Covid, la scoperta dell'aria aperta. Generale Estate, è lui l'atteso e il calcolato FOTO ANSA
Covid, la scoperta dell’aria aperta: con un discreto riproporre l’ovvio si è riscoperto che all’aria aperta ci si contagia di meno, molto di meno. Quindi ristoranti aperti per servire pasti e clienti all’aperto. Per i ristoratori il poter lavorare dal 26 aprile solo all’aperto è stato solo uno stuzzichino. Discriminazione hanno gridato, discriminazione tra chi ha spazio all’aperto e chi no e discriminazione tra chi lavora in zone dove già fa caldo e dove no. Non potendo manifestare contro l’inclinazione dell’asse terrestre (ma si stanno attrezzando anche per quello) hanno manifestato contro il governo.
Vogliono consumare tutto il menù: riaperture a pranzo e cena, all’aperto e al chiuso, da subito e il tutto condito con non ristori e sostegni per non chiudere e andare avanti ma innaffiato da rimborsi e risarcimenti di quel che in un anno non è stato incassato. Fino al grottesco dell’annunciare: ci ho perso due milioni di euro! E pretendere il governo, cioè la collettività, risarcisca quel super reddito mancato.
Draghi aveva appena finito di dire si riapre sulla base di rischio calcolato che già erano in molti a voler rifare tutti i calcoli. Governo Draghi aveva annunciato riaperture dal 26 aprile calcolando non certo i numeri ancora alti dell’epidemia e neanche i numeri ancora bassi delle vaccinazioni. Il calcolo di Draghi era stato sulle dimensioni, ai limiti della insostenibilità, del danno e disagio sociale, economico e politico.
Il calcolo era stato appena venerdì scorso convenisse, fosse il caso, fosse utile dar soddisfazione e respiro. Insomma si riapre dal 26 non tanto perché Covid sia sparito o quasi ma per far contenta la gente, molta gente. Ancora venerdì scorso il calcolo prevedeva: il rischio di sbagliare, la progressività delle riaperture. l’ancoraggio ai comportamenti anti contagio da parte della popolazione. Son passati tre giorni appena e il rischio calcolato da Draghi c’è gran pressione che aumenti.
E’ in atto campagna contro il cosiddetto coprifuoco alle 22. In realtà già da tempo non certo rigidissimo, chi è andato in giro per qualche motivo e torna a casa dopo le 22 non subisce nessuna limitazione o sanzione. Il cosiddetto coprifuoco serve, ed è al momento l’unica e debole contro misura anti movida. Volerlo abolire è voler aprire alle piazze e vie affollate di notte. Si aggiunge la richiesta di ristoranti e bar subito operativi anche al chiuso, si aggiunge la richiesta di piscine e palestre di non aver calendario e di riaprire subito…
Aveva Draghi calcolato anche le categorie e le Regioni e il vasto partito di lotta e di governo che non ha nessuna paura e nessuna preoccupazione di fare indigestione di contagio riaprendo alla grande e senza limiti ogni tavola di consumi? Quel che è certo e sicuro e comune in ogni luogo, istituzione, opinione del paese, quella che è la vera strategia è: Generale Estate, pensaci tu. Alcuni si limitano ad attendere il Generale Estate, altri cercano di favorire e semplificargli il lavoro, altri ancora di rendergli difficile il compito perché tanto lui può tutto. Aspettando il Generale Estate l’estate è stata anticipata al 26 aprile, sono bastate 72 ore per scoprire che c’è chi vuole di più, molto di più.