Covid dura un mese: metà dei malati ci mette circa 30 giorni a smaltire virus (Foto d'archivio Ansa)
Uno studio realizzato per conto dell’Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia e pubblicato dal Sole 24 ore ha monitorato 4538 contagiati, positivi e sintomatici. Circa la metà di loro ha dovuto aspettare 36 giorni perché il virus sparisse dall’organismo (o almeno non fosse più rintracciabile in ogni sua traccia).
Covid dura un mese, se le cose stanno così la prima conseguenza logica è che tamponi a raffica, tamponi l’uno dopo l’altro a breve intervallo di tempo, non servono. Anzi, peggio: tamponi a raffica possono creare l’illusione epidemiologica dei cosiddetti falsi negativi.
I tamponi di diagnosi, quelli che individuano la presenza del virus, restano sempre e comunque troppo pochi e troppo lenti. Oggi si arriva al massimo a centomila al giorno, ne occorrono almeno trecentomila come indicato dal professor Crisanti. E lento, fino a 48 ore e più, è l’esito del tampone diagnostico. Qui l’organizzazione sanitaria è in deficit almeno quantitativo.
Poi però ci sono i tamponi che possiamo definire di controllo, quelli con cui si va a vedere se coronavirus se n’è andato o c’è ancora. E qui invece la prassi è di ridondanza. Cioè i tamponi di controllo si tende a farli troppo presto e a distanza troppo ravvicinata nel tempo.
Tampone veramente negativo solo se fatto alla quarta settimana di distanza dal primo tampone positivo: è questa l’indicazione, il suggerimento che viene dai risultati dell’indagine che conta in almeno un mese la durata del Covid.
Covid malattia che, una volta contratta, dura circa un mese. Non è proprio un’assoluta novità, lo si conteggiava anche in inverno, circa un mese era il tempo standard tra il ricovero e la dimissione da guarito o l’esito fatale in terapia intensiva. Ora la conferma empirica della durata, della permanenza di coronavirus nell’organismo di contagiati anche a bassa intensità di sintomi, offre una chiave per pianificare quel che ancora non c’é. un piano nazionale tamponi per l’autunno-inverno. (Fonte Il Sole 24 Ore)