Covid, con variante Omicron aumentano le reinfezioni: chi rischia di più di riprendere il virus (foto ANSA)
È allarme reinfezioni da Omicron. Gli scienziati ritengono che la variante sudafricana stia trainando una tendenza mai osservata prima. Dagli studi emerge infatti che Omicron riesce probabilmente a eludere non solo gli anticorpi prodotti dal vaccino, ma anche quelli generati dalle precedenti infezioni.
“La situazione ora è davvero diversa. Stiamo parlando di una variante con molte proprietà immuno-evasive”, ha spiegato Laith Abu-Raddad, epidemiologo di malattie infettive al Weill Cornell Medicine-Qatar a Doha, in un articolo pubblicato sul sito Lescienze.it.
Con la comparsa di Omicron, infatti, il numero delle persone contagiate è aumentato bruscamente. “La capacità di Omicron di infettare persone con immunità derivata dal vaccino o dall’infezione è una parte fondamentale di ciò che ha reso così importante il recente aumento dei casi”, ha aggiunto Marm Kilpatrick, ricercatore nel campo delle malattie infettive all’Università della California a Santa Cruz.
Conclude Catherine Bennett, epidemiologa della Deakin University di Melbourne, in Australia: “Comprendere i tassi di reinfezione è fondamentale per valutare in che modo le infezioni potrebbero aumentare e se gli ospedali saranno in grado di affrontarle”.
Anche nell’ultimo rapporto, l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) lancia nuovamente l’allarme reinfezioni. Nel report, l’Iss elenca le categorie a rischio contagio bis. I casi di seconda infezione in Italia sarebbero stati ben 232.818 nel periodo compreso tra il 24 agosto 2021 e il 23 febbraio 2022, pari a circa il 3% dei casi totali. Anche se nell’ultima settimana di febbraio, rispetto a quella precedente, le reinfezioni risultano leggermente in calo (da 3,2% a 3,1%), secondo l’Istituto Superiore di Sanità “l’analisi del rischio di reinfezione a partire dal 6 dicembre 2021 (data considerata di riferimento per l’inizio della diffusione della variante Omicron), evidenzia un aumento del rischio relativo aggiustato di reinfezione” per determinate categorie.