Coronavirus, primo caso in Africa: paziente in Egitto. Italiano allo Spallanzani migliora (Foto archivio ANSA)
ROMA – Il primo caso del coronavirus Covd-19 è stato segnalato in Africa. A renderlo noto è stato il ministero della Sanità dell’Egitto. Intanto in Italia migliorano le condizioni dell’uomo ricoverato all’ospedale Spallanzani di Roma.
Nell’ultimo bollettino medico si legge che l’italiano non ha più febbre: “Asintomatico, ma continua la terapia antivirale”. Stabili le condizioni della coppia di cinesi ricoverata a Roma.
Niccolò, lo studente 17enne di Grado, si prepara a rientrare da Wuhan con un aereo dell’Aeronautica militare italiana attrezzato per l’emergenza sanitaria. In Cina invece sono altre 121 i morti, con i decessi che salgono a 1383 casi e 64437 persone infettate.
Un caso di infezione da coronavirus Covid-19 è stato registrato in Egitto. Si tratta di un paziente straniero che non aveva sintomi e che è stato posto in isolamento in ospedale. Le persone entrate in contatto con l’uomo sono state messe in quarantena e la sua casa sterilizzata. Il ministero della Salute egiziano ha informato l’Organizzazione mondiale della Sanità, Oms, e ha riferito di aver preso tutte le misure necessarie a prevenire la diffusione del virus.
Migliorano le condizioni dell’italiano ricoverato all’ospedale Spallanzani insieme ai due pazienti cinesi. Nel bollettino i medici dell’ospedale parlano di “buone condizioni” per l’italiano, un ricercatori di ritorno dalla città di Wuhan, dove è partita l’epidemia del coronavirus.
Nel bollettino si legge: “Il paziente è senza febbre e sintomatico. Continua la terapia antivirale. I pazienti cinesi continuano a essere ricoverati nella terapia intensiva del nostro istituto. Le loro condizioni cliniche sono stabili con parametri emodinamici invariati. Continuano terapia antivirale. La prognosi resta riservata”.
Altri 5 pazienti sono ricoverati allo Spallanzani in attesta del test per verificare il contagio da coronavirus. Il bollettino quotidiano spiega: “Sono stati valutati a oggi presso la nostra accettazione 66 pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus. Di questi, 57, risultati negativi al test, sono stati dimessi”.
E prosegue: “Nove pazienti sono tutt’ora ricoverati, 3 sono casi confermati (la coppia cinese attualmente in terapia intensiva ed il giovane proveniente dal sito della Cecchignola), 5 sono pazienti sottoposti a test per la ricerca del nuovo coronavirus in attesa di risultato. Un solo paziente rimane comunque ricoverato per altri motivi clinici”.
Dopo aver superato i controlli sanitari, Niccolò, lo studente 17enne di Grado bloccato a Wuhan per due volte a causa della febbre, è salito a bordo dell’aereo dell’Aeronautica militare italiana che lo riporterà in patria. Il velivolo dovrebbe quindi decollare la sera del 14 febbraio.
L’Aeronautica militare italiana ha inviato un aereo che è stato allestito ad “alto biocontenimento”, che segue un protocollo di massima sicurezza di cui si comincia a parlare durante l’emergenza Sars, anche se poi è nel 2005 che entra in vigore, e che ad oggi, oltre all’Aeronautica militare, solo la Royal Air Force e l’Aeronautica Usa hanno le capacità di attuare.
(Fonte ANSA)