bufala.
Dall’oleandro nessuna cura miracolosa contro il coronavirus.
Non ci sono evidenze scientifiche che l’oleandrina, sostanza che si ricava dalla pianta, sia efficace contro il Covid-19.
La Federazione degli Ordini dei medici e degli odontoiatri (Fnomceo) sulla sua pagina anti bufale ‘Dottoremaeveroche.it’ smentisce la bufale che dalla fine di agosto circola negli Stati Uniti.
Un’informazione infondata ma particolarmente pericolosa, perchรฉ l’oleandro รจ notoriamente velenoso, e tentativi di ‘automedicazione’, legati ai suoi presunti effetti anti-Covid, potrebbe avere gravi conseguenze.
Tutto nasce da un articolo pubblicato in pre-print โ ovvero non ancora validato scientificamente โ che riportava come lโoleandrina, una sostanza chimica contenuta nella pianta dellโoleandro, attraverso un esperimento effettuato in provetta avesse “inibito significativamente la replicazione del virus Sars-Cov-2”.
In realtร nessuno studio validato ha dimostrato che lโoleandrina sia sicura o efficace come trattamento per il coronavirus.
Inoltre, lo studio solleva anche domande sulla sicurezza del farmaco, vista la tossicitร dell’oleandrina.
L’oleandro รจ responsabile di molti casi di avvelenamento, poichรฉ รจ tossica in ogni sua parte.
Se ingerito, i glicosidi cardioattivi presenti nella pianta (ovvero i composti organici responsabili della tossicitร ) sono in grado di alterare il ritmo cardiaco.
Provocando aritmie di varia natura, portando a esiti fatali sia negli animali sia nellโuomo.
Alcuni esperti negli Usa si sono detti preoccupati sia per eventuali casi di ‘automedicazione’ sia per il possibile sviluppo di integratori contenenti oleandrina.
Gli integratori non sono infatti regolamentati dalla Food and Drug Administration (Fda), lโente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, come accade invece per i farmaci. (Fonte: Adnkronos).
